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Crediti Fabio Caricchia
Testo Allegato: MINISTERO DELLA CULTURA
SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI PAESAGGIO
PPIA
EGINA
IARUM
UNO SCAVO DI RICERCA
COMUNICATO STAMPA
Roma,
24 gennaio
Lo scavo
Appia Regina Viarum
un
Iniziato
nel 2018 con indagini non invasive, lo scavo vero e proprio iniziato dal luglio 2022
e a
lle
attivitˆ archeologiche stata a
bbinata
anche lÃ?apertura
cittadinanza con visite
guidate
la pubblicazione delle relazioni archeologiche settimanali
Sitar
la p
iattaforma
web della Soprintendenza dedicata alla conoscenza archeologica.
MINISTERO DELLA CULTURA
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OLOPHON
OPRINTENDENZA
PECIALE DI
OMA
Daniela Porro, Soprintenden
Speciale di Roma
Mirella Serlorenzi, Responsabile Unico del Procedimento e progettista per le opere
archeologiche
Maurizio Pinotti,
irettore dei
avori
Alba Casaramona
MINISTERO DELLA CULTURA
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LLA RICERCA DELL
PPIA PERDUTA
ARCHEOLOGIA PUBBLICA
NELLA CITTÃ?
L PRIMO MIGLIO
della Soprintendenza Speciale di Roma finanziata con fond
europei erogati
dal Cipe un intervento di archeologia pubblica
non originato dalla costruzione di edifici
o di sottoservizi, ma funzionale alla ricerca, allo studio e alla ricostruzione della storia di
Improntata allÃ?interdisciplinaritˆ, l
Ã?attivitˆ di ricerca iniziat
a opera della
nel 2018 con indagini non invasive, carotaggi e georadar, per
2022 in collaborazione con lÃ?Universitˆ Roma 3
con il coinvolgimento d
i figure
professionali diverse, oltre agli archeologi
Alle attivitˆ archeologic
stata affiancata anche lÃ?apertura dello
scavo alla cittadinanza attraverso visite guidate durante
i lavori
hanno coinvolto
migliaia di cittadini
la pubblicazione delle relazioni
PPIA RITROVATA
Fin dallÃ?inizio dellÃ?indagine l
si dimostrata particolarmente problematica pe
r l
presenza di una estesa falda acquifera
, che
impedito di scendere fino
livello della viabilitˆ antica
uttavia da
sono emersi alcuni indizi che indicano la presenza della via Nova
Le strutture
, mostra
ndo lÃ?evoluzione urbanistica della zona quando vennero costruite le
Terme di Caracalla. Si tratta di edifici nati con finalitˆ commerciali o residenziali, che
mostrano tuttavia una eccezionale continuitˆ di utilizzo anche nei secoli considerati di
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SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA
ARCHEOLOGIA BELLE ARTI PAESAGGIO
PRIMA E DOPO LE
ERME DI
ARACALLA
L PRIMO MIGLIO
DELLA
ANTICA
EGINA
IARUM
el paesaggio contemporaneo
il tracciato iniziale della
quasi scompars
, tanto
oggi
la strada
porta San Sebastiano. Le fonti
Regina Viarum
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fitti, cambiando anche scala dimensionale
el corso del II secolo si sviluppa
un vero e
proprio quartiere con
ricche domus incastonate nelle pendici dei colli circostanti,
I piccoli
vengono progressivamente sostituiti da edifici termali
sempre pi grandi
di cui le Terme di Caracalla, inaugurate allÃ?inizio del III secolo, sono lÃ?esempio pi
La costruzione di questo grandioso
cambiato profondamente
Proprio da questa leggenda, probabilmente, lÃ?edif
cio di culto che precede la chiesa dei
Santi Nereo e Achilleo prese il nome di
(cos“ si chiamavano le chiese parrocchiali
nella Roma paleocristiana) F
. Di questa prima chiesa
E in questa zona cÃ?era anche un istituto per lÃ?ospitalitˆ agli stranieri e ai pellegrini, attivitˆ
allora tra i doveri pi importanti per la Chiesa e i cristiani, cio
Come in altre parti della cittˆ imperiale,
dal IX secolo
anche qui il tessuto urbano lascia
sempre pi
spazio a v
igne e altre coltivazioni per sostentamento, mentre lÃ?acqua alimenta
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diversi mulini sparsi nellÃ?area. Con il Medioevo iniziano anche le sistematiche spoliazioni
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Da queste strutture
davanti alle Terme
cÃ? una distanza di
a 100 piedi romani, ovvero la larghezza della via Nova come
lla Forma Urbis, la grande pianta marmorea della cittˆ realizzata nel III secolo.
Inoltre
una strada acciottolata
al X
XI secolo
che ripercorre il
medesimo andame
testimonianza della
continuazione d
el tracciato
Infatti l
o scavo ha
permesso di scoprire
la storia di unÃ?area che si credeva abbandonata fin dal
tardo impero
, di r
ITA NEL
EDIOEV
Durante la
tarda antichitˆ
adrianee e severiane
vennero trasformate, forse
anche con ampliamenti, e
vennero probabilmente usate per
attivitˆ produttive
olo una
approfondita analisi dei materiali
potrˆ indicare con maggiore esattezza che tipo di
lavorazioni vi si svolgessero. Tuttavia un grande deposito di cenere, non originata da un
incendio, dˆ
spazio ad alcune ipotesi: che questa venisse usata come
sbiancante in
Al IX
risalgono le tracce del crollo di questi edifici, sopra cui
circa cento anni dopo
viene realizzata una strada in semplice battuto che indica comunque
la continuit
ˆ di vita
Le fonti indicano qui uno dei pi antichi
cristiani (cio una chiesa
corrispondente pi o meno a una moderna parrocchia) denominato Fasciole,
probabilmente dalla reliquia della fasciatura
caduta d
alle caviglie di
ANELLO MISTERIOSO
n questo contesto
i estremo interesse
i materiali
venuti alla luce
reperti pi antichi
una testa di statua, una colonna con una iscrizione
una tabula lusoria,
I reperti risalenti
alla tarda antichitˆ e
edioevo, periodi sempre elusivi nella
archeologica di Roma,
di eccezionale importanza: si segnala
la sua raritˆ
690 e il 730,
e soprattutto
un anello
in bronzo
con monogramma
da sciogliere con il
nome di Antonio o Antonino e
risalente al VI secolo
.
L BARONE
TRADITO
Tevere, e lÃ?area
Terme venne utilizzata per scopi agricoli, con orti e vigne, dei quali
Ma lÃ?epoca
moderna ha lasciato traccia anche di unÃ?altra attivitˆ che si svolgeva presso
tutti i grandi monumenti romani
la spoliazione
fossa realizzata alla fine del XVIII secolo per recuperare materiale da costruzione, i mattoni
molto
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confronto con i dati di archivio ha c
onsentito di dare un volto e un nome allÃ?autore di
questa opera: nel dicembre del 1771 Alessandro Gavotti,
barone e
questÃ?area, allora tenuta a vigna, chiese una autorizzazione per scavare
Il personaggi
o noto alle cronache dellÃ?epoca
uno dei pi
scandali di
quegli anni
lÃ?accusa rivolta alla moglie, Virgina Verospi
che lo tradiva,
di aver tentato di
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TERME DI
ARACALLA
GENNAIO