
(AGENPARL) – Roma, Martedì 24 gennaio 2023 -” Più sicurezza negli ospedali non significa solo forze di polizia ma attuare un progetto di regolamentazione e controllo degli accessi, di chi entra in un pronto soccorso o nella struttura ospedaliera. I dati parlano chiaro sulle problematiche che colpiscono gli operatori sanitari e i pazienti “. “E’ incredibile che in un luogo di cura chiunque possa entrare liberamente senza nessun controllo”. “Pensiamo a quando si entra in una azienda o in una istituzione come ad esempio la regione in cui occorre lasciare il proprio documento di identità per poi ritirarlo all’uscita”. “Medici, infermieri e tutti i lavoratori in genere non possono lavorare pensando di non avere la sicurezza”. Il problema va affrontato alla base cioè’ controllando chi entra in un ospedale altrimenti le problematiche legate alla sicurezza saranno destinate ad aumentare”. Lo dichiara l’ on. Baldini presidente del movimento Fuxia People (NOI MODERATI). Carenza di medici, liste di attesa interminabili e pronto soccorso affollati sono le criticità della sanità nazionale e la Regione Lombardia non è esente. Sono stati presentate recentemente le nuove linee di programmazione 2023 per potenziare l’assistenza ospedaliera e territoriale. Il progetto prevede una spesa per 180 milioni, così ripartiti: 28 milioni saranno destinati all’assistenza domiciliare integrata, 29 milioni per assumere personale per i dipartimenti funzionali di prevenzione, 15 milioni per il personale ospedaliero, 80 milioni per gli infermieri di famiglia, 10 milioni per le associazioni di medici di medicina generale e personale di studio e 18 milioni per i centri diurni e le comunità terapeutiche. Gli ambiti di intervento riguardano: medicina territoriale, pronto soccorso e liste d’attesa. Sono previsti nuovi investimenti, ma sarebbe necessario, regolamentare il controllo degli accessi, di chi entra in un pronto soccorso o in una struttura ospedaliera, per garantire una maggiore sicurezza degli operatori sanitari, e degli stessi cittadini.