
(AGENPARL) – mar 24 gennaio 2023 [COMUNICATO STAMPA]
LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA: PARTE LA SFIDA DELLE CELLULE CAR-NATURAL KILLER
Nasce la Rete italiana finanziata da Fondazione Umberto Veronesi. Al Bambino Gesù la sperimentazione di una nuova terapia con cellule geneticamente modificate per le forme recidivate e resistenti alle cure convenzionali
[QUI LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE](https://drive.google.com/drive/folders/1qg4Jkj_Uom-rMNHZUe9dT5-KXvw98up0?usp=share_link) ->
La prima sperimentazione clinica in Europa della terapia genica con cellule CAR-Natural Killer e lo sviluppo di nuove metodiche diagnostiche per la [leucemia mieloide acuta](https://www.ospedalebambinogesu.it/leucemia-acuta-mieloide-80180/) (LMA), un tumore del sangue molto aggressivo che in Italia colpisce circa 70 bambini all’anno. È l’impegno dei ricercatori di “PALM” (Pediatric Acute Leukemia of Myeloid origin), la nuova Rete nazionale di istituti specializzati in campo oncoematologico coordinata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e sostenuta con oltre 3 milioni di euro da [Fondazione Umberto Veronesi](https://www.fondazioneveronesi.it/?gclid=CjwKCAiAoL6eBhA3EiwAXDom5ncRdSndR-jJ8du4eIPcjZVb5ed_RIsPyQubVt9ckSGpjG6pXYzVCRoC4aUQAvD_BwE). L’attività della Rete contribuirà, già nell’immediato, a ottimizzare il trattamento dei bambini italiani con diagnosi di LMA e dei pazienti pediatrici dei Paesi Europei che adottano il protocollo internazionale per la cura di questa malattia ematologica rara.
LA LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA
La leucemia mieloide acuta è un tumore raro del sangue che origina nelle cellule staminali presenti nel midollo osseo e si sviluppa rapidamente diffondendosi in tutto l’organismo. Rappresenta il 20% di tutti i casi di leucemia acuta osservati in età pediatrica, dato che si traduce – in Italia – in circa 70 nuove diagnosi all’anno nella fascia 0-18. La LMA è una malattia ancora non del tutto caratterizzata dal punto di vista genetico e molecolare, così come rimangono da chiarire compiutamente i meccanismi che portano allo sviluppo di forme recidivanti e refrattarie ai trattamenti convenzionali.
UN NETWORK ITALIANO PER LA LMA
Il progetto di ricerca e sviluppo di terapie innovative per la LMA finanziato da Fondazione Umberto Veronesi avrà una durata di 5 anni e coinvolgerà l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù come Centro di riferimento, il Laboratorio di diagnostica centralizzata della Clinica Oncoematologica di Padova, il Dipartimento di oncologia sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e il Department of Leukaemia dell’MD Anderson Cancer Center (Houston, USA) come Centri collaboranti e contributivi allo svolgersi del progetto. I ricercatori del network si dedicheranno: all’identificazione di nuove alterazioni molecolari predittive di outcome; alla scoperta dei meccanismi responsabili della resistenza alle cure o delle ricadute di malattia e alla messa in atto di sperimentazioni cliniche basate sull’uso delle cellule CAR- Natural Killer per i pazienti con LMA recidiva e/o refrattaria.
ALLA RICERCA DI NUOVE ALTERAZIONI MOLECOLARI
Le leucemie mieloidi acute sono caratterizzate da alterazioni molecolari ricorrenti che, in un terzo dei casi, non vengono identificate. Tale limite oggi può essere superato con tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing, NGS), disponibili negli istituti della Rete, ottenendo così nuove informazioni sulla malattia: le alterazioni molecolari, infatti, possono essere predittive di buona o cattiva prognosi; possono diventare indicatori di sensibilità alle cure e facilitare la scoperta di bersagli tumorali da colpire con terapie mirate.
Questo tipo di indagine (caratterizzazione molecolare) verrà eseguita per tutti i casi di LMA pediatrica diagnosticati in Italia nei Centri AIEOP – Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica, con la quale Fondazione Umberto Veronesi già collabora da anni per il sostegno delle spese di apertura e gestione dei protocolli di cura nei reparti di oncologia pediatrica di tutta Italia.
COME SI COMPORTA IL TUMORE: INDAGINI CELLULA PER CELLULA
L’impiego di tecniche di sequenziamento di nuova generazione e di analisi su singole cellule (single cell analysis) aiuterà i ricercatori della Rete a comprendere meglio i meccanismi alla base della resistenza ai trattamenti o delle ricadute di malattia. Le cellule malate di un singolo tumore non sono tutte uguali: ce ne sono alcune (definite sottocloni) con caratteristiche diverse rispetto al tipo predominante. Anche se poche – e per questo più difficili da intercettare – possono influire sulla direzione che prenderà la malattia nel tempo. Indagare sull’eterogeneità delle popolazioni cellulari leucemiche è, dunque, una delle chiavi per chiarire il comportamento del tumore e per orientare le scelte terapeutiche.
CELLULE CAR-NATURAL KILLER: LA NUOVA FRONTIERA DELLA CURA “PRONTA ALL’USO”
L’attività terapeutica cardine della Rete “PALM” è l’avvio della sperimentazione clinica – la prima in ambito europeo – della terapia genica con cellule CAR-Natural Killer per il trattamento della leucemia mieloide acuta recidivata o resistente alle cure convenzionali. Concluso con risultati significativamente promettenti lo studio pre-clinico condotto all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, il trial partirà alla fine del 2023 su una coorte di pazienti sia pediatrici che adulti. La sfida è quella di replicare i risultati ottenuti con le cellule CAR nell’ambito delle leucemie linfoblastiche acute anche nella LMA.
Nella nuova terapia genica progettata al Bambino Gesù per questo tumore, è stata utilizzata una popolazione di cellule difensive dell’organismo diversa dai linfociti T: si tratta delle cellule Natural Killer (NK) allogeniche (cioè prelevate da un donatore sano), poi riprogrammate geneticamente per esprimere sulla propria superficie il CAR (Chimeric Antigen Receptor), molecola che intercetta il bersaglio tumorale e consente la distruzione delle cellule malate.
Il ricorso alle cellule NK ingegnerizzate, anziché ai linfociti T, nella costruzione dell’immunoterapia contro la LMA, è stato dettato da una serie di vantaggi dimostrati scientificamente: a differenza dei linfociti T, le NK non danno luogo a reazioni immunitarie incontrollate (la cosiddetta “tempesta di citochine”) né alla malattia del trapianto contro l’ospite, vale a dire che – per loro natura – non aggrediscono i tessuti del ricevente. Per queste caratteristiche le NK di un donatore possono essere impiegate per il trattamento di persone diverse. Inoltre, da un singolo prelievo di cellule tramite aferesi è possibile generare un numero di cellule CAR sufficiente per curare molti pazienti (almeno un centinaio): una vera e propria “banca” di cellule CAR-NK immediatamente disponibili per l’infusione.
Nella sperimentazione della terapia genica con CAR-NK condotta dai ricercatori del Bambino Gesù su modelli animali sono state osservate un’elevata efficacia antitumorale e una tossicità significativamente minore rispetto alle cellule CAR-T, confermando la sicurezza dell’approccio.
UN PROTOCOLLO DI CURA INTERNAZIONALE PER I BAMBINI EUROPEI
Le ricerche condotte della Rete italiana “PALM” e la prossima disponibilità dell’immunoterapia CAR-NK, contribuiranno in maniera determinante al successo del protocollo clinico per la cura delle LMA che vedrà coinvolti altri Paesi europei (Italia e Germania capofila; Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia, Svizzera e Polonia) che impiegheranno lo stesso protocollo di cura. Si tratta della prima esperienza transnazionale di questo tipo per la LMA.
Nell’ambito della collaborazione tra questi Paesi verranno attivati studi randomizzati e controllati a cui potranno accedere più di 200 bambini all’anno: una casistica molto ampia che consentirà anche di ridurre i tempi dei trial (circa 3 anni contro i 6 degli studi condotti al solo livello nazionale). Un’opportunità di rilievo per tanti pazienti con diagnosi di LMA che potranno così beneficiare delle stesse tecniche di indagine sul tumore e delle terapie più avanzate via via disponibili.
“L’obiettivo di Fondazione è da sempre quello di massimizzare le probabilità di guarigione e migliorare la qualità di vita dei bambini che si ammalano di tumore – sottolineaPaolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi, Professore Ordinario in Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Milano, Direttore del Programma di Senologia e Direttore della Divisione di Senologia Chirurgica dell’Istituto Europeo di Oncologia -.“Per questo da anni finanziamo la ricerca scientifica e le migliori cure mediche per i giovani pazienti oncologici attraverso l’attivazione dei protocolli di cura conformi ai più elevati standard internazionali, sosteniamo numerosi ricercatori e ricercatrici che hanno deciso di dedicare la propria vita allo studio e alla cura di queste patologie e mettiamo in atto iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni competenti sui bisogni degli adolescenti malati di cancro. A tutto questo abbiamo deciso di avviare con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù questa nuova piattaforma di ricerca all’avanguardia per i bambini malati di leucemia mieloide acuta”.
“Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti nel campo dell’oncologia pediatrica, ma rimangono ancora molti problemi da risolvere per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei giovani pazienti – afferma Chiara Tonelli, [Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi, Professore Emerito di Genetica presso l’Università degli Studi di Milano e Presidente Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV)]–. Riteniamo che l’attività di ricerca portata avanti dalla Rete permetterà non solo di aumentare le percentuali di guarigione dei piccoli pazienti malati di leucemia mieloide acuta, ma che potrà essere applicata anche ai pazienti adulti malati di leucemia”.
“Sono particolarmente felice per l’inizio di questo progetto che possiede tutte le caratteristiche per contribuire significativamente a migliorare ulteriormente gli approcci diagnostici e terapeutici nell’ambito delle LMA del bambino e dell’adolescente” – commenta Franco Locatelli, Professore Ordinario di Pediatria all’Università Cattolica del sacro Cuore e Responsabile dell’Area di Oncoematologia Pediatrica e Terapia Cellulare e Genica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma- “La collaborazione tra AIEOP e Fondazione Veronesi rappresenta un modello prototipale di come virtuose sinergie d’interazione tra mondo scientifico ed Enti che hanno l’obiettivo di supportare la ricerca biomedica possano tradursi in iniziative di straordinaria rilevanza per la cura di malattie oncologiche e, in questa prospettiva, tutti noi ricercatori coinvolti profonderemo le nostre migliori energie per onorare l’investimento fiduciario messo in atto dalla Fondazione Veronesi”.
“La ricerca scientifica è la base, il cuore della medicina. Una sfida continua che va sostenuta e potenziata» – dichiara Mariella Enoc, Presidente del Bambino Gesù. «Grazie all’impegno della Fondazione Umberto Veronesi e al lavoro dei tanti ricercatori che mettono il loro sapere al servizio della scienza, oggi siamo più vicini alla definizione di trattamenti efficaci per i bambini malati di tumore, a cure innovative che aprono nuove possibilità per il loro futuro”.
Da lunedì 13 a domenica 19 febbraio 2023 sarà possibile sostenere Fondazione Umberto Veronesi per finanziare la piattaforma di ricerca “PALM” con un SMS da telefono cellulare o una chiamata da rete fissa al 45598 per dare ai bambini e ai ragazzi malati di tumore la speranza di combattere questa terribile malattia e diventare grandi. Il supporto informativo a suddetta campagna di raccolta fondi è autorizzato da Rai per il Sociale sui canali radiotelevisivi Rai sempre dal 13 al 19 febbraio.
DIDASCALIA FOTO ALLEGATA:
Foto scattata stamani durante la presentazione del progetto PALM. Da sinistra: Monica Ramaioli Direttore Generale Dondazione Umberto veronesi; Franco Locatelli Responsabile Area Oncoematologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; Chiara Tonelli Presidente Comitato Scientifico Fondazione Umberto Veronesi; Mariella Enoc Presidente Bambino Gesù; Andrea Onetti Muda Direttore Scientifico Bambino Gesù; Arcangelo Prete Presidente AIEOP.
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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS
Testo Allegato: 1
LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA: PARTE LA SFIDA
DELLE CELLULE CAR
–
NATURAL KILLER
Nasce la R
finanziata
da Fondazione
Umberto
Veronesi.
Al Bambino Gesù la sperimentazione
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i una nuova
terapia
per le forme recidiv
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e
e resistenti alle cure convenzionali
La prima s
perimentazione clinica
in Europa
della terapia genica
con cellule
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–
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la leucemia mieloide acuta
(LMA)
,
un
tumore
del sangue molto
aggressivo che in Italia colpisce circa 70 bambini allâ??anno.
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da Fondazione Umberto Veronesi.
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italiani con diagnosi di LMA e dei
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il
protocollo
internazionale
per
la cura
di questa
malattia ematologica
rara
.
LA LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA
La leucemia mieloide acu
ta è un tumore raro del sangue che origina nelle cellule staminali presenti nel
midollo osseo e si sviluppa rapidamente
diffondendosi in tutto lâ??organismo
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in Italia
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in circa 70 nuove diagnosi allâ??anno
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ancora
non del tutto
caratterizzata
molecolare,
così come rimangono
da
chiarire compiutamente
i meccanismi che portano allo sviluppo di
forme
recidiv
anti
e refrattarie
a
i
trattamenti
convenzionali
.
UN
NETWORK
ITALIANO
PER LA LMA
Il progetto di ricerca e sviluppo di terapie
innovative
per la LMA
finanziato
da Fondazione Umberto
Veronesi
avrà una durata di
5 anni
e coinvolgerà lâ??Ospedale Pediatrico
Bambino Gesù
come
Centro di
riferimento
,
il Laboratorio di diagnostica centralizzata della Clinica Oncoematologica di Padova, il
Dipartimento di oncologia sperime
ntale dellâ??Istituto Europeo di Oncologia di Milano e il Department of
Leukaemia dellâ??MD Anderson Cancer Center (Houston
,
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Centri
collaboranti e contributivi allo
svolgersi del progetto
.
I
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si dedicheranno
:
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molecolari
predittive
di
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alla scoperta
dei meccanismi responsabili della resistenza alle cure o
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di malattia
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sperimentazioni cliniche basate sullâ??uso delle cellule CAR
–
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Killer
per i pazienti con
LMA recidiva
e/o
refrattaria
.
ALLA RICERCA DI NUOVE ALTERAZIONI MOLECOLARI
Le leucemie mieloidi acute
sono
caratterizzate da alterazioni
molecolari ricorrenti
che, i
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dei casi
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oggi
può essere superato
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di sequenziamento di nuova
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, NGS)
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ottenendo
così nuove
informazioni sulla malattia:
le
alterazioni
molecolari, infatti, possono essere preditt
ive di buona o cattiva
prognosi; possono
diventare
indicatori di sensibilità alle cure e
facilitare la scoperta di bersagli tumorali da
colpire con terapie mirate
.
Questo tipo di indagine
(caratterizzazione molecolare)
verrà eseguita
per
tutti i casi di
LMA pediatri
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diagnosticati in Italia nei
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entri AIEOP
–
Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica
, con la
quale Fondazione Umberto Veronesi già collabora da anni per il sostegno delle spese di apertura e gestione
dei protocolli di cura n
ei reparti di oncologia pediatrica di tutta Italia.
2
COME SI COMPORTA IL TUMORE: INDAGINI CELLULA PER CELLULA
Lâ??
impiego di tecniche
di sequenziamento di nuova generazione e di
analisi su singole cellule (
single cell
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aiuterà
i ricercatori della Re
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a comprendere
meglio
i
meccanismi
alla base della
resistenza
a
i
trattamenti o
delle ricadute di malattia.
Le cellule malate di un singolo tumore non sono tutte
uguali: ce ne
sono alcune
(definite sottocloni)
Anche se poche
–
–
possono
influire
sulla direzione che prenderà la malattia nel tempo.
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ndagare sullâ??eterogeneità delle popolazioni cellulari leucemiche
è
, dunque,
una delle chiavi per chiarire i
l
comportamento
del tumore
e per orientare le scelte terapeutiche.
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–
la prima in ambito
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–
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con cellule CAR
–
Natural Killer per il trattamento
della
leucemia mieloide acuta
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resistente alle cure convenzionali.
Concluso con risultati
significativamente
studio
pre
–
clinico condotto allâ??Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
,
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rial partirà alla fine del 2023
su una coorte di
pazienti sia pediatrici che adulti.
La sfida è quella di replicare i risultati ottenuti con le cellule CAR
nellâ??ambito
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nel
la
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è stata utilizzata una popolazione
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Natural Killer
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allogeniche
(cioè
prelevate da un donatore sano
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,
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Chimeric Antigen Receptor
), molecola che intercetta il bersaglio tumorale e consente la
distruzione delle cellule malate.
Il
ricorso alle cellule NK
ingegnerizzate
, anziché ai linfociti T, nella costruzione dellâ??immunoterapia contro la
LMA
, è
a differenza dei linfociti T, le NK
non
danno luogo a reazioni immuni
tarie incontrollate (la cosiddetta â??tempesta di citochineâ?)
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del trapianto contro lâ??ospite, vale a dire che
–
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–
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queste caratteristiche
le NK di un donatore possono essere impiega
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Inoltre,
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di cellule tramite aferesi è possibile
generare un numero di cellule
CAR
sufficiente per curare molti
pazienti (
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Nella sperimentazione della terapia genica con CAR
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animali sono state osservate unâ??elevata efficacia antitumorale e una tossicità significativamente minore
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T, confermando la sicurezza dellâ??approccio.
UN PROTOCOLLO
DI CURA
INTERNAZIONALE PER
I BAMBINI EUROPEI
Le ricerche condotte della Rete italiana â??
PALM
â? e la prossima disponibilità dellâ??immunoterapia CAR
–
NK,
al successo del protocollo clinico per la cura delle LMA che vedrà
coinvolti altri
Paesi europei (Italia e Germania capofila; Austria, Repubblica Ceca, Slovenia
, Slovacchia,
Svizzera e Polonia) che impiegheranno
lo
stesso protocollo di cura. Si tratta della prima esperienza
transnazionale di questo tipo per la LMA.
Nellâ??ambito della collaborazione tra questi Paesi verranno attivati studi randomizzati e control
lati a cui
potranno accedere più di 200 bambini allâ??anno: una casistica molto ampia che consentirà anche di ridurre i
tempi dei trial (circa
3
anni contro i 6 degli studi condotti al solo livello nazionale). Unâ??opportunità di rilievo
per tanti pazienti con
diagnosi di LMA che potranno così beneficiare delle stesse tecniche di indagine sul
tumore e delle terapie più avanzate
via via disponibili
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Lâ??obiettivo di Fondazione
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massimizzare le probabilità di guarigione e migliorare la
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Umberto Veronesi, Professore Ordinario in Chirurgia Generale presso lâ??Università degli Stu
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Europeo di Oncologia
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significativamente a migliorare ulteriormente gli approcci diagnostici e terapeutici nellâ??ambito delle LMA del
bambino e dellâ??adolescenteâ?
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Franco Locatelli, Professore Ordinario di Pediatria allâ??UniversitÃ
Cattolica del sacro Cuore e
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Oncoematologia
Pediatrica e Terapia Cellulare e
Genica dellâ??Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma
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â??La collaborazione tra AIEOP e
Fondazione
Veronesi rappresenta un modello prototipale di come
virtuose
sinergie
dâ??interazione tra mondo scientifico ed
Enti che hanno lâ??obiettivo di supportare la ricerca biomedica possano tradursi in iniziative di straordinaria
rilevanza per la cura di
profonderemo le nostre migliori energie per onorare lâ??investimento fiduciario messo in atto dalla Fondazione
Veronesiâ?.
â??
La ricerca scientifica è la base, il cuore della medic
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. Una sfida continua che va sostenuta e potenziata
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–
dichiara
Mariella Enoc
,
Presidente del Bambino Gesù
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Grazie allâ??impegno della Fondazione Umberto
siamo più
vicini alla definizione di trattamenti efficaci per i bambini malati di tumore,
a
cure innovative che aprono
nuove possibilità
per il
loro futuro
â?
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Da
lunedì 13 a domenica 19 febbraio 2023 sarà possibile sostenere Fondazione
Umberto Veronesi
per finanziare la
piattaforma di ricerca
â??PALMâ?
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per dare
ai
bambini e
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ragazzi malati di tumore la speranza di combattere questa terribile malattia e diventare grandi
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nformativo a suddetta campagna di raccolta fondi è autorizzato da Rai per il Sociale sui canali
radiotelevisivi Rai
sempre
dal 13 al 19 febbraio.
Fondazione Umberto Veronesi ETS
Nasce nel 2003 per volontà del Prof
essor
Umberto Veronesi per promuovere il progresso scientifico, concentrando il
proprio operato in due aree: finanziamento alla ricerca scientifica dâ??eccellenza, motore del progresso scientifico, e
divulgazione scientifica, perché le scoperte della scienza dive
ntino patrimonio di tutti. Durante questi ventâ??anni
Fondazione ha creato le basi per un nuovo modello di sviluppo della scienza, introducendo un criterio inedito nel nostro
Paese: investire nella cultura scientifica per creare una nuova generazione di scie
nziati e di cittadini consapevoli dei
progressi della ricerca.
Per Fondazione Umberto Veronesi, cultura scientifica significa utilizzo sociale degli obiettivi e dei risultati della scienza
.
Ufficio
Stampa
Fondazione
Umberto
Veronesi
ETS
Elisa
Invernizzi
e
lisa.invernizzi@fondazioneveronesi.it
Tel.02
76018187
–
Cell.
338
1280733
http://www.fondazioneveronesi.it
Ufficio
stampa
e
Coordinamento
editoriale
Ospedale
Pediatrico
Bambino
Gesù
–
IRCCS
Responsabile:
Alessandro
Iapino
Tel.06
6859
2612
