
(AGENPARL) – lun 23 gennaio 2023 MAFIA, SCARPINATO (M5S): DA DELMASTRO ACCUSE INFAMANTI E SCARSA CONOSCENZA DELLA MATERIA
ROMA, 23 gennaio – “Il sottosegretario Andrea Delmastro delle Vedove misuri le parole e non abusi dello scudo dell’immunità parlamentare per tentare di delegittimare con accuse infamanti e palesemente false senatori che esprimono opinioni argomentate. Peraltro, Delmastro dimostra di avere scarsa competenza in materia di mafia e di legislazione antimafia, e quindi di non poter comprendere il ragionamento che ho esposto oggi in un’intervista, dal momento che confonde le norme sull’ergastolo ostativo, contenute nell’articolo 4-bis dell’ordinamento penitenziario, con quelle che regolano il 41-bis.
Grazie ad un emendamento che è stato approvato nella passata legislatura su iniziativa del Movimento 5 Stelle, poi recepito dal decreto Meloni, il 41-bis di fatto è rimasto l’unico ostacolo per l’uscita dal carcere di boss stragisti, depositari di segreti scottanti, che si rifiutano di collaborare.
Nell’intervista ho evidenziato come vi sia il pericolo che il 41-bis venga abolito in futuro, se si dovesse consolidare una narrazione secondo cui dopo la cattura di Messina Denaro la mafia è un problema superato e, dunque, si possono cancellare norme come quella del 41-bis.
Visto che Delmastro cita a sproposito la nuova disciplina sul carcere ostativo, ricordo che il decreto del governo Meloni ha riservato a coloro che non collaborano un trattamento migliore rispetto ai collaboratori di Giustizia, prevedendo per esempio solo per questi ultimi e non per i primi, l’obbligo di dichiarare tutto il patrimonio occulto. In sede parlamentare governo e maggioranza hanno respinto alcuni emendamenti 5 Stelle che avrebbero imposto un pari trattamento per collaboratori e non collaboranti. Invito il sottosegretario a meditare in futuro prima di lanciare accuse infondate”.
Lo afferma in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Scarpinato.