
(AGENPARL) – Roma, 23 gen 2023 – Dobbiamo difendere dalla desertificazione le nostre realtà produttive, per questo motivo anche in relazione all’entrata in vigore del nuovo trattato della tassazione dei frontalieri, il prossimo anno, credo che sia opportuno ragionare e immaginare una sorta di premio di confine da attribuire a quelle aziende e quei lavoratori che nell’arco dei 20 km dal confine intendono mantenere la produzione e quindi la creazione di ricchezza in Italia. Altrimenti il rischio è quello di una concorrenza che è assolutamente insostenibile con conseguente desertificazione produttiva. L’altro pilastro di questo territorio è la difesa dell’autonomia dell’idroelettrico. Su questi due pilastri bisogna costruire il futuro del territorio di Sondrio.
Le maggiori criticità
Bisogna immaginare il futuro con queste forme di intervento a sostegno degli investimenti e la promozione dell’imprenditorialità.
Dobbiamo trovare ancora tanti giovani che vogliono mettersi in gioco e fare attività e fare impresa qui. Questa è la sfida che secondo me tutto il sistema, amministrazioni pubbliche, imprese e politica in senso lato deve in qualche modo raccogliere.
Olimpiadi 2026
Ogni volta che mi fate questa domanda è passato un mese, un anno, due anni… purtroppo il tempo scorre e dobbiamo correre sempre più velocemente sia per riuscire a fare tutte le opere che abbiamo programmato, sia per essere all’altezza dell’occasione che non è soltanto quello dell’evento in se stesso ma soprattutto della legacy, cioè di quello che rimarrà di produttivo, di clima e di fervore che speriamo nasca dall’evento dell’Olimpiadi. Un evento sportivo che potremmo paragonare nelle ambizioni a quello che ha lasciato l’Expo a Milano, cioè un’eredità positiva e di promozione e di attività di ricchezza. Ma per fare questo dobbiamo creare le condizioni affinché quelli che volessero raccogliere la sfida, la ricettività dell’imprenditorialità diffusa, lo possano fare in condizioni di concorrenzialità con la Svizzera, che è benedetta perché è un’occasione di reddito per tanti valchiavennaschi e valtellini però è anche, diciamo così, fonte di qualche preoccupazione per chi fa impresa qui.