(AGENPARL) – ven 20 gennaio 2023 IN CANTON TICINO RITORNA IL CARNEVALE!
Il Carnevale ticinese si muove a passo di danza fra cortei, sfilate e concorsi mascherati per vivere la festa più suggestiva e divertente dell’anno in piena allegria
Il Rabadan di Bellinzona
[][] Sta per arrivare la festa più divertente e spensierata dell’anno quando le chiavi di molte città vengono cedute di buon grado ai Re del Carnevale e l’allegria pervade tutte le strade. Per qualche giorno la spensieratezza si sposa con la trasgressione e tutto è concesso. Le tipiche Guggen (bande), i balli in maschera, i coriandoli, i cortei in maschera, i fracassoni con i carri che sbeffeggiano personaggi della politica e del mondo dello spettacolo. Sovrani dai nomi altisonanti o assai improbabili prendono possesso delle cittadine e, chiavi del regno in mano, invitano al divertimento. Il re dei Carnevali ticinesi è senza dubbio il Rabadan di Bellinzona; seguono poi la Stranociada di Locarno, il Nebiopoli a Chiasso e la coda ambrosiana che vede i suoi momenti d’oro a Biasca e Tesserete. Ogni paese, ogni località festeggia a modo suo!
Il Carnevale Rabadan, Bellinzona – dal 16 al 21 febbraio 2023
Lo spirito che caratterizza questa edizione è sicuro quello di permettere al popolo del carnevale e ai suoi protagonisti di ritrovarsi di nuovo in presenza per celebrare questa 160° edizione! Il carnevale regala l’occasione per trascorrere nella capitale i giorni più divertenti dell’anno, comincia giovedì 16 febbraio con la consegna delle chiavi a Re Rabadan, il regnante ticinese più famoso, e dura 5 giorni. Venerdì 17 si tiene la sfilata mascherata dei bambini delle scuole elementari e materne del bellinzonese. Sabato 18 l’esibizione musicale delle allegre Guggen ticinesi e di oltre San Gottardo. Domenica 18, giorno di Carnevale, Bellinzona ospita l’atteso “Grande Corteo Mascherato”, al quale partecipano duemila comparse, che animano una sfilata umoristica di musiche, carri e gruppi, nella più sana tradizione del Carnevale di Re Rabadan.
Il tutto è accompagnato da molti eventi collaterali come il concorso per la migliore maschera, il tiro alla fune e decine di bancarelle dove mangiare, bere e ballare fino alle prime ore del mattino. Non mancherà la festa dei bambini e il Rabathlon del lunedì e nemmeno la famosa risottata del martedì grasso. http://www.rabadan.ch
Stranociada, Locarno – il 3 e 5 febbraio 2023
L’edizione 2023 della Stranociada avrà luogo con la novità di 2 serate di festa in Città Vecchia. Mentre, in Piazza Grande la domenica, i protagonisti della giornata saranno il delizioso risotto del Re Pardo II e l’intrattenimento musicale a suon di guggen.
Il nome del carnevale la dice lunga… Stranociada si potrebbe infatti tradurre come la notte dove non si chiude occhio. 24 ore di carnevale nella Città Vecchia. Mediamente 7000 persone giungono a Locarno per divertirsi e godersi una notte libera piena di divertimento. Animazioni e musica nelle varie tendine creano un’atmosfera di allegria e baldoria. Il sabato la festa continua in piazza Sant’Antonio con la tradizionale risottata e con l’intrattenimento per i bambini. Sin dal lontano Ottocento, nella Città Vecchia, ogni anno si ripete la magia del Carnevale tra musica, tradizioni e tanta allegria.
La tradizione vuole che il tutto abbia inizio di venerdì, con i concerti delle “Guggen” che questa›anno sarà tenuto dai Ciod Stonaa e la Bau Band cob special guest Righeira. All’una di notte avviene la premiazione con ricchi premi e la sfilata di tutti i partecipanti in piazza San Antonio. Le molteplici tendine, sparse qua e là, invitano ad una sosta gustosa tra specialità locali e altre leccornie. Il sabato si torna tutti in piazza San Antonio per gustare il risotto con luganighe e con la musica degli Spakkabelli e Lipa Band e con la partecipazione di Cristina D›Avena. E per più piccini non mancano giochi ed animazioni. Ad arricchire la giornata ci sarà una lotteria con ghiotti premi, musica e tante altre sorprese! [www.stracionada.ch](https://easy-n.musvc2.net/e/t?q=9%3dJa9XP%26F%3d4cP%26H%3d4XPb6f%268%3dUAbP7t5dZ5a%26D%3dBwP9_LTyi_Wd_NjwS_Xy_LTyi_ViSFQ.vPA5fE8Hd0t.7k_NjwS_Xy%268%3dpQBPfX.79w%26EB%3dY6bSb7&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
Il Carnevale di Nebiopoli, Chiasso – dal 1° al 5 febbraio 2023
E’ il più importante carnevale di rito romano che si svolge nel Sottoceneri e si caratterizza per l’assenza di un Re: all’apertura del Carnevale le autorità comunali cedono le redini della città al Primo Ministro (re del carnevale) che, per l’occasione, trasforma la città in Libera Repubblica di Nebiopoli. Sotto l’autorità del Primo Ministro, la satira e il divertimento regnano sovrani. Dal 1960 il percorso del corteo si svolge a “circuito chiuso”, il corteo mascherato a circuito chiuso come lo conosciamo oggi compie 60 anni in questa edizione del 2020. Quello del 1960 fù infatti il primo organizzato da parte del Comitato cittadino Nebiopoli, che univa tutti i Rioni di Chiasso, il cui primo presidente fu Enzo Gaffuri. In realtà le origini del carnevale a Chiasso sono molto più antiche. Le prime sfilate di carri umoristici di cui si ha notizia risalgono al 1910 circa, il carnevale di Chiasso ed il suo corteo sono in realtà molto più antichi e compirebbero nel 2023 almeno 113 anni. Da giovedì a 1° a domenica 5 febbraio, gruppi mascherati e Guggen trasformano le vie del centro in un luogo di divertimento a tutto campo. Da non perdere il corteo dei bambini, il corteo notturno delle guggen e il 60mo corteo mascherato, che si svolge per la prima volta di sabato, al quale partecipano molti carri, gruppi, bande e Guggen. http://www.nebiopoli.ch
Il Carnevale ambrosiano
Il carnevale ambrosiano si festeggia in Ticino nelle Tre Valli (Leventina, Blenio e Riviera), a Tesserete e a Brissago, dove cioè è rimasto in vigore il rito ambrosiano della Chiesa milanese; le origini di questa suddivisione territoriale di carattere religioso risalgono al VI-VII secolo. Ciò significa, oggi, avere un ampio periodo del calendario dedicato al carnevale, che in ogni località assume comunque caratteristiche diverse. Alcune usanze sopravvivono, ma trasformate: il ballo, un tempo rara occasione di incontro, oggi ha assunto il carattere di festa campestre, dove predominano la musica e la gastronomia. Numerose tradizioni sono invece scomparse, particolarmente nelle città: l’annuncio della festa a suon di campanacci, ad esempio, non esiste quasi più, salvo che in casi sporadici. Il risotto e la luganiga di un tempo avevano una preziosità oggi dimenticata; tuttavia si sono moltiplicate ovunque le occasioni per mangiare di tutto, con diversi menù, in compagnia. Continua invece il grande successo dei cortei mascherati che riscuotono sempre successo ovunque.
Risotto per tutti!
Tradizionalmente il Carnevale è legato al divertimento ed è sinonimo di sregolatezza, trasgressione e di eccessi. In una società contadina quale era quella ticinese fino alla metà circa del XX secolo, questo si traduceva soprattutto in un’alimentazione più abbondante, anche perché il periodo precedeva la Quaresima, tempo di grande rigore e austerità anche a tavola. Il piatto tradizionale del Carnevale era il risotto accompagnato dai prodotti della mazza, specialmente le luganighe. Anche oggi è il risotto a farla da padrone. Solitamente è servito gratuitamente sulle principali piazze cittadine il martedì grasso.
Ravioli di carnevale e tortelli di San Giuseppe
I tipici dolci di carnevale sono i ravioli dolci di San Provino e i tortelli di San Giuseppe che sono dolci cotti nell’olio, burro o strutto abbondanti e si consumano nei mesi di febbraio-marzo, in occasioni festive sia in Ticino che nell’Italia settentrionale.
In occasione del carnevale, le scorpacciate sono d’obbligo: il termine proviene da carne levare, che allude al periodo di astinenza dettato dalla Quaresima, che comincia il mercoledì delle ceneri, giorno successivo al martedì grasso, che chiude il carnevale romano. Tipici di questa festa invernale sono: luganighe, risotto, polenta, dolci e frittelle di ogni genere. Non mancano cortei in maschera, tombola, palo della cuccagna, scherzi, coriandoli, e, naturalmente, cibo in quantità.
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