(AGENPARL) – gio 19 gennaio 2023 STAZIONE DI ZERBINATE “CANCELLATA”: LE GIUSTIFICAZIONI DELLA REGIONE.
FABIO BERGAMINI (LEGA): «FUORI DA OGNI LOGICA CHE PER ZERBINATE NON CI SIA UN RIPENSAMENTO. COSI’ SI TAGLIA FUORI UNA COMUNITA’»
BONDENO (FERRARA), 19 GEN. ‘23.
«Dopo settimane di silenzio, la Regione ha giustificato la cancellazione della stazione dei treni di Zerbinate dal percorso della linea Ferrara-Suzzara, parlando di “ottimizzazione” dei tempi di percorrenza totali e chiusure dei passaggi a livello, ma senza tenere conto del disagio arrecato ai cittadini di una piccola frazione, che si sono visti cancellare con un tratto di penna la fermata». E’ duro l’affondo del consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, che aveva presentato un’interrogazione urgente in Assemblea Legislativa sul tema, ed ha votato l’ordine del giorno approvato all’unanimità il 29 dicembre scorso a Bondeno, in cui tutto il consiglio comunale ha richiesto che la Giunta Bonaccini concordasse su di un passo indietro di Fer, rispetto alla decisione assunta, con la “soppressione” della stazione di Zerbinate. «Una scelta – dice Bergamini – che ha creato non pochi mal di pancia nella zona, perché la stazione dei treni era utilizzata anche da utenti dei paesi vicini, come Pilastri o Felonica. Per recarsi a Ferrara o Poggio Rusco, per motivi di studio o lavoro, ma anche per il disbrigo di faccende quotidiane, visto che in paese non c’è l’ambulatorio del medico o la farmacia. Ogni qualvolta che vengono assunte decisioni di questo tipo, ci sentiamo dire che la necessità è imposta dai prossimi lavori di elettrificazione della linea, che ormai servono a giustificare ogni cosa. Compresa la recente cancellazione di un treno al mattino, sostituito poi da una navetta per gli studenti di Sermide-Felonica diretti a Bondeno». L’elettrificazione della linea ferroviaria Ferrara-Suzzara è cruciale per lo sviluppo della Zls, «ma questo – attacca Bergamini – non deve assolutamente avvenire a scapito del trasporto pubblico. In una fase storica in cui si fa un gran parlare di mobilità sostenibile, scelte come quella di cancellare le fermate dei treni e tagliare fuori le piccole comunità non hanno senso. La Regione ci ripensi e lo faccia subito. L’introduzione di “auto-corse sostitutive”, come mi sono sentito rispondere all’interrogazione, avrebbe un costo maggiore rispetto ad una fermata di un treno che già percorre quella linea».
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