(AGENPARL) – gio 19 gennaio 2023 Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, giovedì 19 gennaio 2023
Giornata della Memoria:
cerimonia di consegna delle medaglie d’onore
Proiezione alle scolaresche del film “Nuit et Brouillard”,
riflessioni sulla Shoah attraverso il cinema
La Presidenza della Regione comunica che, in occasione della Giornata della Memoria, venerdì 27 gennaio, alle ore 17, nella Sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale, ad Aosta, è in programma la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore.
Alla presenza delle autorità regionali e della Federazione regionale dell’Associazione nazionale ex Internati, saranno consegnate le medaglie ai familiari degli insigniti deceduti: Aldo Colosso; Lorenzo Liscidini; Pasquale Mantova; Michele Perron; Riccardo Roux; Clemente Fortunato Seris.
Aldo Colosso, nato a Quincinetto (TO), il 9 marzo 1921, viene catturato dai tedeschi, deportato e internato in Germania nel campo di concentramento Stammlager VI A Hemer in Vestfalia il 10 settembre 1943, liberato e rimpatriato l’8 settembre 1945.
Lorenzo Liscidini, nato a Teglio (SO), il 26 ottobre 1907, catturato a Trieste il 10 settembre 1943, viene deportato in Germania nel campo di concentramento Lager IV D e rimpatriato il 1 agosto 1945.
Pasquale Mantova, nato a San Giorgio Morgeto (RC) il 2 aprile 1922, internato in Jugoslavia dal settembre 1943 a luglio 1945.
Michele Perron, nato a Valtournenche, il 18 ottobre 1919, catturato a Bolzano l’8 settembre 1943, viene deportato a Vienna, poi a Budapest e infine in Germania nel campo di concentramento Stammlager XVII/A, liberato dai Russi e rimpatriato il 30 agosto 1945.
Riccardo Roux, nato a Emarèse, il 18 settembre 1921, catturato e deportato in Germania il 9 settembre 1943 nel campo di concentramento Bezeichnung – M Stammlager XI B dove muore il 17 febbraio 1945.
Clemente Fortunato Seris, nato a Saint-Vincent, l’11 febbraio 1921, catturato a Ugovizza dai tedeschi, viene deportato e internato in Germania nel campo di concentramento Stalag XI B Fallingbostel il 9 settembre 1943, liberato dagli Americani e rimpatriato l’11 aprile 1945.
Nella stessa giornata, dalle ore 8.30 alle 12.30, al Théâtre de la Ville di Aosta, è prevista la proiezione del film, rivolto alle scolaresche, dal titolo “Nuit et Brouillard”. Riflessioni sulla Shoah attraverso il cinema, al quale interverranno la docente presso l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, Sylvie Lindeperg, e il Presidente dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta, Corrado Binel.
Testo Allegato:
San Sebastiano: domenica 22 gennaio l’Amministrazione comunale, l’Assessorato alla Sicurezza e il Comando di Polizia Locale celebreranno la giornata dedicata al lavoro degli Agenti. La cittadinanza è invitata a partecipare.San Sebastiano, santo patrono della Polizia Locale, da qualche anno celebrato ufficialmente nella Città di Parabiago, come occasione per valorizzare il lavoro svolto dagli Agenti durante l’anno, premiare chi di loro si è particolarmente distinto e presentare la relazione delle attività realizzate.Il particolare momento celebrativo è aperto a tutta la cittadinanza e si svolgerà domenica 22 gennaio 2023 alle ore 10:00, iniziando con l’alzabandiera presso Palazzo Comunale alla presenza delle autorità politiche e istituzionali e proseguendo in Sala Consiglio.Alle ore 11.30 le celebrazioni di San Sebastiano proseguiranno con la S. Messa presso la Chiesa Prepositurale S.S. Gervasio e Protasio, officiata da S.E. R.ma Card. Coccopalmerio.San Sebastiano si festeggia il 20 gennaio di ogni anno, ma perché, in Italia, è divenuto patrono e protettore della Polizia Locale? La spiegazione della scelta di San Sebastiano patrono dei Vigili Urbani d’Italia la troviamo nel Breve Pontificio del 3 Maggio 1957 con il quale Pio XII ha formalmente proclamato il santo martire “custode di tutti i preposti all’ordine pubblico che in Italia sono chiamati “Vigili Urbani”. Il Breve Pontificio così recita “Tra gli Illustri martiri di Cristo, i militari occupano un posto di primissimo piano presso i fedeli, per la loro peculiare religiosità e per l’ardente impegno a compimento del dovere. Tra questi brilla San Sebastiano che, come viene riferito dalla tradizione, durante l’impero di Diocleziano fu comandante della coorte pretoriana e fu onorato con grandissima devozione. […]”.La sua storia in breve: San Sebastiano secondo quanto raccontato, si sarebbe trasferito a Roma dalla sua città natale e, grazie alla stima degli imperatori Diocleziano e Massimiano, gli fu affidato il comando della cohortes pretoriana.Grazie all’alta carica raggiunta e alla fiducia imperiale riesce a diffondere il messaggio cristiano tra le famiglie nobili e i magistrati, fino a convertire il prefetto di Roma, città in cui Sebastiano ormai vive. Oltre alla diffusione della dottrina cristiana Sebastiano dedicava il suo tempo all’assistenza dei carcerati e alla sepoltura dei martiriScoperta questa attività fu condannato al martirio saettato dai propri commilitoni, creduto morto abbandonarono il corpo che ritrovato da una nobildonna fu trasportato nella sua casa e curato.Guarito non volle lasciare Roma, come consigliato dagli altri cristiani affinché salvasse la sua vita ma affrontò l’imperatore Diocleziano durante una celebrazione nel Tempio di Ercole. Per ordine dell’imperatore fu frustato a morte e il corpo gettato nella cloaca massima affinché si disperdesse ma una donna, alla quale il Santo era apparso in sogno indicandole il posto in cui il suo corpo si era arenato lo ritrovò e gli diede sepoltura, come lui stesso aveva richiesto, nella catacomba sulla Via Appia “accanto ai resti degli apostoli”.