(AGENPARL) - Roma, 18 Gennaio 2023(AGENPARL) – mer 18 gennaio 2023 [III COMMISSIONE CONSILIARE URBANISTICA/ GIOVEDÌ 19 GENNAIO ALLE 11 LA SEDUTA]
CONSIGLIO COMUNALE/ STAZIONE DI SANT’ANNA E SENZATETTO/ INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE CICCHI
CONSIGLIO COMUNALE/ INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) PER CONOSCERE, TRA I DIVERSI MODELLI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, QUELLO CHE PERMETTE DI OTTENERE UNA RACCOLTA OTTIMALE E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
CONSIGLIO COMUNALE/ GIORNATA DELL’ALBERO/ INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
CONSIGLIO COMUNALE/ MANCATA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI RECUPERO DELL’EX CINEMA TURRENO: INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PD E RISPOSTA DELL’ASSESSORE SCOCCIA
CONSIGLIO COMUNALE/ CRITERI DI DISLOCAZIONE NEL CENTRO STORICO DELLE LUMINARIE NATALIZIE E DEI DEHORS: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI BISTOCCHI (PD) E CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE GIOTTOLI
CONSIGLIO COMUNALE/ PERSONALE IN AUSILIARIA A SUPPORTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLI
CONSIGLIO COMUNALE/ ALBERO DI NATALE IN PIAZZA ITALIA: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI PACIOTTI (PD) E CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE GIOTTOLI
CONSIGLIO COMUNALE/ MANCATO PAGAMENTO NEL MESE DI DICEMBRE DEGLI ARRETRATI AI DIPENDENTI COMUNALI: INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ZUCCHERINI (PD) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLI
Testo Allegato:
III COMMISSIONE CONSILIARE URBANISTICA/ GIOVEDÌ 19 GENNAIO ALLE 11 LA SEDUTALa terza commissione Urbanistica si riunirà nella sala del Consiglio comunale giovedì 19 gennaio, alle ore 10 in prima convocazione e alle ore 11 in seconda, per trattare il seguente ordine del giorno: Ordine del giorno presentato dal Consigliere Fioroni del gruppo Consiliare Forza Italia avente come oggetto: Proposta riapertura locali per pubblico spettacolo nel Centro Storico di Perugia.CONSIGLIO COMUNALE/ STAZIONE DI SANT’ANNA E SENZATETTO/ INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE CICCHINella seduta del Consiglio comunale del 18 gennaio dedicata al question time, la consigliera Francesca Tizi (M5s) ha presentato una interrogazione per sapere in che modo si intenda intervenire per evitare che la stazione di Sant’Anna torni nel degrado e quale attività venga fatta per persuadere le persone senza fissa dimora ad usufruire delle strutture di accoglienza, sempre che tali strutture siano sufficienti ad accogliere le richieste. La stazione di Sant’Anna – ricorda la consigliera – è stata riaperta pochi mesi fa e precisamente lo scorso 14 settembre. I lavori di ristrutturazione sono durati 5 anni per una spesa complessiva di circa 25 milioni di euro. Tuttavia, le problematiche che si presentavano anche anni fa, non sono venute meno come messo in evidenza da un articolo di cronaca locale in cui è possibile leggere le lamentele di alcuni cittadini che denunciano come, a pochi mesi dalla sua riapertura, la sala di attesa della stazione sia stabile dimora diurna di un gruppo di senzatetto, le pantegane scorrazzino tra le banchine della stazione, i monitor degli orari siano già rotti, mentre delle luci della sala d’aspetto soltanto una sia funzionante. Inoltre, sempre nel citato articolo si mette in evidenza come manchi nei pressi della stazione un posteggio per le biciclette e pochissimi siano posti auto gratuiti. Le lamentale indicate mettono in evidenza, non solo la necessità di intervenire per rendere la stazione più accogliente tanto più oggi, dopo l’ingente investimento pubblico che in tal senso è stato fatto, ma anche l’altro importante problema dei senzatetto. Più nello specifico, nell’articolo citato viene messo in evidenza come i senzatetto si riparino dal freddo sostando nella sala d’aspetto fino all’ora di apertura dei dormitori. Il problema si propone ogni anno perché con l’inizio dell’inverno i senzatetto cercano riparo soprattutto diurno in strutture aperte al pubblico. L’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi nella sua risposta ha ricordato che il Piano Nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2021 – 2023 è frutto dell’attività di programmazione della Rete della protezione e dell’inclusione sociale, prevista da D.Lgs. n. 147/2017.Tale attività programmatoria si articola su tre pilastri: 1) il piano nazionale dei servizi sociali, 2) il piano di contrasto alla povertà, 3) il piano per la non autosufficienza.Il Comune di Perugia nell’ambito degli interventi volti al contrasto della povertà ha in essere una serie di servizi e attività che vengono gestiti sia in forma diretta, attraverso gli Uffici di Cittadinanza, sia in forma esternalizzata (servizi di Pronta accoglienza sociale e di Pronto intervento Sociale). Tali servizi si esplicano, tra le altre cose anche attraverso interventi di accoglienza residenziale a breve o lungo termine. L’assessore ha tuttavia rimarcato che il principio di autodeterminazione è un elemento di fondamentale importanza, in quanto la presa in carico di una persona non prescinde dalla sua volontà. Quanto ai cosiddetti senzatetto, tra i quali va fatta distinzione tra persone regolari e irregolarmente soggiornanti, va detto che difficilmente aderiscono alle proposte avanzate dai Servizi sociali per quel che attiene alla promozione del benessere e della salute della persona. A fronte di una scelta della persona di non aderire a specifiche progettualità, i Servizi mettono in campo una serie di interventi per assicurare comunque il soddisfacimento di bisogni essenziali (accoglienza, erogazione di pasti e vestiario, ecc.). Tutto ciò grazie anche all’intervento degli enti del terzo settore, dell’associazionismo e della rete di volontariato con i quali il Comune di Perugia ha in essere una fitta collaborazione. Cicchi ha ad esempio ricordato il Villaggio dell’Accoglienza della Caritas e gli Empori della solidarietà. Ulteriore significativa collaborazione – ha detto – è quella con i servizi della Asl, a partire dal Centro a bassa soglia fino alle Unità di Strada. Riguardo ai servizi offerti dal Comune di Perugia per le persone senza fissa dimora, Cicchi ha citato quattro tipologie. Anzitutto il Pronto Intervento Sociale, servizio di emergenza attivo h 24 per 365 giorni all’anno a favore di persone in situazioni di grave disagio per mancanza di mezzi di sussistenza primaria e/o in situazioni di abbandono, ecc. Tale servizio – ha specificato l’assessore – soprattutto con un funzionamento h24, è presente solo in pochi comuni d’Italia. Ci sono poi la Pronta Accoglienza Minori, la Pronta Accoglienza Adulti per un massimo di 20 persone (esclusi gli adulti con problemi di dipendenza patologica o con patologie psichiatriche) e, infine, il Ristoro notturno per un massimo di 25 persone. Cicchi, in conclusione, ha reso noto che il Comune di Perugia ha intenzione di ampliare gli orari del Ristoro notturno. CONSIGLIO COMUNALE/ INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) PER CONOSCERE, TRA I DIVERSI MODELLI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, QUELLO CHE PERMETTE DI OTTENERE UNA RACCOLTA OTTIMALE E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERININella seduta del Consiglio comunale del 18 gennaio dedicata al question time, la consigliera Francesca Tizi (M5s) ha interrogato sindaco e giunta per conoscere quale modello di raccolta differenziata, tra quelli disponibili, permetta di ottenere una raccolta ottimale. In quasi tutto il territorio comunale – ha spiegato la consigliera – è attivo, ormai dal 2018, il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti. Questo è suddiviso in tre differenti modelli organizzativi a seconda della zona di residenza: centro storico, città compatta e frazioni. Il sistema di raccolta centro storico è effettuato tramite raccolta “porta a porta” in tutta la zona del centro storico di Perugia e avviene in fascia notturna mediante l’utilizzo di mastelli e sacchi. Il sistema di raccolta città compatta è un sistema di raccolta differenziata “porta a porta” nei quartieri di Ferro di Cavallo, Madonna Alta, Case Bruciate, Fontivegge, Sant’Erminio, Filosofi, Pallotta, Elce e Monteluce e varia in base alla tipologia di utenza, a seconda che questa sia un’utenza domestica singola (sino a 4 nuclei familiari), un’utenze domestica condominiale (a partire da 5 nuclei familiari), un’utenza non domestica singola o un’utenza non domestica all’interno di un condominio. Nelle frazioni di Perugia è, infine, previsto un sistema di raccolta “porta a porta” che avviene tramite tre contenitori domiciliari e contenitori stradali “di prossimità” per la frazione organica (https://www.gesenu.it/pagine/introduzione.Sebben)e si tratti di un sistema di raccolta molto articolato e diffuso, ancora oggi alcune zone della città, quali ad esempio Ponte san Giovanni, non sono incluse nella raccolta “porta a porta”. Nel territorio di Ponte San Giovanni è, infatti, attivo dal 2011 il servizio di raccolta differenziata tramite l’installazione di postazioni di contenitori di prossimità differenziati. Mentre da fine luglio 2012, è iniziata la campagna di comunicazione per attivare il servizio di raccolta domiciliare, tramite la consegna, dove possibile (in case singole o piccoli condomini) di contenitori, ma questa non è ancora attiva. Infine nelle restanti aree della città, con presenza di condomini ad alta densità abitativa, sono ancora mantenute le postazioni differenziate di prossimità. Sono ormai anni che si parla di economia circolare, in cui il rifiuto viene sfruttano in quanto materia prima seconda da reinserire in ciclo produttivo, ovvero, di un’economia che si basa sul principio fondamentale di riutilizzare i materiali di scarto per alimentare nuovi cicli produttivi, riducendo al minimo gli sprechi, creando così un sistema capace di rigenerarsi da solo. A tal fine è importante seguire due obiettivi fondamentali: 1) ridurre i rifiuti della collettività, 2) aumentare il riutilizzo degli scarti di processo.Ciò premesso, la consigliera ha chiesto di sapere: -come mai, a diversi anni dalla previsione a Perugia di un sistema di raccolta differenziata “porta a porta”, vi siano ancora quartieri non coperti dal servizio; -inoltre, vista la pluralità di sistemi adottati nelle varie zone di Perugia, dopo 7 anni dalla sua prima attuazione, quale sia il sistema che permette al Comune una raccolta ottimale ovvero tale poter meglio rivendere il materiale primo secondo; -quali sono le strategie che intende adottare il Comune per ridurre i rifiuti.L’assessore all’ambiente Otello Numerini, nella sua risposta, ha evidenziato che i tre modelli descritti tengono conto delle caratteristiche urbanistiche degli insediamenti abitativi della città. Nel Piano d’ambito si prevedeva un duplice obiettivo: il raggiungimento del servizio porta a porta per almeno il 70% della popolazione residente e il raggiungimento di un determinato livello di differenziata. I modelli descritti hanno consentito di raggiungere con il porta a porta la pressoché totalità residenti (a parte qualche migliaio di persone). La raccolta differenziata, inoltre, ha raggiunto la percentuale del 72% (dato di dicembre) e quindi permette di essere vicino all’obiettivo fissato dal Piano regionale dei rifiuti. Negli ultimi tre anni – ha aggiunto Numerini – si sono registrate anche riduzioni nella produzione di rifiuti. Quindi, il sistema attuale consente il raggiungimento degli obiettivi definiti a livello regionale. Nel frattempo, alcune attività sono state integrate (citata, in particolare, l’estensione della raccolta domiciliare nella zona Oliveto e Montegrillo). L’assessore ha sottolineato che è necessario tenere in equilibrio modalità del servizio e costi per gestire i riflessi in termini tariffari procedendo con assoluta cautela. Quanto alle zone a oggi escluse dal porta a porta, si conta di dare una risposta con l’intercettazione di finanziamenti del Pnrr chiesti da Gest per conto Comune di Perugia per poter installare 37 ecoisole e di passare al porta a porta per i condomini al di sotto delle 10 unità abitative. A Ponte San Giovanni, inoltre, il Pinqua prevede ulteriori 10 ecoisole. Quanto alle percentuali di raccolta raggiunte nelle singole linee di intervento, il Raccoglincentro ha consentito di toccare l’83% di raccolta differenziata, la Città compatta il 73%, il tris il 71%. Ricordate anche alcune azioni portate avanti per ridurre alla fonte i rifiuti, come l’attività del Centro del riuso di San Marco e l’implementazione delle case dell’acqua per contribuire alla riduzione della plastica. CONSIGLIO COMUNALE/ GIORNATA DELL’ALBERO/ INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERININella seduta del Consiglio del 18 gennaio, dedicata al Question Time, è stata trattata un’interrogazione della consigliera Francesca Tizi (M5s) relativa alla Giornata dell’albero (21 novembre). Il 12 settembre 2022 – ha ricordato Tizi – con deliberazione del Consiglio comunale è stato approvato il Regolamento del Verde Urbano. L’art. 8, intitolato “Giornata dell’albero”, dispone testualmente: “Ai sensi della legge 10 del 14 gennaio 2013, la Repubblica Italiana riconosce il 21 novembre quale Giornata Nazionale dell’albero. Durante la giornata del 21 novembre il Comune di Perugia, per celebrare la Festa dell’albero, provvede alla messa a dimora di nuovi alberi presso uno o più aree verdi della città alla presenza degli studenti delle scuole di Perugia. Al fine di rafforzare la cultura del verde e diffondere la consapevolezza del valore del verde pubblico per costruire città più resilienti e inclusive, nello stesso periodo sono organizzati eventi di confronto sul tema del verde urbano. /Il Comune di Perugia aderisce anche alle giornate di Puliamo il mondo, alla giornata mondiale dell’acqua (22 marzo), alla giornata mondiale della terra (22 aprile) e alla giornata mondiale dell’ambiente (5 giugno) e favorisce le iniziative pubbliche volte alla valorizzazione dei beni paesaggistici”. Una tale previsione – viene rimarcato nell’interrogazione – è molto importante perché rivolta soprattutto a giovani e giovanissimi che saranno i cittadini di domani. L’idea di fondo della disposizione regolamentare è, infatti, quella di far nascere nei più giovani una maggiore consapevolezza dell’ambiente, in un momento difficile come quello che a livello climatico stiamo affrontando. Educare i più giovani al rispetto dell’ambiente potrà di certo essere un buon segnale per farli diventare cittadini migliori. La giornata dell’albero è un importante evento di sensibilizzazione dei cittadini, soprattutto dei più giovani, alla lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento. Dal sito nel comune di Perugia – prosegue l’interrogazione – non risulta che durante la giornata del 21 novembre si sia provveduto ad organizzare eventi di confronto sul tema del verde urbano finalizzati a “rafforzare la cultura del verde e diffondere la consapevolezza del valore del verde pubblico per costruire città più resilienti e inclusive”, mentre poco risonanza mediatica hanno le manifestazioni di celebrazione della Festa dell’albero finalizzate alla messa a dimora di nuovi alberi presso uno o più aree verdi della città alla presenza degli studenti delle scuole di Perugia.La consigliera ha quindi chiesto di sapere le ragioni della mancata piena attuazione dell’art. 8 del Regolamento del Verde e, soprattutto, del mancato il coinvolgimento delle scuole.L’assessore all’ambiente Otello Numerini ha riferito, in risposta, che il Comune di Perugia, nella giornata dedicata alla festa dell’albero per il 2022 ha seguito quattro eventi. In un caso (a Ponte Felcino) l’assessore non ha partecipato in prima persona in quanto l’evento era contemporaneo a un altro. In tutti i casi c’è stato il coinvolgimento delle scuole. A Cenerente, in particolare, è stata realizzata un’iniziativa con i Carabinieri del reparto biodiversità di Assisi. Oltre alla messa a dimora di alberi, l’assessorato e i Carabinieri hanno spiegato ai ragazzi del plesso scolastico locale l’importanza del verde. Altro evento interessante si è tenuto alla scuola Leonardo da Vinci di Elce: anche in tal caso, si è svolta la messa a dimora di alberi e i ragazzi si sono resi protagonisti con poesie e studi. Terzo evento importante, il convegno organizzato il 5 dicembre con l’Associazione per le malattie respiratorie, in cui si è sottolineata l’importanza del verde urbano e delle piante in particolare nella cura della salute respiratoria; è stata effettuata anche la messa a dimora di alberi al Chico Mendez. Il dettato del regolamento, secondo Numerini, è stato quindi rispettato. Il Comune, ovviamente, non può essere presente a tutte le iniziative concomitanti del 21 novembre. CONSIGLIO COMUNALE/ MANCATA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI RECUPERO DELL’EX CINEMA TURRENO: INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PD E RISPOSTA DELL’ASSESSORE SCOCCIANella seduta del Consiglio comunale del 18 gennaio, dedicata al Question Time, è stata trattata un’interrogazione del gruppo Pd sul tema del recupero dell’ex cinema Turreno.Esponendo l’atto, la capogruppo del Pd, Sarah Bistocchi, ha evidenziato che l’Amministrazione comunale sembrerebbe aver abbandonato il progetto di recupero dell’ex cinema Turreno reindirizzando i fondi previsti dall’Agenda Urbana sulla Biblioteca Augusta e su altri interventi minori.Gli istanti ritengono che tale scelta sia incomprensibile e forse irrimediabile, visto che il progetto, frutto della sintesi tra più Istituzioni, era di forte rilevanza urbanistica e sociale per dare risposta alla domanda di luoghi per la vita civile della città, con lo scopo di creare un nuovo spazio che desse respiro e modernità al consumo culturale delle nuove generazioni e non solo.Riferisce Bistocchi che il Comune di Perugia risulta fra i 5 Comuni dell’Agenda Urbana che ha maggiormente utilizzato la norma di reindirizzo, ed è il Comune che ha un tasso di attuazione più basso, dando prova di un’incertezza conclamata sulle scelte per il futuro della città.Ritenendo che il recupero dell’ex cinema Turreno sia una delle opere essenziali per il rilancio dell’area del centro storico, il gruppo Pd ha interrogato la giunta per conoscere lo stato attuale delle procedure relative all’Agenda Urbana riguardanti il recupero dell’ex cinema Turreno e la destinazione dei fondi ad esso destinati. E’ stata l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia a fornire la risposta facendo il punto sul percorso seguito. L’intervento di recupero dell’ex cinema teatro Turreno risale a provvedimenti regionali del 2015 e 2016 la cui fonte di finanziamento si riferiva inizialmente al POR FESR 2014-2020 (Agenda Urbana). L’immobile è stato acquistato nel 2016 dalla Cassa di Risparmio e poi donato per un terzo alla Regione Umbria e per due terzi al Comune di Perugia con obbligo di destinarlo a finalità culturali prevedendo un investimento di circa 4,5 milioni. Il Comune ha presentato una prima proposta progettuale relativa a un primo stralcio. Successivamente è stato ridefinito il cronoprogramma. I fondi disponibili sono stati individuati in un altro canale di finanziamento (il Fondo per lo sviluppo e la coesione) su richiesta della giunta comunale nel dicembre 2021. L’apporto finanziario regionale per il Turreno è rimasto comunque inalterato (2.889.379 euro), così come il programma di recupero. Le risorse di Agenda urbana sono state invece utilizzate per due nuove progettualità nell’ambito del centro storico, immediatamente cantierabili e a scadenza 2023 (riqualificazione della biblioteca Augusta e della cripta dell’auditorium di San Francesco al Prato per 1,2 milioni complessivi). Nel frattempo, è stata rivisitata anche la strategia di intervento per l’ex cinema teatro individuando due stralci funzionali. Il primo stralcio, già in stato di progettazione esecutiva riguarda la riqualificazione strutturale di tutto il complesso e porta a termine il recupero della sala interna, cosiddetta Turrenetta, individuata come struttura anche indipendente per cui sono stati acquisiti locali accessori con ingresso da via Bartolo. Il progetto definitivo del primo stralcio ha conseguito tutte le autorizzazioni necessarie ed è stato approvato in giunta con DG n. 500 del 28.12.2022 come progetto preliminare generale e progetto definitivo del primo stralcio funzionale. Il 16 dicembre 2022 è stato consegnato dal Raggruppamento temporaneo professionale incaricato il progetto esecutivo del primo stralcio funzionale, ora in fase di verifica.All’esito della verifica seguirà la predisposizione della gara d’appalto per i lavori entro il primo trimestre 2023. CONSIGLIO COMUNALE/ CRITERI DI DISLOCAZIONE NEL CENTRO STORICO DELLE LUMINARIE NATALIZIE E DEI DEHORS: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI BISTOCCHI (PD) E CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE GIOTTOLIEsponendo l’interrogazione presentata con la collega Bistocchi, Fabrizio Croce (IPP) ha riferito che ad inizio dicembre sono state collocate solo in alcune vie del centro storico (essenzialmente Corso Vannucci, e Piazza Matteotti) le tradizionali luminarie natalizie; nel contempo è entrata in vigore un’ordinanza che ha imposto la rimozione dei dehors per uso commerciale in tutta l’area del centro storico per far spazio ad alcuni alberi posizionati, tuttavia, nel solo corso principale.Gli esponenti segnalano che in un periodo di forte crisi economica, come quello attuale, ci si sarebbe aspettati, come accaduto in altri Comuni, l’adozione di progetti di abbellimento dell’acropoli per le festività maggiormente attenti all’ecosostenibilità ed al risparmio energetico. Altra problematica concerne le azioni di promozione, valorizzazione e sostegno del commercio e dell’artigianato: in passato esse sono state estese equamente a tutta l’Acropoli, mentre durante le festività appena passate hanno interessato solo l’area di corso Vannucci, vista la scelta di sostenere un unico grande evento, ossia “l’anno che verrà” di rai1. Proprio per questi motivi gli istanti interrogano l’Amministrazione per avere chiarimenti:-sulla scelta di confermare anche quest’anno l’allestimento di luminarie per tutto il periodo del Natale;-sul costo dell’allestimento e sul reperimento di eventuali sponsorizzazioni;-sulla scelta di escludere dall’eventuale allestimento di cui si è fatta carico l’Amministrazione tutte le principali direttrici “minori” del commercio storico al contrario di quanto accadeva in passato;-sulla necessità di rimuovere le aree di occupazione di suolo pubblico per uso commerciale anche nelle aree non direttamente interessate dagli eventi di Natale promossi dall’Amministrazione e non beneficiate dalle luminarie;-se sono state valutate alternative al sistema di addobbo e di illuminazione tradizionale.Su questi temi l’assessore Gabriele Giottoli ha riferito che l’Amministrazione quest’anno ha impostato una metodologia di partecipazione diversa rispetto al passato mettendo in campo con associazioni e residenti una pianificazione e concertazione congiunta.Entrando nel dettaglio delle luminarie, Giottoli ha spiegato che il Comune non ha finanziato le luminarie, né in centro né nelle periferie, essendo state queste gestite direttamente dai commercianti. Nell’acropoli si è optato per un’illuminazione più concentrata su corso Vannucci e vie limitrofe. Nei borghi, invece, è stata data facoltà di gestire i fondi relativi al Natale in maniera totalmente libera: per effetto alcuni hanno preferito investire in eventi, mentre altri in parte in eventi ed in parte sull’implementazione delle luminarie (es. Porta Pesa).In merito al tema dehors, invece, Giottoli ha riferito che:-non è stata adottata alcuna ordinanza di rimozione delle occupazioni di suolo pubblico autorizzate ai pubblici esercizi.-le autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico rilasciate alla attività presenti nel centro storico sono state rilasciate in un primo tempo fino al 27 ottobre 2022 per consentire lo svolgimento della Fiera dei Morti in centro. Compatibilmente con le occupazioni di detta manifestazione sono state rilasciate ulteriori autorizzazioni ai pubblici esercizi rimodulando le aree di occupazione con scadenza 27 novembre 2022, data prevista per gli allestimenti natalizi. -nelle aree periferiche della città non interessate dagli eventi organizzati dal Comune di Perugia per il Natale le occupazioni di suolo pubblico non hanno subito modificazioni.Si precisa infine che le autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico rilasciate ai sensi del Regolamento c.d. “Dehors” devono avere carattere temporaneo e devono essere rilasciate facendo salvi i diritti di terzi.Croce, in replica, ha sostenuto che un’Amministrazione comunale debba svolgere sempre un ruolo di coordinamento e mediazione, fondamentale per far sì che le illuminazioni siano omogenee in tutti i quartieri. CONSIGLIO COMUNALE/ PERSONALE IN AUSILIARIA A SUPPORTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLIIllustrando la sua interrogazione la consigliera Francesca Tizi (M5S) ha riferito che l’istituto dell’ausiliaria si sostanzia in un periodo transitorio durante il quale il militare, in occasione della cessazione del rapporto permanente di impiego e, in alternativa, al congedo in riserva, può essere richiamato dalla Pubblica Amministrazione della sua provincia di residenza per un periodo di cinque anni. Questo senza alcun costo supplementare per la Pubblica Amministrazione, in quanto il militare in ausiliaria in quei 5 anni continua ad essere pagato dal ministero della Difesa;Più nello specifico tutte le pubbliche amministrazioni (nazionali e locali) e quindi anche i comuni possono attingere al personale della Difesa in ausiliaria, a costo zero.All’uopo sulla Gazzetta Ufficiale è pubblicato ogni anno l’elenco dei militari in ausiliaria.Visto che il comune di Perugia si trova in uno stato di costante carenza di personale, la consigliera ha chiesto di sapere:- se il Comune di Perugia abbia usufruito della possibilità di ottenere il supporto di personale in ausiliaria;- nel caso in cui ciò non sia accaduto, quali siano le ragioni; – quanti siano nell’anno 2022 i militari in ausiliaria della provincia di Perugia occupabili nel comune individuati nell’elenco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e di quali specialità specifiche questi siano in possesso.L’assessore al personale Luca Merli ha spiegato che molto spesso, come in questo caso, le norme esistenti risultano molto più complesse nella loro concreta attuazione rispetto ai precetti.Al di là di ciò, la ragione principale per cui l’opportunità non è stata ancora recepita dal Comune di Perugia deriva da un’impostazione generale che l’ente si è dato: l’Amministrazione in sostanza, tenuto conto dell’età media elevata dei dipendenti, sta puntando sul potenziamento delle occupazioni stabili a lungo termine di giovani con l’obiettivo di superare le criticità di personale emerse. Per questo non è stata utilizzata finora l’opzione del personale in ausiliaria in linea con quanto fatto dagli altri enti locali.Merli ha comunque precisato che vi sono criticità sul modo in cui è costruita la procedura. Ecco i dettagli:la categoria dell’ausiliaria comprende il personale militare che a seguito della cessazione dal servizio per il raggiungimento del limite di età previsto per il grado rivestito abbia manifestato la propria disponibilità a prestare servizio nell’ambito del comune o della provincia di residenza, ovvero presso l’amministrazione di appartenenza o altra amministrazione. Agli obblighi di disponibilità e a quelli eventuali di servizio l’amministrazione garantisce come controprestazione un’indennità annua, in aggiunta al maturato trattamento di quiescenza. Il personale militare permane in ausiliaria per un periodo di 5 anni. Al termine del periodo indicato il militare viene collocato nella riserva o in congedo assoluto, a seconda dell’età e della idoneità.Ogni anno il ministero della Difesa pubblica una circolare con gli elenchi disponibili del personale in cessazione anticipata dal servizio che ha fatto domanda di collocamento in ausiliaria Per l’anno 2022 la circolare del ministero della Difesa datata 16/05/2022 ha previsto:- un contingente nazionale di 50 ufficiali e 206 marescialli. Gli elenchi sono senza indicazione del comune/provincia di residenza; pertanto è stato necessario rivolgersi al Comando Militare Esercito “UMBRIA” per ulteriori specificazioni.Dopo che gli uffici dell’U.O. Risorse umane hanno contattato il Comando Militare Esercito “UMBRIA, è emerso che:1. non c’è un elenco pronto del personale in ausiliaria disponibile per l’Umbria. Se il Comune ne farà richiesta formale via pec, il Comando si interfaccerà con Roma e stilerà l’elenco dei soggetti eventualmente disponibili;2. nell’elenco non sarà comunque indicata la professionalità posseduta dai soggetti indicati; la stessa potrà essere approfondita in un secondo momento;3. per l’Umbria dal 2018 ad oggi solo la Prefettura di Perugia (anno 2021), tramite amministrazione centrale, ha fatto richiesta dell’elenco.Merli ha comunque riferito che questa possibilità verrà approfondita e se del caso utilizzata previo ulteriore approfondimento della stessa.In replica la consigliera Tizi ha manifestato soddisfazione visto che qualcosa si sta muovendo sul tema; tuttavia ha espresso una nota critica sul fatto che gli approfondimenti siano stati fatti solo dopo la presentazione dell’interrogazione e non spontaneamente.CONSIGLIO COMUNALE/ ALBERO DI NATALE IN PIAZZA ITALIA: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI PACIOTTI (PD) E CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE GIOTTOLIIllustrando l’interrogazione sulla questione dell’albero di Natale posizionato durante le festività natalizie in piazza Italia, il consigliere Nicola Paciotti (Pd) ha riferito che lo spostamento dell’abete nella location divenuta poi definitiva si è reso necessario al fine di lasciare libero corso Vannucci per l’evento di capodanno della Rai “L’anno che verrà”.Secondo i relatori tale scelta, operata dall’Amministrazione comunale, ha sortito perplessità in quanto il grande abete si è inserito in un contesto già naturalmente ricco di verde e di alberi, senza la necessità di portarne un altro da fuori. Altri dubbi sono stati connessi all’opportunità di utilizzare un albero vero e non ecosostenibile nonché al luogo scelto.Sulla gestione generale delle spese per le festività natalizie, Paciotti e Croce hanno in ogni caso formulato critiche per la decisione del Comune di Perugia, in un periodo di forte crisi economica legata allo smisurato aumento dei prezzi dell’energia a causa del confitto in Ucraina, di finanziare l’evento “L’anno che verrà” con risorse nell’ordine dei 200mila euro.Sulla scorta di tali premesse, gli interroganti hanno chiesto chiarimenti:-sui costi di tale albero, che risulta essere stato acquistato e non donato;-sulla provenienza dell’abete, che sarebbe giunto da fuori regione;-sulle modalità di approvvigionamento energetico delle luci dell’albero e, di conseguenza, sul costo dell’operazione, valutando costo orario dell’energia elettrica e tempo di accensione;-se sono state valutate le alberature già presenti nella zona di Piazza Italia, senza aggiungerne un’altra specifica con conseguente aggravio di costi;-se sono state valutate altre alternative all’albero vero, più ecosostenibili e in linea con le necessità del tempo in cui viviamo;-che fine farà l’abete ora adibito ad Albero di Natale una volta terminate le Feste.Sulla questione ha risposto l’assessore allo sviluppo economico Gabriele Giottoli per evidenziare che il natale 2022 è stato improntato ai temi della sostenibilità ambientale e della partecipazione.Circa il grande albero posizionato in piazza Italia, Giottoli ha spiegato che si è trattato della fornitura di un esemplare di 13 metri cresciuto in un vivaio e, quindi, per sua natura destinato ad essere dapprima utilizzato per le decorazioni natalizie e poi per diventare legna da ardere. Tale albero, stante l’indisponibilità per l’evento Rai di piazza IV novembre, doveva essere eretto in piazza della Repubblica, ma da successive verifiche di Prefettura e forze dell’ordine è emerso che ciò non avrebbe garantito la necessaria sicurezza in relazione all’evento di Capodanno. Per tale ragione si è individuata e scelta l’opzione alternativa di piazza Italia.Nel contempo il Comune ha richiesto ai vivai la fornitura di alberi che sono andati a costituire lungo corso Vannucci dei boschetti di 9 esemplari ciascuno, tutti addobbati a cura dei ragazzi delle scuole perugine. Gli alberi successivamente sono stati reimpiantati, ove possibile proprio nei pressi delle scuole.Oltre al posizionamento degli alberi, Giottoli ha riferito che l’Amministrazione è riuscita ad organizzare, di concerto con le associazioni ed i commercianti, degli eventi di gioco ed intrattenimento nei quartieri con l’obiettivo di coinvolgere soprattutto i bambini.L’esborso economico per tutto il pacchetto di forniture sopra descritte è stato di 71mila euro.In replica il consigliere Croce ha sottolineato che, in questi casi, sarebbe necessario riflettere sull’utilizzo del centro storico e della città tutta attraverso una visione complessiva. Facendo ciò, forse, si sarebbe potuta valutare la possibilità di posizionare il grande albero in un altro luogo simbolo allargando lo sguardo anche al di fuori dell’acropoli.CONSIGLIO COMUNALE/ MANCATO PAGAMENTO NEL MESE DI DICEMBRE DEGLI ARRETRATI AI DIPENDENTI COMUNALI: INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ZUCCHERINI (PD) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLIIl consigliere del Pd Francesco Zuccherini, illustrando la sua interrogazione, ha riferito che lo scorso 16 novembre 2022 è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali e dall’Aran il rinnovo del contratto dedicato al personale del comparto funzioni locali, con vigenza per le annualità 2019-2021. Tra gli obblighi imposti alle Amministrazioni dal nuovo CCNL c’è quello di applicare gli istituti a contenuto economico e normativo entro trenta giorni dalla data di stipulazione. Tra le novità del nuovo contratto, una importante riguarda la disciplina per il personale turnista: per equiparare quest’ultimo al resto del personale è stato stabilito che per il turno festivo infrasettimanale spetta una maggiorazione oraria del 100% della retribuzione.In relazione al nuovo CCNL risulta che nel mese di dicembre non sono stati corrisposti gli arretrati contrattuali dovuti ai dipendenti del Comune di Perugia, come invece imposto dal contratto di lavoro rinnovato; ciò nonostante il Consiglio comunale a novembre abbia approvato una variazione di bilancio per impegnare le risorse necessarie per il pagamento dell’indennità. Per Zuccherini questa si appalesa come una vera e propria inadempienza contrattuale. Parimenti non risulterebbe rispettata la norma sugli emolumenti al personale turnista come sopra illustrata.In ragione di ciò Zuccherini ha interrogato l’Amministrazione per sapere:-il motivo per il quale non siano stati elargiti gli arretrati ai dipendenti del Comune di Perugia;- se alle dichiarazioni pubbliche dell’Assessore Luca Merli, che preannunciavano una possibile richiesta di danni e/o una revoca dell’incarico alla società esterna preposta, siano seguiti degli atti formali;- per quale motivo non sia stata riconosciuta la maggiorazione oraria dovuta nei turni festivi infrasettimanali al personale turnista in servizio in tali giornate del mese di dicembre;- se gli arretrati saranno pagati almeno nel mese di gennaio 2023;- se sarà riconosciuta e retribuita tale maggiorazione al personale turnista del Comune di Perugia.Rispondendo ai quesiti l’assessore al personale Luca Merli è partito dal presupposto che ormai l’elaborazione delle retribuzioni in tutte le amministrazioni è affidata a software essendo impensabile procedere alla gestione delle buste paga “a mano”. Nel caso di specie il Comune di Perugia ha quindi un contratto con una società che fornisce e gestisce il software anche a molti altri comuni.Rispondendo ai singoli quesiti l’assessore ha spiegato quanto segue:1)ragioni del mancato pagamento degli arretrati: non appena emerso il problema, il Comune ha più volte sollecitato la società fornitrice del software a procedere con gli aggiornamenti necessari onde consentire il pagamento nel mese di dicembre. Aggiornamento che la società non è stata in grado di fornire nei termini richiesti. In conseguenza di ciò tutto lo staff comunale (personale, informatici, ecc.) ha cercato di superare il problema tentando di procedere manualmente al calcolo ed al conseguente pagamento degli arretrati. Purtroppo, stante il fatto che nel mese di dicembre gli stipendi sono stati pagati il 16 e non il 27 come di consueto, non si è riusciti nel tentativo. In conclusione si conferma quanto già comunicato ai dipendenti nel mese di dicembre, ovvero che non è stato possibile corrispondere gli arretrati CCNL 2019/21 per problemi tecnici riguardanti il software gestionale delle risorse umane che non consentiva il corretto calcolo di detti arretrati;2)sul punto 2 richiesta danni e/o revoca incarico: si riferisce che è stata formalizzata la diffida ad adempiere nei confronti della ditta fornitrice del software. Successivamente verrà valutata la richiesta di riconoscimento dei danni ove configurabili.3)sul punto 3: mancato riconoscimento della maggiorazione oraria dovuta nei turni festivi infrasettimanali al personale turnista in servizio in tali giornate del mese di dicembre: la maggiorazione oraria – così come l’indennità di turno in generale – dovuta per il servizio svolto nel mese viene erogata nel mese successivo. Pertanto nel caso specifico quella spettante per il servizio svolto a dicembre verrà erogata con la mensilità di gennaio;4)sul punto 4: si conferma che il pagamento degli arretrati avverrà nel mese di gennaio.In replica Zuccherini ha spiegato, in merito al tema del software, che l’Amministrazione è stata più volte sollecitata a mettere mano al sistema in quanto più volte lo stesso ha palesato delle lacune. Quanto al pagamento degli arretrati ha sostenuto che, trattandosi di un obbligo per l’ente e di una necessità per i dipendenti, si sarebbe potuto pensare di anticiparne il pagamento di almeno una parte. Soluzione, quest’ultima, che Merli ha riferito non essere tecnicamente e giuridicamente praticabile.