
(AGENPARL) – mer 18 gennaio 2023 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://massmail-selda.musvc1.net/e/r?q=Ky%3d0wKzK_urcr_62_2sVq_B8_urcr_57w3vJw3lC-37o5k.7p2sDvG.mGp_IauS_Sp8_urcr_572Fo.23H1_IauS_Sp_JTtZ_Ui9w5_urcr_653M1U1O6_IauS_SFP_urcr_65zN_urcr_5Wm6j_IauS_TnQ1V-p_JTtZ_T9O_2sVq_C6sM_2sVq_BX_urcr_651PtH_2sVq_B83_IauS_SFP_urcr_65zN_urcr_5W-C3_urcr_5W8_JTtZ_UgG6_JTtZ_T9_IauS_TnD8WHEf.2_2sVq_C3_urcr_5W8_JTtZ_UgGz_JT2k3dtZ_T9JDSB_IauS_Tk3mRo65_IauS_SFP_urcr_65zN_urcr_5WpRdWw_JTtZ_UgJzN2PXeOn%26m%3dUCRCZ%26g%3dD5Ky4A.FhK%26sK%3d9RBb6%26C%3dEa%26q%3dSBV5Y%26y%3dV4ZJVA%26K%3dCa9ZHV7Z&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
COMUNICATO STAMPA CIDA
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Pensioni, Cuzzilla: Solo 5 milioni di contribuenti pagano il welfare di tutti. Occorre tutelare chi è onesto e scovare chi evade.
Necessario separare i conti della previdenza da quelli dell’assistenza.
Roma, 18 gennaio 2023 – “Prima di mettere le mani sugli assegni pensionistici o ragionare su ipotesi di riforma del settore, sarebbe bene separare i conti della previdenza da quelli dell’assistenza. Noi abbiamo quasi la metà delle pensioni non coperte da contributi: parliamo di 7 milioni di persone assistite su 16 milioni di pensionati. La spesa per assistenza cresce al ritmo del 6% all’anno, quella per le pensioni frutto di contribuzione è in sostanziale equilibrio. Quindi non è vero che i conti pensionistici sono in rosso, è vero piuttosto che con le pensioni frutto di una vita di lavoro si sta finanziando un’altra spesa che altrimenti non si saprebbe come sostenere”, dice Stefano Cuzzilla, Presidente di Cida, al Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali. “Non è in discussione aiutare chi ha meno, che è il fine di ogni welfare state, ma occorre tutelare chi è onesto e scovare chi evade. Vanno incrociate le banche dati degli enti pubblici e – aggiunge Cuzzilla – verificare come mai ci risultano soltanto 5 milioni di contribuenti (pensionati compresi) che dichiarano più di 35mila euro lordi l’anno e che restano praticamente soli a pagare il welfare di tutti”.
CIDA è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO-FESMED (medici del SSN), Sindirettivo (dirigenza Banca d’Italia), FENDA (agricoltura e ambiente), Federazione 3° Settore CIDA (sanità religiosa), FIDIA (assicurazioni), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob CIDA (dirigenza Consob)
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Testo Allegato: Atto vandalico nella sede CGIL di Bari e volantini inneggianti al nazismo a Brindisi. Una dichiarazione dellOsservatorio regionale sui neofascismi Apprendiamo oggi, attoniti e adirati, dellennesimo atto vandalico ed intimidatorio ordito da infami ai danni della sede della Cgil di Bari. Ieri a Brindisi vengono rinvenuti volantini inneggianti al nazifascismo affissi in un luogo pubblico. Atti gravi che non possono vederci silenti. Per questo come Osservatorio condanniamo fermamente tali episodi che, seppure differenti, meritano risposte forti e reazioni risolute. Chi incita alla violenza, chi oltraggia le sedi del lavoro, come ormai troppe volte accaduto a quelle della Cgil, merita di essere denunciato e perseguito. Confidiamo nelle indagini della magistratura per fare luce su questi atti esecrabili. Le rappresentanze istituzionali e sociali democratiche devono reagire con fermezza. Per questo esprimiamo solidariet alla Cgil di Bari e stasera parteciperemo alle ore 18.00 alla fiaccolata indetta dalla Camera del Lavoro Metropolitana presso il piazzale antistante la sede sindacale. Lo dichiara la coordinatrice dellOsservatorio regionale sui neofascismi Antonella Morga. Anno XX Numero 41.23 18.01.2023 Agierrefax Agenzia Giornalistica a cura del Servizio Stampa della Giunta Regionale Direttore responsabile Elena Laterza. Redazione Antonio Rolli, Simona Loconsole, Anna Memoli, Nicola Lorusso Iscrizione al Registro della Stampa presso il Tribunale di Bari n.1390 del 29/10/1998 9
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