(AGENPARL) – mar 17 gennaio 2023 AUTISMO, MARCHETTI (LEGA): “ASSEGNO DI CURA PER LE FAMIGLIE SENZA CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI, OCCASIONE MANCATA: LA GIUNTA DIMOSTRA POCO CORAGGIO”
BOLOGNA, 17 GEN – Via libera ai contributi diretti alle famiglie interessate da congiunti con disturbo dello spettro autistico, ma senza il confronto con le associazioni in quanto i criteri di assegnazione verranno decisi di imperio dalla Giunta, e via libera all’apertura degli ITS (istituti post scuola secondaria alternativa ai corsi universitari), anche ai ragazzi autistici, per garantire una formazione adeguata, capace di garantire un minimo di autonomia in età adulta, tutelando altresì la dignità della persona. Per il consigliere regionale della Lega, vicepresidente commissione Sanità, Daniele Marchetti, equivale ad “un bicchiere mezzo vuoto, in quanto la Giunta ha dimostrato ancora una volta poco coraggio”. “Questa mattina la commissione Salute ha dato il via libera al Pria, il programma ragionale sull’autismo – spiega il leghista – nel quale avevamo avanzato due proposte: coinvolgere le associazioni nella definizione dei criteri per il riconoscimento di un assegno di cura alla famiglie che hanno a carico un parente con disturbo dello spettro autistico, e quella relativa all’inserimento nell’ambito degli ITS di percorsi in grado di garantire, finita la scuola dell’obbligo, una formazione ulteriore e un inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi autistici”.
Per Marchetti “il fatto che l’assegno di cura per le famiglie non sia passato come chiedevamo, mentre restala previsione di introdurlo ma i criteri di riconoscimento verranno definiti dalla Giunta senza confronto con le associazioni,rappresenta un’occasione mancata alla lucedel sensibile aumento dei casi di autismo che stiamo registrando da un decennio, a fronte del quale i servizi messi in campo dalle Istituzioni stanno dimostrando tutti i loro limiti: la nostra proposta puntava infatti a riconoscere contributi diretti alle famiglie interessate da congiunti con disturbo dello spettro autistico, affinché potessero rivolgersi in autonomia ai professionisti medici, ma previa fissazione dei criteri di assegnazione con le associazioni dei famigliari e non sulla base di modalità calate dall’alto dalla Giunta: a questo proposito condiviamo il timore rappresentato dalle suddette associazioni per le quali esiste il rischio che molti nuclei familiari possano restare esclusi” conclude il leghista.
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