
(AGENPARL) – mar 17 gennaio 2023 L’Assemblea legislativa respinge la mozione Bianconi (Misto)
(Acs) Perugia, 17 gennaio 2023 – “Per un turismo di qualità per tutti,
sicuro, trasparente, solidale e rispettoso della legalità, attivare entro la
prossima stagione estiva il codice identificativo regionale per tutte le
tipologie ricettive con finalità turistiche, in attuazione della normativa
nazionale vigente”. Questo chiedeva il dispositivo della mozione firmata da
Vincenzo Bianconi (Misto) e respinta oggi dall’Assemblea legislativa
dell’Umbria con 11 voti contrari della maggioranza e 6 voti favorevoli
della minoranza.
Illustrando l’atto in Aula, Bianconi ha spiegato che “numerose regioni
italiane hanno già adottato un proprio sistema di codice identificativo
delle strutture ricettive e immobili destinati a locazioni brevi. Si potrebbe
provvedere fin da subito alla creazione di un sistema regionale umbro di
codice identificativo delle strutture ricettive e immobili destinati a
locazioni brevi. Se supportato da una adeguata attività di controllo, questo
codice favorirebbe di molto la qualità dell’offerta umbra, generando
molteplici importanti benefici come: tutelare i consumatori, che
risiederebbero sempre in strutture censite e a norma; favorire la leale
concorrenza tra gli operatori del settore, stesso mercato stesse regole;
aumentare la sicurezza per le comunità locali, attraverso un più puntuale e
verificabile adempimento degli obblighi di pubblica sicurezza; contrastare il
lavoro in nero; combattere l’evasione fiscale. La creazione di un sistema
regionale, invece dell’utilizzo di quello nazionale generalista, avrebbe
anche il vantaggio di poter creare un codice specifico identificativo delle
diverse categorie di strutture ricettive a finalità turistica previste dalla
legislazione regionale. Un codice identificativo che con facilità
identifichi con chiarezza oltre al titolare della licenza anche la tipologia
di offerta ricettiva autorizzata ed il comune di localizzazione eliminerebbe
una volta per tutti sia l’incertezza tra gli operatori del settore, sia il
controllo da parte delle autorità preposte e sia la verifica da parte dei
consumatori finali e delle comunità locali. I maggiori proventi fiscali
derivanti dal recupero dell’evasione fiscale di operatori totalmente
invisibili al fisco genererebbero quindi sia a livello locale che nazionale,
un sostegno sia per migliorare i servizi pubblici locali alla persona quali
sanità, trasporto pubblico, assistenza sociale e sia al decoro urbano ed
alla tutela del patrimonio artistico e naturalistico. Senza alcun dubbio il
turismo può essere un grande generatore di benessere per tutta la comunità
regionale se viene gestito con cura, supportandolo e controllandolo”.
INTERVENTI
Paola AGABITI (assessore): “Quello che chiede la mozione è già stato
fatto dalla Giunta. L’obbligatorietà del codice identificativo regionale
è prevista in una delibera del 2020. Nelle more della rivisitazione della
legge regionale, l’Amministrazione ha individuato il codice identificativo,
definito per individuare ogni singola struttura ricettiva e anche per
tipologia di categoria e ubicazione. Tutti gli operatori visualizzano il
codice in automatico accedendo al portale regionale. Sempre nelle more della
rivisitazione della legge regionale è in corso di adozione un atto di
modifica della dgr che va a integrare il codice regionale attualmente usato
per renderlo omogeneo con il codice di identificazione nazionale. Quello che
chiede Bianconi è già in atto e in via di conclusione”.
Vincenzo BIANCONI (Misto): “C’è una grande differenza tra aver adottato
il codice identificativo e averlo attivato. Ad oggi manca un regolamento
attuativo, manca lo strumento che obbliga gli imprenditori e chi opera nella
ricezione. Nelle altre regioni, come le Marche, c’è l’obbligo. Anche
Federalberghi lo chiede”.
Valerio MANCINI (Lega): “Non voteremo questo documento. Come presidente
della Commissione turismo chiedo di capire se le aziende veramente vogliono
questo codice obbligatorio o se rischi di diventare un ulteriore aggravio
burocratico a loro carico. La Giunta ha dimostrato che noi crediamo
fortemente nel turismo. I numeri ci danno conforto, serve capire le
coordinate di questo atto per poterlo eventualmente votare”.
Donatella PORZI (Misto): “Il mondo del turismo potrebbe solo trarre
giovamento da questo codice. Bianconi sostiene che serve un regolamento, la
maggioranza che tutto è già stato fatto. Allora votiamo questo atto, sarà
solo un rafforzamento del lavoro della Giunta”.
Stefano PASTORELLI (Lega): “Il gruppo Lega non voterà questa mozione per
le motivazione ben spiegate dall’Assessore. I numeri del turismo parlano
chiaro sull’operato della Giunta in materia. Serve proseguire nel lavoro
che si sta facendo”. DMB/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74426
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO