
(AGENPARL) – sab 14 gennaio 2023 CASA, MARCHESCHI (FDI): SI CHIAMA GREEN SI LEGGE PATRIMONIALE
“L’ultima follia dell’Ue è la casa, bersaglio di una direttiva sull’efficientamento energetico, che adesso potrebbe essere approvata dalla Commissione Energia del Parlamento europeo il prossimo 24 gennaio. L’obbligo di case green ma a spese nostre è inaccettabile. I nostri rappresentanti in Europa si batteranno per impedire quella che si presenta come una vera e propria stangata per i contribuenti già alle prese con mutui e debiti. Bruxelles scarica direttamente sulle tasche dei cittadini i costi della transizione ecologica promuovendo, in un certo senso, una visione classista: chi ha la possibilità di farlo si adegua, gli altri si arrangiano”
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.
“Gli obbiettivi condivisibili di riduzione dell’inquinamento- sottolinea Marcheschi – vengono tradotti da integralisti ambientali, lontani dalle realtà che degli Stati che compongono la Ue. Queste direttive orizzontali che parificano i problemi di ‘riscaldamento’ dei paesi nordici con quelli dei paesi mediterranei, sono ottuse e inapplicabili. L’Irlanda non è come la Grecia. Non si tiene neanche conto che in alcuni paesi come l’Italia, per storicità e conformazione edile, si presentano difficoltà urbanistiche talvolta insuperabili. La nostra edilizia è infatti antica, storica e non abbiamo case di legno ma di mattoni e cemento”.
“Mettere fuorilegge le classi F e G che sono oltre il 60 per cento degli immobili residenziali – osserva Marcheschi – vuol dire che in Italia sarebbero necessari 120 miliardi per la riconversione richiesta. Questo significa, in estrema sintesi, che quanti non potranno permettersi di ristrutturare la propria abitazione, subiranno una vera e propria svalutazione del patrimonio”.
“Far diventare tutte le case green – conclude Marcheschi – è un vero e proprio problema: economico prima di tutto. E non si può far ricadere tutto sui cittadini di Paesi come l’Italia”.
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