
(AGENPARL) – Roma, 13 gen 2023 – I giorni di permanenza dei migranti su Ocean Viking o Alan Kurdi, con Luciana Lamorgese al Viminale e citati oggi al processo di Palermo, si riferiscono solo alle giornate trascorse in acque territoriali italiane. Vanno sommate al tempo passato in navigazione al di fuori della giurisdizione del nostro Paese.
Lo precisano fonti della Lega: oggi si è svolta l’udienza del processo Open Arms. Lamorgese ha confermato che l’Ocean Viking rimase in attesa di un porto dal 18 ottobre 2019 al 29 ottobre 2019 anche perché lei era al G6 dei ministri dell’Interno dei maggiori Stati membri dell’Ue, ovvero Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Polonia. L’obiettivo, ha specificato Lamorgese, era parlare con i colleghi proprio rispetto a sbarchi e redistribuzione.
Il G6 era in agenda il 28 e 29 ottobre a Monaco di Baviera.
Citato anche il caso Alan Kurdi: rimase in attesa di un porto sicuro dal 26 ottobre al 3 novembre 2019, ma prima del 26 – come spiegato – era con i migranti in acque internazionali.
Matteo Salvini rischia fino a 15 anni di carcere per il mancato sbarco dalla Open Arms tra il 14 e il 20 agosto 2019.