(AGENPARL) – ven 13 gennaio 2023 Intervenendo all’incontro di presentazione alla stampa della Peregrinatio della Reliquia del Beato Rosario Livatino, tenutasi a Roma nella sala conferenze di S. Salvatore in Lauro, il Prof. Gaetano Armao, del Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali presso l’Università di Palermo, ha ricordato i tratti fondamentali ed unici della formazione giuridica del beato Rosario Livatino.
“Il beato Livatino appartiene alla schiera dei 10 laureati in giurisprudenza dell’Ateneo palermitano caduti nella difesa delle istituzioni repubblicane contro le criminalità mafiosa, martiri della giustizia; donne e uomini di diritto, magistrati e componenti delle forze dell’ordine, uccisi per la caparbietà delle loro indagini e la solare incorruttibilità.
Segni di contraddizione di una terra a lungo sotto scacco dei poteri criminali e che ha potuto rialzarsi grazie al loro impegno estremo, alla testimonianza di fedeltà alla Repubblica ed ai valori della libertà e dello Stato di diritto, ma anche di istituzioni che per troppo tempo erano, e per alcuni versi sono restate, permeabili ai loschi interessi del potere mafioso.
Permettetemi di ricordarli: Pietro Scaglione (1906-1971), Gaetano Costa (1916-1980), Antonino Saetta (1922-1988), Rocco Chinnici (1925-1983), Giovanni Falcone (1939-1992), Paolo Borsellino (1940-1992), Francesca Morvillo (1945-1992), Giuseppe Montana (1951-1985), Antonino Cassarà (1947-1985) e Rosario Livatino (1952-1990).
Livatino visse con dedizione ed impegno il periodo della formazione universitaria, dimostrando, già in fase precoce, la passione per lo studio del diritto e la convinzione che il cattolico deve offrire il massimo di sè nelle cose che fa. In pochi anni conseguì la laurea in giurisprudenza, con ottimi voti e con il risultato finale di 110 e la lode discutendo una tesi in diritto penale dal titolo “L’autore mediato”, relatore il prof. Antonio Pagliaro, nell’anno accademico 1974-75.
Subito dopo si iscrive al corso di laurea in Scienze Politiche (allora ancora interna alla facoltà di Giurisprudenza) conseguendo il diploma plausibilmente uno/due anni dopo2 insieme a quello di perfezionamento in diritto regionale. Ancora non abbiamo rinvenuto la dissertazione finale per la quale sono in corso le ricerche presso l’Archivio Storico dell’Ateneo e che renderemo pubblica con il Rettore ed il Direttore del Dipartimento di scienze politiche a breve.
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