
[lid] Il Commissario straordinario dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Anna Maria Buzzi, ha presieduto oggi, presso la sede dell’Istituto al Vittoriano, la giornata di studi organizzata per commemorare il centenario della nascita di Rosalie Montmasson, moglie di Francesco Crispi, unica donna che prese parte nel 1860 alla spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi.
Il suo nome è tra quelli delle donne citate dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo discorso di insediamento alle Camere, quali figure femminili che “hanno costruito con le assi del proprio esempio la scala che oggi consente a me di salire e rompere il pesante tetto di cristallo posto sulle nostre teste”.
Alla giornata di studio ha portato un indirizzo di saluto l’onorevole Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati: “I grandi episodi del nostro Risorgimento hanno visto protagoniste molte donne appartenenti ai diversi ceti sociali. Rivestirono un ruolo importante in quegli anni in cui si costruiva la nostra unità nazionale e restano radicate nella memoria da Anita Garibaldi a Giuditta Arquati Tavani alla figura di Rosa Montmasson detta L’Angelo di Calatafimi, unica donna a partecipare attivamente alla Spedizione dei Mille per la liberazione del nostro Meridione e che fu al fronte nella famosa battaglia in Sicilia”.
Da parte sua, il commissario Anna Maria Buzzi ha ricordato come “anche durante il Risorgimento le donne furono protagoniste di una vera rivoluzione culturale, sebbene ancora non godessero pienamente dei diritti politici e sociali. Importanti documenti riguardanti le vicende di molte protagoniste del Risorgimento sono infatti conservati nell’Archivio dell’Istituto per la storia del Risorgimento e non a caso sono presenti oggi a questa giornata di studio due eredi di Crispi e di Garibaldi”.
Questa iniziativa è stata anche il momento per ringraziare Guido Palamenghi Crispi per la donazione fatta all’Istituto, il mese scorso, del suo archivio familiare composto di lettere, cimeli e rari stampati, autografi quali quelli di Giuseppe Mazzini, di Giuseppe Garibaldi, di Sidney Sonnino, di Costantino Nigra, di Paolo Boselli e di Luigi Pirandello, che verranno presto digitalizzati e resi consultabili agli studiosi.