(AGENPARL) – gio 12 gennaio 2023 [Appalti Scuole, epilogo amaro per i 931 Ex Lsu e Appalti storici esclusi dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato. La procedura di licenziamento collettivo si è conclusa con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo in sede ministeriale.]
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti: «Il mancato accordo rappresenta un atto negativo e un momento di forte amarezza tra chi in questi anni ha perseguito soluzioni di continuità occupazionale che non escludessero nessuno».
Roma, 12 gennaio 2023 – Epilogo amaro per i 931 Ex Lsu e Appalti storici esclusi dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato nelle scuole italiane. La procedura di licenziamento collettivo avviata dalle imprese del settore si è conclusa con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo al termine dell’ultimo incontro in fase amministrativa, convocato in terza seduta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in attesa che il Ministero dell’Istruzione emanasse il nuovo bando sull’assunzione diretta del personale dando così seguito alle previsioni della Legge di Bilancio.
Disatteso anche il richiesto provvedimento di proroga della durata della Cigs per cessazione di attività, non inserito nella Manovra, che avrebbe consentito di prolungare le tempistiche e di individuare soluzioni alternative ai licenziamenti, quantomeno per le situazioni più complesse.
Per i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti «la mancata proroga della Cigs toglie ogni speranza ad una vasta platea di lavoratori e lavoratrici esclusi dal processo di stabilizzazione» e «il mancato accordo rappresenta un atto negativo e un momento di forte amarezza tra chi in questi anni ha perseguito soluzioni di continuità occupazionale che non escludessero nessuno». Le tre sigle «ribadiscono con forza la loro intenzione di non arrendersi, richiedendo, come prima cosa, che il terzo bando assunzionale venga pubblicato e che si anticipi l’immissione in ruolo, assumendo gli aventi diritto prima del 1° settembre 2023, data prevista dal Decreto Milleproroghe».
L’attenzione dei sindacati resta alta sul destino delle lavoratrici e dei lavoratori che, in seguito alla disponibilità di alcune aziende, saranno ricollocati in altri appalti e per i quali sarà attivato il confronto a livello territoriale.
«Numerosi anni di impegno del Sindacato di Categoria e Confederale, della politica più responsabile e, per certi versi, delle stesse imprese – concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti – sono serviti a trovare una soluzione positiva all’interno delle scuole per oltre 14mila lavoratori e lavoratrici, una importante operazione di reinternalizzazione, senza precedenti per numeri e miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro per le persone coinvolte, ma resta forte la delusione per alcune centinaia di persone, sicuramente le più deboli, ancora una volta escluse e senza una soluzione occupazionale».
Testo Allegato:
*CARBURANTI. GNASSI A PICHETTO: DOPO LE BUGIE BENE TAVOLO DI CRISI* DIR1993 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT CARBURANTI. GNASSI A PICHETTO: DOPO LE BUGIE BENE TAVOLO DI CRISI (DIRE) Roma, 12 gen. – “Chi governa si deve assumere delle responsabilità e smetterla – come invece fa la premier Meloni – di trattare come nemici della patria chiunque abbia una proposta per il paese diversa dalla sua. Il presidente del Consiglio affronti il caro benzina nel merito, perché gli italiani sono in difficoltà e non ce la fanno”. Così il deputato del partito Democratico Andrea GNASSI nel corso del question time in commissione Attività Produttive della Camera dove il governo ha dato parere favorevole alla richiesta del deputato Dem di istituire un tavolo tecnico. “E’ positivo che il governo abbia accolto la nostra richiesta di convocare urgentemente un tavolo di crisi del settore dei carburanti per affrontare il problema degli alti costi di benzina e gasolio e per riorganizzare la distribuzione energetica in Italia- ha aggiunto GNASSI- ma ora -ha proseguito- governo e maggioranza devono passare dalla propaganda alla responsabilità del governare. Perché la propaganda, come si è visto, va a sbattere sui fatti: prima dicendo di non aver mai promesso il taglio delle accise per poi doverlo ammettere una volta riletto il programma elettorale della Presidente del Consiglio”. Per GNASSI, “problemi complessi richiedono ascolto e interventi puntuali a partite da un tavolo tecnico di crisi con tutti i soggetti coinvolti che ho proposto e che il governo ha accettato. Le mistificazioni non servono perché è del tutto evidente che gli aumenti generalizzati dei prezzi alla pompa di queste settimane sono dovuti alla mancata proroga del taglio delle accise stabilito dal governo Draghi”. Per il deputato Dem, infine “è sicuramente doveroso accertare eventuali speculazioni sul prezzo dei carburanti ma non fare di questo il capro espiatorio di una scelta politica sbagliata, che va contro l’interesse degli italiani”. (Red/ Dire)