
(AGENPARL) – mar 10 gennaio 2023 COMUNICATO STAMPA
Somministrati del Ministero dell’Interno, in Toscana in 100 senza più lavoro (si occupavano di servizi sull’immigrazione tra prefetture e questure): oggi a Firenze in via Cavour presidio regionale di protesta Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp. “Inaccettabile che si creino sacche di disoccupazione tramite strutture statali per di più colpendo attività così importanti”
Firenze, 10-1-2023 – Dal primo gennaio 2023, centinaia di lavoratrici e lavoratori in somministrazione del Ministero dell’Interno (prefetture e questure), che da oltre un anno si occupavano di dare una soluzione lavorativa e di vita a migliaia di persone migranti aventi diritto alla regolarizzazione, sono disoccupati. I loro contratti sono scaduti e non sono stati prorogati. In Toscana quasi 100 persone sono in questa situazione: stamani si è svolto a Firenze in via Cavour, davanti alla Prefettura, un presidio regionale di protesta di circa 50 lavoratori e lavoratrici con Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp, per chiedere una soluzione occupazionale. Per i sindacati “vanno tutelati questi addetti che tra l’altro sono formati e hanno competenze specifiche, è stato un errore non dare continuità al servizio che era fondamentale nella gestione dell’immigrazione. Adesso i primi sono senza lavoro, e le questure e le prefetture vedono messa a repentaglio l’attività di un settore così importante e sensibile come quello delle pratiche per i migranti sul fronte dell’emersione. Chiediamo che si dia continuità al lavoro di queste persone, magari rinnovando il contratto tramite le agenzie interinali, e nel medio periodo che siano assorbite dal Ministero tramite concorsi che riconoscano nei punteggi la preziosissima attività svolta. Che si creano sacche di disoccupazione tramite strutture statali, per di più colpendo servizi così importanti, è inaccettabile”.
Uffici Stampa Cgil Cisl Uil Toscana e Firenze
Testo Allegato:
La collezione degli abiti del Museo d’Arte Cinese in una prestigiosa pubblicazioneI grandi abiti della tradizione cinese custoditi al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, sono i protagonisti di un approfondimento scientifico monografico dal titolo “Il linguaggio nascosto dei tessuti d’Asia”, recentemente pubblicato dal Centro di Cultura Italia – Asia “Guglielmo Scalise”.Il volume riprende gli atti del convegno svoltosi a Milano al MUDEC Museo delle Culture il 1° e 2 ottobre 2021, evento in cui la vicedirettrice del museo cittadino Chiara Allegri portò all’attenzione di esperti internazionali d’arte asiatica l’importanza dei tessuti cinesi conservati a Parma. Il suo articolo “La narrazione mitologica negli abiti imperiali, femminili e liturgici del museo d’arte cinese ed etnografico di Parma”, corredato da immagini, rende il giusto tributo a un’eccellenza asiatica, parte integrante del patrimonio artistico parmigiano.Nelle culture dell’Asia da sempre il tessuto è un forte strumento identitario e comunitario, ricco di riferimenti e codici di comunicazione, comprensibili da tutti gli individui del gruppo o etnia di appartenenza. Il tessuto asiatico costituisce quindi una sorta di linguaggio comune per le collettività che ne sono depositarie.Questo mondo complesso, fatto di simboli e codici comunicativi, ha radici profonde nelle diverse società di appartenenza da cui deriva e di cui esprime sia i canoni di bellezza che le regole delle interazioni sociali.Fino al 14 febbraio 2023 è possibile visitare la mostra temporanea “Asia” che nasce dal grande progetto “Favole dei 4 continenti” prodotto dal museo di Viale San Martino e dalla casa editrice EMI.Per informazioni: Museo d’Arte Cinese ed Etnografico, viale San Martino, 8 – 43123 ParmaTel: 0521 257337Sito web: http://www.museocineseparma.orgE-mail: info@museocineseparma.org Orari: da martedì a sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. La domenica dalle 15 alle 19. Lunedì chiuso.Ingresso al museo: € 3 (adulti) € 1.50 (under 18) che comprende la visita alla collezione permanente e alla mostra “Asia”.————————————————————————Contatto stampa: Barbara VallaE-mail barbara@artistisenzanome.it – Mob. 338 5823373