
(AGENPARL) – mar 10 gennaio 2023 SANITA’, MARCHETTI E POLAZZI (LEGA): “POCT: SERVE PROCEDURA REGIONALE CHE SALVAGUARDI ANCHE TECNICI DEI LABORATORI BIOMEDICI DI BUDRIO, LOIANO E VERGATO”
BOLOGNA, 10 GEN – “Nell’ambito della diffusione e sviluppo dei Poct (Point-Of-Care) è necessario che venga predisposta una procedura regionale che salvaguardi anche i tecnici di laboratorio, nello specifico quelli attualmente impiegati negli ospedali di Budrio, Loiano e Vergato”. Lo chiede un’interrogazione alla Giunta di viale Aldo Moro del consigliere regionale e vicepresidente della commissione Sanità, Daniele Marchetti, che verrà riproposta anche in Città Metropolitana di Bologna dal consigliere capogruppo leghista, Mattia Polazzi.
I Point-Of-Care (POCT) consentono di svolgere un’analisi medica vicino al paziente o nel luogo nel quale viene fornita l’assistenza sanitaria. Il concetto trainante del POCT è infatti quello di eseguire il test nel modo più comodo e immediato, attraverso l’utilizzo di strumenti trasportabili, portatili e palmari.
Sebbene la maggior parte dei dispositivi POCT siano progettati per essere di semplice utilizzo e con poco margine di errore, non sono completamente esenti da errori. Nell’ambito della riorganizzazione dei laboratori di analisi di Budrio, Loiano e Vergato dell’AUSL di Bologna, è prevista la sostituzione dell’attuale strumentazione con apparecchiature POCT (Point Of Care Testing). Mentre altri ospedali, come Bazzano e San Giovanni in Persiceto, avranno il laboratorio “tradizionale” aperto per 12 ore al giorno e utilizzeranno le POCT per le restanti 12 ore.
“Tuttavia – spiegano Marchetti e Polazzi – non mancano le preoccupazioni, a partire da quelle espresse dai sindaci dell’Appennino e del distretto Savena Idice, oltre che dal Cast (Comitato appennino salute e territorio) che vorrebbero poter usufruire di un sistema misto con la presenza di un POCT in rete mantenendo un laboratorio per 68 ore. Questo – spiegano i leghisti permetterebbe la presenza di un tecnico in grado sia di supportare e confrontarsi sui risultati delle analisi con i dottori dell’ospedale sia di gestire le attrezzature”.
Poiché i laboratori analisi sono un servizio essenziale che ha riflessi su tutti gli altri reparti ospedalieri, soprattutto per quelli periferici, “è fondamentale – sottolineano – definire alcune specifiche sostanziali che assicurino il controllo dell’intero processo d’esame e il rilascio di risultati di alta qualità e, pertanto risulta opportuno individuare una “Procedura regionale per la gestione dei POCT”, così come è indispensabile salvaguardare la figura professionale del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico e le posizioni lavorative all’interno delle strutture che subiranno la riorganizzazione”.
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