(AGENPARL) – lun 09 gennaio 2023 I gruppi regionali di minoranza chiedono “un’operazione di verità suoi
conti della sanità umbra”
(Acs) Perugia, 9 gennaio 2023 – “Serve un’operazione verità, in grado di
dare le risposte che gli umbri si aspettano alla domanda: come può un
settore come la sanità umbra, passare dall’essere benchmark per risultati
e buone pratiche, al diventare una di quelle con lo sforamento del tetto di
spesa più alto, fino ad aver accumulato un disavanzo di oltre 200 milioni di
euro, nonostante la pioggia di fondi governativi arrivati in Umbria, come
nelle altre regioni, per la pandemia”. Così i consiglieri regionali
Tommaso Bori, Simona Meloni e Fabio Paparelli (Partito democratico), Thomas
De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico), Donatella Porzi e Vincenzo
Bianconi (Gruppo misto) in una lettera indirizzata alla presidente della
Terza Commissione, Eleonora Pace, nella quale “si richiede un’audizione,
nella prima seduta utile, della presidente della Giunta regionale,
dell’assessore regionale a Sanità e Welfare, dei direttori delle Aziende
ospedaliere e sanitarie e dei revisori dei conti delle aziende sanitarie ed
ospedaliere”.
“La situazione – spiegano i consiglieri – è preoccupante ed è stata
confermata anche dall’assessore Luca Coletto nel corso dell’ultimo
question time, dove ha finalmente ammesso la presenza di un disavanzo di 200
milioni. Numeri che, a quanto ci risulta, sarebbero sensibilmente aumentati
ed oggi più vicino ai 230 milioni. In questo quadro, risulta davvero
difficile credere che la presidente della Regione, i direttori delle aziende
sanitarie e ospedaliere e i revisori dei conti non si fossero accorti di
nulla, mentre venivano accumulati debiti così ingenti. Questo ci fa pensare
che ci troviamo di fronte alla volontà di negare l’evidenza e di
nascondere la situazione o ad una totale incompetenza ed inadeguatezza”.
“Serve dunque far chiarezza – continuano i consiglieri di opposizione –
su una vicenda che denunciamo da più di un anno. Un quadro che vede la
sanità in rosso, nonostante i fondi straordinari dell’emergenza Covid, una
assenza di investimenti in strutture e macchinari, le mancate assunzioni, i
pensionamenti, le liste d’attesa infinite e le prestazioni bloccate, lo
smantellamento dei servizi sanitari pubblici e in tutto il territorio
regionale. Da un buco così ingente non sarà facile rientrare, mettendo in
discussione quindi prestazioni, liste d’attesa, farmaci. A pagarne il
prezzo saranno, ancora una volta, gli umbri”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74374
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO
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