
(AGENPARL) – ven 06 gennaio 2023 Scoprendo a Sulmona l’“Arcipelago Ivan”: a bordo della nave Filippo Graziani & band
Grande successo di pubblico, giovedì 5 gennaio, al Teatro “Maria Caniglia” di Sulmona (L’Aquila) per la prima data di “Arcipelago Ivan”, l’omaggio di Filippo Graziani al padre. Un inizio importante, sia perché il tour è partito dall’Abruzzo, regione d’origine di Ivan Graziani sia perché la musica si è incontrata con la solidarietà: il concerto è stato promosso dall’Associazione Culturale Nomadi Fans Club di Sulmona con il patrocinio del Comune e di altri municipi della Valle Peligna per sostenere il progetto “Una colonna sonora per la vita”, rivolto al distretto sanitario Valle Peligna-Alto Sangro, ed è stato l’evento conclusivo di quelli che hanno permesso di acquistare un ecografo di ultima generazione da destinare al distretto sanitario di Sulmona, mostrato al pubblico all’inizio della serata. Come un vero capitano di una nave, Filippo Graziani, accompagnato dalla sua band, di cui fa parte anche il fratello Tommaso Graziani alla batteria, ha guidato gli spettatori attraverso i vari isolotti artistici del padre, tracciando pian piano una rotta originale che ha compreso l’interpretazione delle canzoni di maggior successo accanto a quelle ritenute a torto minori. “Molti pezzi poco conosciuti mi sono cari” ha confessato Filippo, “perché ho assistito in prima persona alla loro creazione”. Naturalezza nell’interpretazione vocale delle canzoni di Ivan, un grande talento nell’uso della chitarra e dimestichezza nell’alternare i diversi tipi dalla classica all’elettrica sono state la costante dell’esibizione di Filippo, che non ha fatto ricorso a inutili eccessi come il racconto di aneddoti sulla carriera o sulla vita personale del padre, ma ha regalato al pubblico un inedito mai suonato prima e la lettura di due esilaranti ed ironici stralci da “Arcipelago Chieti”, libro che Ivan Graziani scrisse riferendosi all’esperienza del servizio militare. Il concerto è iniziato con una serie di brani eseguiti con chitarra acustica e fisarmonica ed è proseguito in un crescendo di sonorità man mano più piene, alcune decisamente rock o blues. Nel repertorio non è mancato nessuno dei grandi successi di Ivan, proposti con arrangiamenti ben fatti e suggestivi assoli strumentali: notevole il coinvolgimento del pubblico, che ha omaggiato con lunghi applausi Filippo e la sua band. Era palpabile l’emozione di quest’ultimo, che non ha negato come per alcuni brani fosse la prima volta di un’esecuzione in teatro. Il filo conduttore del concerto, la nave di Filippo Graziani con la sua band che conduce gli spettatori nell’“arcipelago Ivan”, composto dalle varie isole creative del padre non poteva essere più appropriata, non solo per la bellezza dell’immagine in sé e per il richiamo al libro “Arcipelago Chieti”, ma anche per la canzone “Navi” scritta da Ivan e inserita in scaletta: “Che posso fare, tu che puoi fare se navighiamo in senso opposto in mezzo al mare? Tu sei libeccio ed io maestrale, son sempre venti sì, ma non è uguale e nessun porto mai ci vedrà tornare”. Questa prima data del tour di Filippo è stata ricca sorprese, una sana boccata di musica live ben eseguita e un’occasione per conoscere un nuovo talento abruzzese come Setak, cantautore originario di Penne e con il quale Filippo ha duettato in un riarrangiamento di “Maledette malelingue”.
Nausica Strever
