
(AGENPARL) – mer 04 gennaio 2023 2 GENNAIO 2023
L’ultima intervista rilasciata alla Stampa dal Compagno Bersani, lascia sconcerto per incoerenza delle argomentazioni.
Pur scegliendo di stare “a bordo campo” e quindi di non voler interferire sulle vicende del PD, Bersani infatti annuncia che andrà a votare presso i gazebo per uno dei quattro candidati alla Segreteria scegliendo quello che darà risposte più convincenti alle domande che lui rivolge ai candidati stessi.
Conoscendo ed apprezzando non da oggi l’assoluta serietà ed il rigore morale di Bersani, viene naturale domandarsi se siamo in presenza di una forzatura interpretativa da parte del giornalista o ad un vero e proprio refuso di stampa.
Ma come fa a sfuggire ad una persona del livello e dell’esperienza di Bersani che quello messo in atto dal PD è un tentativo macchinoso e bugiardo chiamato impropriamente Costituente?
Caro Compagno Bersani, prima di dare per scontato – senza esplicitarlo – un rientro da dove si è stati costretti ad uscire, non dovremmo essere noi per primi ad indicare le risposte a quelle domande che tu rivolgi ai Candidati alla Segreteria del PD? Noi dovremmo essere noi di Articolo Uno a dire a quali condizioni il confronto può proseguire?
Purtroppo anche su questo aspetto trasmetti a molti di noi una incoerenza frutto probabilmente di una generosa volontà di porre rimedio ai tanti errori compiuti in questi 5 anni ed alla inamovibile scelta compiuta non da oggi ed ancor prima dell’ultimo Congresso Nazionale di Articolo Uno da coloro ai quali è stata affidata la guida del nostro movimento.
Un vero peccato perché se così fosse, anziché recuperare i tanti finiti nel bosco, ne staresti involontariamente sospingendo qualche altro migliaio e questa volta non si tratta soltanto di semplici elettori ma anche di quadri e dirigenti impegnati da una vita a difendere e sostenere i valori, gli ideali, gli obiettivi della sinistra italiana.
Consentici infine per queste nobili ragioni di volgerti umilmente un consiglio: Il mese di tempo che tu indichi per riflettere, non rivolgerlo soltanto ai candidati del PD.
Usiamolo tutti, compreso quel gruppo dirigente nazionale di Articolo Uno che purtroppo si è mostrato nel tempo al di sotto dei propri compiti, quei compiti affidati loro di ricostruzione e di riorganizzazione della sinistra italiana e non già quelli di un ovattato reingresso in un Partito che da quando abbiamo lasciato è tra l’altro ormai sempre più orientato verso una deriva moderata e centrista non più in grado di offrire rappresentanza al lavoro e alle forze meno protette della società italiana.
Siamo certi che dopo aver sostenuto da parte tua, una linea giusta e tentato più volte di suggerirla in questi 5 anni finire questa nostra comune esperienza con 5 nominati in Parlamento e con il rientro da dove si era stati costretti ad uscire è quanto di peggio che molti di noi si sarebbero aspettati.
Coordinamento Nazionale
Area Politica “Verso il Partito del Lavoro”