
(AGENPARL) – mer 04 gennaio 2023 ARCIPELAGO IVAN: l’omaggio di Filippo Graziani alle isole creative del padre
“Immagino il mondo di papà come tante isole in circolo che compongono la sua creatività”: così Filippo Graziani spiega il titolo del tour Arcipelago Ivan in omaggio al padre, che partirà da Sulmona (L’Aquila) giovedì 5 gennaio, alle ore 21, al teatro comunale “Maria Caniglia”. Nel titolo vi è un riferimento anche al libro Arcipelago Chieti dai toni tragicomici che Ivan Graziani scrisse per raccontare della sua esperienza all’ospedale militare della città teatina, durante il servizio di leva.
“Il ricordo più vero che ho di papà è quello della sua creatività, della sua capacità di trasformare in musica e in parole la realtà, spesso anche quella di provincia, di descrivere certi atteggiamenti e caratteristiche dell’uomo più torbidi o personaggi al limite della società. Tutto questo lo ha fatto sempre inserendo una precisa connotazione geografica; pensiamo a Lugano addio o a Firenze, solo per citare due delle canzoni più famose” – precisa ancora durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri a Sulmona nel foyer del teatro. Filippo tiene a puntualizzare le molte anime creative del padre, il quale era anche un ottimo disegnatore e fumettista: “il mio tentativo, come sempre, è far conoscere più cose possibili di questo arcipelago creativo: ricordare non solo la produzione più famosa, ma anche quelle che si considerano a torto canzoni secondarie. Per me non esiste questa distinzione nella produzione di un artista”. Sollecitato dalle domande dei giornalisti presenti, afferma la sua tranquillità nel misurarsi con l’importante eredità lasciatagli dal padre. “Inizialmente non me la sentivo di fare alcuni suoi pezzi più famosi, ma crescendo come artista e come uomo, sono diventato più sicuro nell’interpretazione delle sue canzoni; paradossalmente alcune, come Maledette Malelingue le ho suonate più volte io di lui, che non ne ha avuto il tempo. L’importante è essere credibili e rendersi conto dei propri limiti”. Filippo Graziani ha una produzione musicale propria che ha ottenuto un buon riscontro di pubblico fin dagli esordi; il suo primo album in studio Le cose belle gli è valso il premio Tenco nel 2014 come opera prima, in seguito ha pubblicato Sala giochi nel 2017. “In questo momento non ho cose in particolare da dire alla società che mi sembra sempre più apatica”- afferma a proposito della sua produzione. Durante la conferenza stampa, non è mancato il riferimento all’Abruzzo: “è una regione in cui nello stesso giorno puoi andare dal mare alla montagna e forse è proprio questo che ha dato a mio padre lo spunto per le forti connotazioni geografiche delle sue canzoni”. Un senso in più all’idea base del tour Arcipelago Ivan. Insenature molto varie di questo arcipelago creativo sono le donne, spesso protagoniste delle canzoni del cantautore abruzzese che le ha sapute descrivere nelle loro sfaccettature più diverse, da Paolina ad Agnese, passando per Dada e Susi. Filippo ha citato due canzoni con figure femminili che gli sono particolarmente care: Olanda che parla di un uomo che attende invano una donna alla quale ha dato appuntamento; “forse perché mi sono ritrovato in questa situazione”- scherza – e naturalmente Sei così bella; “se arrivi a dire a una donna non solo sei così bella, ma anche sei così scema significa che c’è una profonda intimità con lei”. Per le giovani donne di oggi, inoltre, consiglia di ascoltare La bella Gina, in cui la protagonista è una ragazza di provincia che va a Roma per entrare nel mondo dello spettacolo, ma il regista le toglie subito le sue illusioni: “figliola cara, tu non vuoi capire che per imparare a recitare ti devi prima spogliare” e la donna gli dà un bello schiaffone e torna da dove era venuta.
Nausica Strever
