[lid] – ll Cda di Sport e Salute S.p.A. ha approvato prima di Natale, con la sola astensione del consigliere aggiunto Mornati, la ripartizione dei contributi pubblici ordinari agli Organismi Sportivi. In totale verranno distribuiti 295 milioni e 238 mila euro allo sport italiano con una crescita, rispetto allo scorso anno, di 15 milioni, il 2,5% in più.
La speranza è che i contributi servano anche per ‘sanare’ le inadempienze passate giacchè risulta che all’interno delle Federazioni sportive ci siano responsabili di settore che da anni ricoprono il ruolo di Quadro senza il giusto inquadramento pur essendo noto a Sport e Salute, al Coni ed anche a terzi e quindi il CCNL sembra misteriosamente scomparso e ahimè disapplicato. E a quanto pare nessuno è interessato a verificare lo stato delle cose.
Come già ricordato in un precedente articolo a suo tempo fu richiesto l’organigramma di ciascun settore ad ogni Federazione Sportiva Nazionale con una valutazione da parte dell’Agenzia Bain che collaborava con l’ufficio del personale del CONI. E da allora non è stato fatto nulla.
Il riconoscimento del ruolo significa gratificare tali persone a livello professionale ed anche economico, in quanto tutti i responsabili di settori sono a tutti gli effetti dei Quadri. E questo i funzionari di Sport e Salute se ne devono fare una ragione, ob torto collo.
Quanto durerà questa situazione di incertezza giuridica e di palese violazione del CCNl sottoscritto il 26 gennaio 2022 presso la sede di Sport e Salute dopo l’incontro tra i rappresenti dello Sport e Salute e delle Federazioni sportive nazionali ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali?
Quando saranno effettuate delle verifiche da parte di Sport e Salute – risorse umane – per accertare il rispetto degli accordi stabiliti nel CCNL?
Quando interverrà l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) per verificare le cariche del personale che pur ricoprendo da decenni il ruolo di quadro rimane inquadrato nella categoria inferiore?
Fino a quando Sport e Salute intenda continuare ad avallare inopinatamente il disallineamento tra il CCNL e gli status quo presenti nelle Federazioni Sportive Nazionali, soprattutto lasciando ampia discrezionalità ai vertici delle Federazioni di posizionare alla dirigenza persone prive di curricula, ma solo di facciata?
Quanto tempo ancora dovrà passare per vedere l’applicazione del CCNL all’interno delle Federazioni Sportive Nazionali?
Quanto tempo ancora dovrà passare per vedere il Ministero del Lavoro inviare suoi ispettori presso le Federazioni Sportive Nazionali per verificare ruoli ed incarichi dei dipendenti affinché non perduri la situazione attuale che vede personale svolgere funzioni superiori pur non essendo inquadrato nella giusta categoria e quindi in palese violazione di quanto stabilito nel CCNL?
In attesa delle risposte chiedo cosa sta facendo il sindacato di fronte a questi comportamenti altamente discriminatori e lesivi nei confronti dei dipendenti?