[lid] – Potrebbe essere tranquillamente il titolo di un remake di un noto film di successo «Alla ricerca del CCNL perduto» quello sottoscritto il 26 gennaio 2022 presso la sede di Sport e Salute dopo l’incontro tra i rappresenti dello Sport e Salute e delle Federazioni sportive nazionali ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
La trama del film che potrebbe essere inserita tranquillamente nelle tragicomiche italiane è che – dopo un preambolo altisonante dove le parti si danno atto che la presente intesa esplicherà i suoi effetti giuridici dal 23 dicembre 2021, data di sottoscrizione dell’ipotesi di accordo, tutte le disposizioni precedentemente riferibili a Coni Servizi debbano intendersi riferite a Sport e Salute – «i quadri, al pari della dirigenza, sono una risorsa fondamentale per il perseguimento degli obiettivi del CONI».
Dopo questa roboante dichiarazione, ecco che il CCNL sembra misteriosamente scomparso e ahimè disapplicato. E a quanto pare nessuno è interessato a verificare lo stato delle cose.
Veniamo al dunque.
Risulta che all’interno delle Federazioni sportive ci siano responsabili di settore che da anni ricoprono il ruolo di Quadro senza il giusto inquadramento pur essendo noto a Sport e Salute, al Coni ed anche a terzi.
Così come risulta che capi settore siano stati completamente svuotati delle loro funzioni a piacimento del dirigente federale che approfitta del suo ruolo ed agisce esclusivamente per capricci e antipatie personali senza il suo operato venga verificato.
A suo tempo fu richiesto l’organigramma di ciascun settore ad ogni Federazione Sportiva Nazionale con una valutazione da parte dell’Agenzia Bain che collaborava con l’ufficio del personale del CONI. E da allora non è stato fatto nulla.
A questo punto sono molte le domande che vengono alla mente e che meritano una risposta.
La prima domanda. Sono state effettuate delle verifiche da parte di Sport e Salute – risorse umane – per accertare il rispetto degli accordi stabiliti nel CCNL.
La seconda domanda. Cosa ne pensa l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) del personale che pur ricoprendo da decenni il ruolo di quadro rimane inquadrato nella categoria inferiore.
La terza domanda. Se Sport e Salute intenda continuare ad avallare inopinatamente il disallineamento tra il CCNL e gli status quo presenti nelle Federazioni Sportive Nazionali, soprattutto lasciando ampia discrezionalità ai vertici delle Federazioni di posizionare alla dirigenza persone prive di curricula, ma solo di facciata.
La quarta domanda. Se i dirigenti e i funzionari di Sport e Salute, in particolare quelli delle Risorse umane, abbiano percepito il premio produzione di fine anno.
Premio di produzione, in caso sia stato erogato, veramente poco meritato vista la situazione di disallineamento contrattuale presente all’interno di molteplici Federazioni Sportive Nazionali.
La quinta domanda. Se il Ministero del Lavoro intende inviare suoi ispettori presso le Federazioni Sportive Nazionali per verificare ruoli ed incarichi dei dipendenti affinché non perduri la situazione attuale che vede personale svolgere funzioni superiori pur non essendo inquadrato nella giusta categoria e quindi in palese violazione di quanto stabilito nel CCNL.
La sesta domanda. Cosa sta facendo il sindacato di fronte a questi comportamenti altamente discriminatori e lesivi nei confronti dei dipendenti.
La settima domanda. Quanto tempo ancora dovrà passare per vedere l’applicazione del CCNL.