
(AGENPARL) – ven 30 dicembre 2022 La capogruppo del Pd, Simona Meloni, annuncia la presentazione di una
interrogazione per chiedere alla Giunta di “agire sul Governo nazionale”
(Acs) Perugia, 30 dicembre 2022 – “Serve intervenire subito sul fronte
del payback sanitario, che rischia di mettere in ginocchio il settore delle
aziende produttrici di dispositivi medici”. Così la capogruppo del Partito
democratico, Simona Meloni, che annuncia la presentazione di
un’interrogazione per chiedere alla Giunta regionale “se non ritenga
necessario e urgente agire nei confronti del Governo nazionale, affinché il
decreto venga revocato quanto prima”.
“La questione – spiega Meloni – è tornata d’attualità con il
decreto aiuti bis, che ha dato accelerazione al procedimento volto a
certificare lo sfondamento del tetto di spesa sanitaria previsto per gli
acquisto dei dispositivi nel quadriennio 2015–2018. Il meccanismo infatti
prevede che, in caso di sforamento della spesa sanitaria effettuata dalle
Regioni, le imprese fornitrici di dispositivi medici siano chiamate a coprire
il 50 per cento delle spese in eccesso rispetto al tetto massimo stabilito
dallo Stato. Un simile sistema di recupero però mette a rischio le imprese
interessate, già duramente colpite dal rincaro dei prezzi dell’energia e
delle materie prime, che sovente rendono loro estremamente difficoltoso anche
onorare gli impegni derivanti dai contratti sottoscritti con le aziende
sanitarie”.
“Tale situazione dunque – continua Meloni – potrebbe avere
ripercussioni negative anche sulla salute pubblica, in quanto espone i
cittadini a probabili e ulteriori disservizi nelle cure e nelle prestazioni
sanitarie. Entrando nello specifico dei numeri, la cifra che gli uffici
regionali hanno quantificato è di oltre 91 milioni di euro, da restituire
entro metà gennaio. Numeri da capogiro, che potrebbero anche causare il
fallimento di almeno 50 aziende umbre”.
“L’auspicio – conclude Meloni – è che dall’incontro annunciato tra
la presidente Tesei e i rappresentanti delle aziende possa essere arrivata
una soluzione, anche in relazione alla chiusura riscontrata dalla maggioranza
parlamentare, che ha bocciato l’emendamento Lorenzin sul tema, attraverso
il quale si chiedeva una sospensione”. RED/dmb
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74344
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO