
(AGENPARL) – gio 29 dicembre 2022 Intervento in Aula sen. Prof. Andrea Crisanti
Onorevole presidente del Senato, onorevoli colleghe e colleghi, signor Ministro
Sulla base della Sua relazione apprendiamo che sono state prese delle misure per mitigare l’impatto in Italia della recrudescenza di Sars Cov2 in Cina.
L’obiettivo delle misure è quello di rilevare l’emergenza di nuove varianti e in secondo ordine diminuire l’introduzione di nuovi casi. E queste sono iniziative lodevoli, sicuramente. La necessità di queste misure trae origine dalla totale assenza di dati certi che provengono dalla Cina. La Cina ha smesso di dare informazioni sull’incidenza giornaliera di nuove infezioni (il numero di casi per giorno), sulla gravità dell’infezione per fascia d’età e sulla mortalità.
La mancanza di dati relativi alla Cina è una dimostrazione tangibile del danno causato dalla mancanza di informazione e trasparenza. Strada che Lei e il Suo governo avete già intrapreso eliminando il bollettino giornaliero dei casi in Italia.
L’identificazione dei casi all’origine e il controllo all’arrivo sui voli provenienti dalla Cina avranno un impatto praticamente trascurabile per due ragioni: la prima è la conseguenza della proposta contenuta nella Sua ordinanza di utilizzare i test antigenici. Questi, in condizione di elevata trasmissione, non hanno la sufficiente capacità predittiva negativa, cioè quella di identificare tutti i falsi negativi. Noi striamo applicando un colabrodo anziché una rete.
La seconda è legata al fatto che queste misure non intercettano i viaggiatori provenienti dalla Cina che effettuano scali intermedi: stesso errore fatto tre anni fa all’inizio della prima epidemia. Comprensibile allora per inesperienza e ingenuità. Ora ingiustificato e colpevole.
Senza l’introduzione a livello europeo la passenger locator form, cioè il sistema di tracciamento dei passeggeri in transito, la misura adottata dall’Italia avrà praticamente effetto trascurabile.
E’ compito e dovere del governo di concordare a livello europeo la reintroduzione della passenger locator form e allo stesso tempo chiedere con vigore al governo cinese di condividere tutte le informazioni in loro possesso.
Bisogna dire con chiarezza agli italiani che queste misure, se anche fossero adottate in modo ottimale, avrebbero solo l’effetto di ritardare l’introduzione e l’impatto di nuove varianti pericolose in Italia.
E qui non possiamo fare a meno di ribadire che la differenza fra l’Italia e la Cina in questo momento è la percentuale di persone protette NON FRAGILI. Siamo noi vaccinati che contribuiamo significativamente a bloccare la trasmissione del virus ai fragili. Ed è bene ribadire che questa protezione è stata raggiunta grazie all’impegno del passato governo e di tutte le misure che sono state adottate per arrivare a un livello di vaccinazione tra i più elevati al mondo.
Vaccinazione che purtroppo sappiamo non indurre una protezione a lungo termine (tra 12 e 18 mesi). Senza una campagna di vaccinazione potremmo tra breve ritrovarci di nuovo in una situazione di vulnerabilità.
Prendiamo atto che, a oggi, non è stata fatta nessuna campagna incisiva per indurre i cittadini, e ripeto, tutti i cittadini, a completare il ciclo vaccinale contro il Covid. Per bloccare gli effetti dell’epidemia non basta vaccinare i fragili, perché sono proprio i fragili, anche vaccinati, che vanno incontro alle complicazioni più gravi. Siamo noi, i non fragili, vaccinati che contribuiamo in modo significativo a bloccare la trasmissione del virus.
La seconda linea di difesa contro l’impatto della pandemia – e questo l’hanno visto gli italiani con i loro occhi – sono i reparti di rianimazione e di pronto soccorso. Colgo l’occasione qui per ricordarLe che Lei aveva promesso lo stanziamento di risorse per i pronto soccorso a partire dal 2023, cosa che non è accaduta.
E qui mi rivolgo a Lei come medico e accademico e Le chiedo: ma Lei, in questi tre anni, è mai andato al pronto soccorso del Suo ospedale?