
[lid] – *Unimore e Confesercenti provinciale di Modena unite per promuovere lo
sviluppo tecnico, economico, culturale e sociale del Paese, questi i punti
cardine che hanno spinto i due enti a siglare un accordo che potrà generare
eccellenze nelle aree di ricerca e formazione sui temi di frontiera che il
Paese dovrà affrontare.*
*Unimore*, che desidera promuove la qualità della ricerca scientifica per
contribuire allo sviluppo del pensiero in tutte le sue discipline e
promuovere l’apporto recato dai suoi giovani allo *sviluppo tecnico,
economico, culturale e sociale del Paese*, ha *siglato un accordo di
collaborazione con la Confesercenti provinciale di Modena*.
Entrambi gli enti hanno rilevato l’esigenza di attivare una politica
sistematica di collaborazione che unisca sempre più il mondo accademico, le
istituzioni pubbliche e l’impresa privata. Nasce così, con questa comunione
di intenti, una sinergia tra Unimore e Confesercenti Modena che consentirà
di *generare le eccellenze nelle aree di ricerca e formazione sui temi di
frontiera* e attiverà una *collaborazione strategica nei settori di
business di Confesercenti Modena*.
Progetti di ricerca, innovazione, sviluppo, alta formazione, didattica,
servizi di recruitment di personale laureato, attività consulenziali,
servizi nelle materie di competenza e trasferimento tecnologico sono gli
obiettivi condivisi, attualmente, dai due enti in un paio di realtà
dipartimentali quali il *Dipartimento di Economia Marco Biagi* ed il
*Dipartimento
di Scienze della Vita*.
“*L’accordo quadro *– afferma la prof.ssa *Elisa Martinelli* di Unimore – *si
configura come la cornice istituzionale entro cui pianificare e attuare
varie iniziative di collaborazione su molteplici livelli: formazione del
capitale** umano, ricerca, terza missione e disseminazione.
Digitalizzazione, sostenibilità e transizione ecologica, l’impatto dei
disastri naturali (pandemia) e dei disastri causati dall’uomo (vedi
conflitto in Ucraina), sono solo alcune delle sfide che le imprese del
commercio, della ristorazione, del turismo, e dei servizi, anche energetici
– solo per citare alcune delle categorie rappresentate da Confesercenti –
si trovano oggi ad affrontare e che richiedono di fare sistema. L’apertura
e la collaborazione da entrambe le parti è massima e sono certa genererà
reale valore per entrambe le nostre organizzazioni, ma anche il territorio
tutto*”
I due enti potranno avvalersi in modo sinergico delle rispettive competenze
tecnico-scientifiche, nonché delle strutture ed attrezzature di cui sono
dotate per sviluppare e realizzare programmi di formazione, di ricerca e di
terza missione nei settori di comune interesse.
*“Il ruolo che le imprese operanti nei servizi possono giocare in questa
fase di grandi transizioni è molto importante. Sono queste le imprese che
quotidianamente – *afferma il Delegato alla Terza Missione prof. *Gianluca
Marchi* di Unimore* – interagiscono con i consumatori e gli utenti finali e
che sperimentano sul campo l’evoluzione dei loro comportamenti su temi
decisivi come la digitalizzazione, l’attenzione alla sostenibilità, la
reazione alle crisi. Collaborare nella ricerca, nella formazione e nella
diffusione della conoscenza con chi, come Confesercenti, affianca queste
imprese nelle loro attività, rappresenta un’opportunità importante di
sviluppo in settori così rilevanti per la tenuta economica e sociale del
territorio”.*
*“L’Università è leva strategica di competenze utili a qualificare e
rendere più competitive le nostre aziende. Ringraziamo l’Ateneo per questa
opportunità – *afferma *Marvj Rosselli*, Direttore Provinciale
Confesercenti Modena* – che, attraverso la collaborazione tra Università e
mondo delle imprese, può costituire un contributo ai processi di sviluppo
del nostro territorio, un impulso all’innovazione, alla pianificazione
strategica nei settori del commercio, del turismo e dei servizi.
L’interazione e la progettualità condivisa sono fondamentali per la
creazione di competenze professionali sempre più specializzate, per la
crescita economica e sociale e per la riqualificazione del territorio, che
non può passare dalla realizzazione di grandi strutture di vendita ma deve
valorizzare la prossimità.” *
*“Questo accordo coglie la sfida di non limitare la ricerca ed i progetti
alle sole grandi imprese industriali, ma di rendere la ricerca e
l’innovazione anche alla portata delle PMI, spina dorsale della nostra
economia, e di abbracciare il settore terziario che ha salde radici nel
territorio. – *afferma *Marco Poggi*, Responsabile delle Politiche
associative Confesercenti Modena* – Le relazioni tra il mondo della ricerca
e quello delle imprese del terziario è fondamentale in questa fase, dove
gli strascichi della pandemia e la crisi economica mettono a dura prova la
resilienza delle piccole imprese del settore. Mai come ora occorrono
progetti e professionalità nella direzione richiesta dal mercato”.*
Inizialmente la collaborazione, che sarà di tre anni rinnovabili per
ulteriori tre anni, riguarderà *attività di ricerca di reciproco interesse*
anche attraverso la partecipazione a programmi di finanziamento competitivi
a livello locale, nazionale, internazionale, nonché di *scambio di
ricercatori e personale tecnico*, di *attività di formazione* con il
coinvolgimento dei dirigenti, manager, funzionari tecnici di Confesercenti
Modena, delle relative società controllate e delle Aziende Associate,
nell’ambito di seminari e conferenze, e *stage di studenti presso le sedi
di Confesercenti Modena e delle Aziende Associate*. Infine un fattivo *supporto
al Dottorato di Ricerca* con l’attivazione/finanziamento di borse di studio
di dottorato, *supporto a Startup Innovative*, *sensibilizzazione
all’autoimprenditorialità degli studenti* e di miglioramento delle forme di
trasferimento tecnologico e di conoscenza per *favorire la open innovation
delle imprese e la social innovation nei territori e nelle comunità
socio-economiche di riferimento*.