[lid] – Stazione Termini: l’ultima violenza che ha visto vittima una donna,
la notte tra il 23 ed il 24 dicembre, ripropone l’urgenza di un’azione di
riqualificazione e risanamento dell’area intorno alla stazione.*
L’area compresa tra Piazza della Repubblica, via Marsala, via Giolitti, le
mura Aureliane, Piazza dei Cinquecento, l’Esquilino, Porta Maggiore, al
cui interno è ubicato il principale snodo ferroviario italiano: la Stazione
Termini, ha raggiunto un livello di degrado che non è più tollerabile; è
ormai urgentissimo che Comune, Regione e Governo individuino un’azione
comune e condivisa di riqualificazione e risanamento dell’intera area; lo
ha dichiarato Fabio Desideri, presidente della Federazione Confimprese
World, già consigliere regionale del Lazio.
Gli sforzi di contrasto al degrado ed alla criminalità diffusa, posti in
essere quotidianamente dalle forze dell’ordine, da soli non bastano più a
contrastare il crescente squallore urbano dell’area; la quale – è bene
ricordarlo – rappresenta il “biglietto da visita” che la Capitale d’Italia
offre ai turisti ed ai viaggiatori che la raggiungono, utilizzando il
sistema ferroviario italiano.
Ormai ogni giorno si leggono notizie di vari reati perpetrati in detto
quadrante della città di Roma; zona urbana – quella del contesto che
circonda la stazione Termini – che di notte è sempre più percepita come una
“terra di nessuno”, ove i rischi di violenze, rapine e spaccio sono una
triste realtà per i cittadini che vi transitano e particolarmente per
coloro che vi abitano; ha aggiunto Desideri.
I fondi del P.N.R.R., ed altri stanziati dalle varie istituzioni, possono
consentire un’opera di riqualificazione e risanamento che Comune di Roma,
Regione Lazio e Governo, devono saper “mettere a terra”, con la massima
urgenza, se si vuole impedire che il bivacco visto alle Mura Aureliane,
nonché tanti altri fenomeni di degrado urbano presenti nell’area , oltre a
depauperare questo quadrante della Capitale d’Italia, rendano impossibile
la quotidianità del vivere dei cittadini, offrendo – inoltre – un pessimo
“benvenuto” a turisti e viaggiatori, ha concluso Desideri.