
(AGENPARL) – mer 14 dicembre 2022 “Il Price Cap al costo del gas è stato individuato da tempo come una delle soluzioni emergenziali migliori e da attuare in tempi stretti. Ammesso che possa essere realmente la soluzione migliore, il nuovo rinvio di un accordo preciso, evidenzia ancora una volta un’Europa ancora lontana da quell’unità che noi tutti auspichiamo e divisa a seconda degli interessi particolari dei singoli Stati membri”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta la nuova fumata nera arrivata ieri al termine del Consiglio Straordinario sull’Energia.
“Davanti ad una sfida epocale, tra crisi energetica e speculazioni finanziarie, l’Unione Europea continua a non trovare accordi e gli Stati rischiano di andare avanti in ordine sparso, allontanandosi dalla narrazione di un’Europa davvero coesa e pronta ad affrontare con unità di intenti le sfide che le si pongono davanti”, aggiunge Desirò.
“Mentre da mesi si discute del livello e delle dinamiche a cui far scattare il Price Cap, le famiglie e le imprese, italiane ed europee, fanno i conti con una situazione molto difficile. Nel frattempo, si sono perse le tracce, almeno a livello europeo, del disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, che permetterebbe un immediato taglio delle relative bollette stimato tra il 25 ed il 30%, venendo parzialmente incontro alle esigenze comuni”, continua Desirò.
“Se davanti alla pandemia del 2020 ed all’aggressione all’Ucraina, l’Europa ha fatto fronte comune, quando si tratta di interventi in campo finanziario, per l’ennesima volta, si dimostra che gli interessi di parte sono più forti degli interessi di quella che dovrebbe essere un’Unione a tutti gli effetti”, conclude Desirò.