
(AGENPARL) – mer 14 dicembre 2022 “È la dimostrazione di quanto le forze di questa maggioranza, per altro
sempre più traballante, abbiano poco a cuore le sorti di Terni e del sud
dell’Umbria”
(Acs) Perugia, 14 dicembre 2022 – “La bocciatura dell’emendamento alla
Legge di Stabilità regionale 2023, sui cosiddetti ‘Canoni Idrici’,
dimostra quanto le forze di questa maggioranza, per altro sempre più
traballante, abbiano poco a cuore le sorti di Terni e del sud
dell’Umbria”. È quanto dichiarano in una nota i consiglieri regionali
Fabio Paparelli (PD) e Thomas De Luca (M5S) a seguito dell’atto presentato
ieri in Assemblea Legislativa.
“L’emendamento respinto con un atteggiamento superficiale ed arrogante
dalla destra – sottolineano i due consiglieri – prevedeva di aumentare e
rimodulare le risorse destinate a sostenere ai comuni interessati dagli
impianti di grandi derivazioni idroelettriche (Terni, Narni, Alviano, Baschi
e Cerreto di Spoleto) in modo tale da sostenere gli sforzi tesi a raggiungere
obiettivi infrastrutturali importanti sul versante della impiantistica
sportiva e per ridare a Terni il titolo perduto di capitale dello sport”.
“Senza andare a gravare ulteriormente sulle finanze regionali e
salvaguardando l’equilibrio di bilancio – ricordano Paparelli e De Luca –
avevamo predisposto un atto di rimodulazione virtuosa delle risorse tale da
dare copertura finanziaria all’incremento di autorizzazione di spesa in
investimenti, di euro 700mila all’anno, per gli esercizi 2023 – 2024 –
2025, relativamente alla ‘Missione 6 – Politiche giovanili, sport e tempo
libero – Programma 01 – sport e tempo libero’ che prevede, appunto, anche
interventi nell’ambito dell’impiantistica sportiva”.
“Come è noto – spiegano i due consiglieri di minoranza – l’Assemblea
legislativa dell’Umbria, con Legge regionale n. 18/2021 (Disposizioni per
la formazione del bilancio di previsione 2022-2024 della Regione Umbria –
Legge di Stabilità regionale 2022), all’articolo 3 confermava
l’autorizzazione rilasciata alla Giunta regionale a destinare la somma di 1
milione 600mila euro annui per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori
dei comuni interessati da impianti di grande derivazione”.
“Questo nostro emendamento – aggiungono – risultava peraltro perfettamente
in linea con il provvedimento approvato dalla stessa Giunta regionale con DGR
n. 1010 del 05 ottobre 2022, con il quale lo stesso governo regionale
proponeva di ampliare il plafond autorizzatorio fino al 35 per cento del
canone fisso, che viene quantificato in 8 milioni 331mila 147 euro a
normativa vigente, con un incremento di spesa di ulteriori 1 milione 700mila
con l’approvazione del nuovo disegno sui cosiddetti canoni idrici”.
“Alla luce di ciò – concludono – ci attendevamo che le forze di
maggioranza e lo stesso Governo regionale, accogliessero con favore questo
emendamento, consapevoli, che al di là degli schieramenti e delle
contrapposizioni politiche, poteva rappresentare davvero una svolta per
rendere possibili tutti quegli investimenti attesi e ambiziosi promossi sul
territorio, senza dover ricorrere a false promesse o a nuove trovate
propagandistiche”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74268
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO