
(AGENPARL) – mar 13 dicembre 2022 http://WWW.UTILITATIS.ORG
Fondazione Utilitatis pro acqua energi
ambiente /
Piazza Cola di Rienzo
/ 0019
Decarbonizzazione, economia circolare, digitalizzazione:
con 4,6 miliardi di investimenti lâ??anno
le utilities generano valore per le comunità e contribuiscono
alla transizione
ambientale ed energetica del Paese
Secondo il rapporto â??Le utilities italiane per la transizione ecologica e digitaleâ? messo a
punto dalla Fondazione Utilitatis per Utilitalia, il valore aggiunto distribuito dalle
Associate agli stakeholder
tra cui lavo
ratori e pubblica amministrazione
è di 11,7
miliardi
A questi 11,7 miliardi si sommano ulteriori 12,7 miliardi di spesa verso i fornitori, di cui
quasi il 59% verso realtà locali
Censiti investimenti annuali di 861 milioni nella decarbonizzazione (+43%),
di 272 (+50%)
milioni nellâ??economia circolare e di 297 (+3%) milioni nella digitalizzazione trainati
soprattutto dalle multiutility del Centro
ROMA, 13 dicembre 2022
Un volume complessivo di investimenti pari a 4,6 miliardi di euro, destinati preval
entemente a
decarbonizzazione, digitalizzazione ed economia circolare, e
un valore aggiunto distribuito ai diversi
stakeholder (
lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, finanziatori, comunità locali, oltre a
quanto viene reinvestito in azienda) par
i a 11,7 miliardi di euro: questi i numeri principali che
emergono dal rapporto di sostenibilità 2022 â??
Le utilities italiane per la transizione ecologica e
digitale
â? elaborato anche questâ??anno da
Fondazione Utilitatis
per conto di
Utilitalia
, la Federazion
delle imprese di acqua, ambiente e energia.
I principali dati economici
Dei 4,6 miliardi di investimenti realizzati nel 2021, 1,4 miliardi sono stati destinati a
decarbonizzazione, digitalizzazione ed economia circolare:
del totale,
in aumento risp
etto al
24% dellâ??anno precedente. Lâ??obiettivo della
decarbonizzazione
resta centrale per le utilities, con
investimenti che superano gli 861 milioni rispetto agli oltre 600 milioni del 2020 (+43%); gli esempi
Fondazione Utilitatis pro acqua energia ambiente
Piazza
Cola di Rienzo 80/A
00193 Roma
/ P.IVA
concreti sono numerosi, dallâ??energia prodotta d
a fonti rinnovabili (49%) agli oltre 6 mila mezzi a
basso impatto ambientale (18% del totale), principalmente utilizzati per la raccolta dei rifiuti. Gli
investimenti in
economia circolare
sono più di 272 milioni (contro i 182 dellâ??anno precedente;
+50%);
grazie a questi investimenti, il tasso di riciclo dei rifiuti differenziati arriva allâ??81,5%, mentre
il tasso di recupero dei fanghi di depurazione supera il 92,5% (valore in miglioramento rispetto
allâ??87% nel 2020).
Per quanto riguarda la
digitalizzazione
il 79% di quelli installati. Il
valore aggiunto
annuale distribui
to agli
stakeholder
è stato di 11,7
miliardi di euro, in crescita rispetto ai 11,0 miliardi dellâ??anno precedente. Ad esso si sommano
ulteriori 12,7 miliardi di spesa
verso i fornitori, di cui quasi il 59% verso realtà locali.
â??Energia, ciclo
idrico e serv
izi ambientali
spiega il vicepresidente di Utilitalia,
Filippo Brandolini
sono
imprescindibili per la vita dei cittadini, e le utilities che se ne occupano sono parte attiva ed essenziale
del progresso del Paese, come hanno dimostrato nelle fasi più ac
ute della pandemia garantendo con
dallâ??inizio della crisi dei prezzi dellâ??energia, quello delle imprese dei servizi pubblici si è confermato
un settore strat
egico per l
Italia. Un settore la cui rilevanza
data sia dal valore economico generato
per gli azionisti, sia dalla qualità dei servizi offerti agli utenti, siano essi cittadini, imprese o enti locali,
sia, nonostante la congiuntura molto difficile, dal
la qualità e dal volume degli investimenti in corso
e previsti, pienamente rispondenti alla strategia europea del Green Dealâ?.
La sostenibilità ha valore strategico
Il rapporto evidenzia inoltre la
crescita dellâ??integrazione della sostenibilitÃ
nel model
lo di business
delle utilities: il 51% di esse
spesso in assenza di obblighi normativi
elabora un rapporto di
sostenibilità, il 18% si è dotato di una struttura dedicata alla sostenibilità e il 33% ha previsto
obiettivi espliciti di sostenibilità allâ??i
nterno del piano industriale. Nellâ??ambito specifico della
salute
e della sicurezza sul lavoro
, il 59% delle aziende monitora i
near miss
(gli incidenti mancati) e il 60%
adotta s
istemi certificati di gestione della sicurezza
sul lavoro. Sul fronte della
rità di genere
registra una percentuale di donne nei Consigli di amministrazione pari al 37%, in aumento rispetto
al 34,2% dellâ??anno precedente. Come si accennava, le associate a Utilitalia hanno complessivamente
incrementato nel 2021 gli investimenti i
decarbonizzazione
(+43%); in
economia circolare
(+50%)
e in
digitalizzazione
(+3%).
Fondazione Utilitatis pro acqua energia ambiente
Piazza
Cola di Rienzo 80/A
00193 Roma
/ P.IVA
Per il
presidente di Fondazione Utilitatis,
Stefano Pareglio
, â??
investire nella sostenibilità
rappresenta solo una strada obbligata per la transizione ecologica, ma assicura anche migliori
performance aziendali e vantaggi alle comunità servite. Nonostante le persistenti difficoltà legate
allâ??aumento dei costi delle materie prime e alla necessit
à di garantire la sicurezza degli
Circolarità, decarbonizzazione, innovazione e responsabilit
sociale: sono queste le parole d
ordine
delle imprese dei
servizi pubblici, impegnate in un cammino al servizio delle comunità e dello sviluppo
del Paese
Lâ??evoluzione e i trend del comparto: il focus della serie storica delle 56 aziende principali
Il rapporto dedica un focus alla serie storica delle performa
nce di un rilevante gruppo di associate a
Utilitalia. Si tratta di 56 aziende, che valgono circa
miliardi di euro di ricavi
(pari a oltre il 90%
dei ricavi totali di tutte le associate che hanno partecipato allâ??indagine 2022
). Per questo gruppo è
disponibile lâ??andamento, in un orizzonte di 3 anni, di
15 indicatori
particolarmente rappresentativi
Tra i dati principali, si segnala, nel caso del
ciclo idrico
e si attestano al 38,6%,
(erano al 41,2%). La quota di fanghi da depurazione smaltiti in discarica, dopo un andamento
incostante, si è ridotta nel 2021 al
9% (era lâ??11% nel 2019 e il 14% nel 2020). Per quanto riguarda la
raccolta differenziata dei rifiuti
, le imprese di questo campione raggiungono il 62%, in linea con i
valori dei due anni precedenti (61% nel 2019 e 63% nel 2020) e con la media italiana 202
0 (63%).
Sul fronte
dellâ??energia elettrica
, la quota prodotta da fonti rinnovabili raggiunge il 49%, in aumento
consistente rispetto al 45% del 2020 e il 42% del 2019.