(AGENPARL) – sab 10 dicembre 2022 COMUNICATO STAMPA
Il pianoforte di Gloria Campaner per i Preludi di Chopin,
con una introduzione di Alessandro Baricco,
giovedì 15 dicembre al Teatro Argentina, ultimo concerto dell’anno dell’Accademia Filarmonica Romana.
Ultimo recital italiano anche per Gloria Campaner, che annuncia la sospensione temporanea dell’attività concertistica, per dedicarsi a tempo pieno ai giovani performers del futuro
Personalità eclettica e curiosa, artista versatile, la pianista Gloria Campaner torna a suonare per l’Accademia Filarmonica Romana giovedì 15 dicembre al Teatro Argentina (ore 21) con un ‘classico’ del repertorio pianistico, i 24 Preludi op. 28 di Chopin, che ha recentemente inciso per la Warner. “Un viaggio nel respiro del mondo, nell’emotività umana” come racconta la stessa pianista, che sul palco viene affiancata da Alessandro Baricco, scrittore che più volte si è cimentato con arguzia e intelligenza nell’universo musicale e che per l’occasione introdurrà il concerto, a suggerire le tante, possibili strade che queste pagine pianistiche possono percorrere.
Accanto all’attività concertistica internazionale, Campaner si è spinta a partecipare e a promuovere progetti che coniugano la musica classica con la danza contemporanea, il teatro, il jazz, la poesia, anche con tecniche all’avanguardia come il realtime graphic system. Diffonde con impegno la musica contemporanea, interprete di diverse prime assolute di pezzi a lei dedicati, e collabora con le star del jazz come Franco D’Andrea, Leszek Mozdzer, Stefano Bollani, fino al progetto di musica elettronica con Boosta dei Subsonica.
L’ultimo lavoro discografico della pianista per la Warner, pubblicato nel 2021, torna al cuore del repertorio romantico. Scritti con ogni probabilità nel 1838, dati alle stampe nel 1839, i 24 Preludi costituiscono la prima vera e insuperata prova del compositore polacco, che con quest’opera aprirà la strada fino al Novecento, pensando alla scrittura pianistica di Debussy, Rachmaninoff o Skrjabin. Un caso unico per la concentrazione, l’immediatezza, le soluzioni armoniche, l’allontanamento da regole formali e da consuetudini. Robert Schumann con acume critico definì i Preludi “Schizzi, incipit di studi, ovvero frammenti di rovine, penne d’aquila, selvaggiamente disposte alla rinfusa”, e prosegue nel suo commento “la scrittura delicata e perlacea indica in ciascuno di essi: lo scrisse Fryderyk Chopin. Lo si riconosce dalle pause e dal respiro impetuoso. Egli è e rimarrà il più ardito e il più fiero spirito poetico dell’epoca”.
Il concerto del 15 dicembre è l’ultimo del 2022 per la Filarmonica Romana che riprenderà al Teatro Argentina il 26 gennaio del nuovo anno con il terzo concerto del Quartetto Prometeo dell’integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič. Ma è anche l’ultimo recital in Italia di Gloria Campaner, che saluta per il momento il suo pubblico: “Questo recital per la Filarmonica Romana, in una città a cui sono molto legata come la Capitale – racconta la pianista trentaseienne di Jesolo – rappresenta una tappa per me molto importante perché segna l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita: dalla fine dell’anno sospenderò l’attività concertistica e mi dedicherò a sviluppare un progetto a cui lavoro da tempo legato alla creatività, alle emozioni e ai giovani talenti. Sono immensamente grata per tutte le soddisfazioni e l’affetto che ho ricevuto dal pubblico e non solo. Devo moltissimo a tutti coloro che mi hanno accompagnato e hanno supportato le mie scelte artistiche e professionali; è anche grazie a loro se oggi riesco a trovare in me la forza e la maturità per sospendere un gesto a cui ho dedicato tutta una vita e regalarmi l’opportunità di continuare a crescere nell’amore per la musica al fianco di giovani musicisti e performers, sperando di aiutarli a vivere con gioia e serenità il privilegio di stare sul palcoscenico”.
TEATRO ARGENTINAgiovedì 15 dicembre | ore 21GLORIA CAMPANER Gloria Campaner pianoforteintroduzione di Alessandro Baricco
Fryderyk Chopin
24 preludi op. 28
Gloria Campaner, con più di venti vittorie in concorsi nazionali ed internazionali, svolge attività concertistica nei principali Festival e Stagioni in ogni continente. Appassionata camerista collabora con Sergey Krylov, Johannes Moser, Angela Hewitt, Tamsyn Waley-Cohen, Igudesman&Joo, il Quartetto di Cremona e con i solisti della Stuttgart Radio Symphony Orchestra, della Filarmonica della Scala, i solisti della Royal Concertgebouw, solo per citarne alcuni.
Campaner è un’artista fra le più versatili della sua generazione: la sua personalità eclettica e curiosa riguardo ogni forma di arte l’ha condotta a partecipare, ispirare e promuovere progetti originali che coniugano la musica con la danza contemporanea, con il teatro, con il jazz, con la poesia ed anche con tecniche all’avanguardia come il realtime graphic system.
Diffonde con impegno la musica contemporanea ed ha eseguito, in prima assoluta, lavori a lei dedicati da compositori quali Marton Illès, Jorg Widmann, Vittorio Montalti, Giovanni Sollima; ha collaborato anche con grandi star del jazz come Franco D’Andrea, Leszek Mozdzer, Stefano Bollani; da ricordare il recente progetto di musica elettronica con Boosta (Subsonica).
Nel 2018 è uscito il cd Home con l’Orchestra Filarmonica della Fenice e John Axelrod (Warner, nomination ICMA), dopo quello dedicato a Rachmaninov con OSN-RAI e Jurai Valcuha e il cd solistico con composizioni di Schumann e Rachmaninov. Nel 2021 è stato pubblicato il nuovo progetto discografico per Warner con i 24 Preludi di Chopin. È del 2022 il disco registrato dal vivo con i giovani dell’Orchestra da Camera Canova ed Enrico Pagano dedicato a Beethoven (Sony, nomination ICMA).
Campaner è ideatrice del progetto “C#SeeSharp”, un innovativo workshop di creatività musicale per giovani musicisti e tiene corsi e masterclass in Italia ed all’estero.
Sempre attenta ai meno fortunati, è stata madrina di molte attività benefiche che sostiene attivamente.
Nel 2014 ha ricevuto una Fellowship dal prestigioso Borletti Buitoni Trust. Nel 2018 ha ottenuto la cattedra di pianoforte come ‘guest professor’ alla Nelson Mandela University di Port Elizabeth (Sudafrica).
Alessandro Baricco è tra i più versatili scrittori contemporanei in Italia. Conosciuto per i suoi romanzi bestseller Castelli di rabbia (Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Étranger nel 1991), Oceano Mare (Premio Viareggio nel 1993) e Seta (1996, tradotto in 16 lingue), Baricco ha avuto una prolifica carriera anche come conduttore televisivo di programmi culturali, come drammaturgo e saggista. Il suo quarto saggio I Barbari (2006) ha affrontato il rapporto tra la scrittura e la rivoluzione culturale digitale. Nel suo recente libro The Game (2018), Baricco è tornato su questo tema allargando la riflessione all’impatto della rivoluzione digitale sul pensiero umanistico e sulla cultura in generale. Il libro rappresenta la prefazione intellettuale ai principi che Baricco ha applicato al programma Academy della Scuola Holden da lui fondata nel 1994 a Torino.
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