
(AGENPARL) – gio 08 dicembre 2022 Ferrara, 8 dic – Un presepe “legato a un tempo che sta scomparendo, di quando ero bambino, ai ricordi dei giochi sulla neve, alla voglia di correre sotto i fiocchi, alle cadute sul ghiaccio e al desiderio di rialzarsi e riprendere a divertirsi”. Con questa ispirazione, intrisa di “quell’atmosfera dei borghi di campagna, di una volta”, Paolo Travagli, appassionato presepista e noto commerciante cittadino, quest’anno è tornato – per il quarto anno – a donare alla città il proprio presepe. In questi giorni ha lavorato, nel salone di ingresso di palazzo Municipale, per realizzare un’installazione finemente lavorata: le vecchie case di campagna con muratura a vista, gli attrezzi contadini, il trasporto delle fascine, le lanterne, i viottoli attraversati anche dagli animali, gli archi in pietra, il pozzo, i portali in legno, le anfore, i vasi in terracotta. Tutto ricostruito con cura dei dettagli e ricreando un paesaggio innevato.
“In un mondo che vive di ritmi frenetici il presepe deve essere un momento per fermarsi, per provare serenità, per riflettere”, dice l’artista, la cui passione nasce da bambino, “da quando mi divertivo a comporre creazioni natalizie con il materiale che avevo a disposizione, il muschio dei fossi, la legna, su una credenza”. Oggi di anni ne ha quasi 70, la sua tecnica e i materiali si sono di molto evoluti, ma la passione è sempre quella e l’obiettivo pure: “Realizzare ambientazioni realistiche, che regalino una sensazione di tranquillità; l’idea, concreta e immediatamente percepibile, delle cose di una volta”.




