
[lid] Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito, che il giorno 6 dicembre 2022, gli Agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di P.S. “Tivoli”, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura della Repubblica di Tivoli, hanno dato esecuzione, unitamente al personale dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, alla misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti di D.I. di anni 41, latitante dal mese di giugno 2022, poiché gravemente indiziato di reiterati maltrattamenti familiari perpetrati nei confronti della convivente di anni 35 e della loro figlia di anni 7.
L’indagato maltrattava da circa 18 anni la sua compagna, alla presenza della loro bambina, sottoponendola a continue gravi vessazioni fisiche e morali ed instaurando così un sistema di vita familiare abitualmente doloroso e avvilente, provocando nella vittima un forte stato di assoggettamento e paura oltre che a ripetute lesioni fisiche.
La donna, all’apice dell’ennesima aggressione aveva trovato il coraggio di denunciare il compagno, che
dagli inizi della convivenza l’aveva sempre picchiata brutalmente, maltrattata, perseguitata, insultata e
minacciata. Il tempestivo e sinergico intervento del personale del Commissariato e della Procura della
Repubblica di Tivoli permetteva di constatare le gravissime condizioni in cui versavano la donna e la figlia
a causa delle condotte maltrattanti, tanto che, sulla base degli elementi raccolti, il G.I.P del Tribunale di
Tivoli su richiesta della Procura, emetteva nei confronti dell’indagato un’ordinanza di applicazione della
misura cautelare della custodia in carcere, alla quale tuttavia l’uomo si sottraeva rendendosi irreperibile,
spostandosi tra vari Paesi europei.
I successivi accertamenti svolti, anche grazie all’analisi del profilo social dell’indagato, permettevano di
localizzarlo in Belgio e, a seguito dell’esecuzione del mandato d’arresto europeo (MAE), estradarlo e
sottoporlo al provvedimento restrittivo in Italia.