
(AGENPARL) – mer 07 dicembre 2022 PIANO ENERGETICO, OCCHI (LEGA): “PUNTARE SULLE SPECIFICITA’ DEL TERRITORIO. BENE IL SI’ DELL’ASSEMBLEA ALLA DIVULGAZIONE DEL GEOTERMICO”
BOLOGNA, 7 DIC – Sì dell’aula alla linea della Lega. L’assise ha promosso l’ordine del giorno al Piano Triennale di Attuazione 2022-2024 del Piano Energetico Regionale 2030 a prima firma del leghista Emiliano Occhi sulla divulgazione geotermica, volto a implementare la conoscenza della fonte energetica presso aziende che possano riconvertire i propri impianti nell’ottica di una transizione ecologica tarata sulle specificità del territorio e sulle problematiche attuali del nostro Paese.
“Il Piano, così com’è, non ci spiega perché abbiamo mancato gli obiettivi al 2020. Forse per la troppa burocrazia? Siamo di fronte a un documento che altro non è che un libro dei sogni: quasi 900 pagine con argomenti che si ripetono senza però fare cenno ai colli di bottiglia e a una strategia per eliminarli.
Obiettivi troppo bassi per il biometano e addirittura inesistenti, nella prima stesura del documento, per il geotermico. Occorre invece incentivare al massimo l’utilizzo delle tecnologie disponibili e invece la Regione non fa altro che recepire l’osservazione che esclude dai finanziamenti regionali per la realizzazione di impianti per la produzione di biogas o biometano impianti che avrebbero bisogno di essere rinnovati nell’ottica di contribuire alla riduzione dell’utilizzo di suolo agricolo e di altre risorse per colture dedicate alla produzione di bioenergie”.
“Sul geotermico ci troviamo di fronte a una situazione assurda: una tecnologia non presente nel testo iniziale nonostante la Regione stessa sia in possesso di studi che presentano il suo potenziale importante. Abbiamo strutture di eccellenza che, però, non si parlano. Una criticità da non sottovalutare perché dobbiamo affrontare sfide importanti. Le aziende e i comparti produttivi devono programmare e la Regione deve metterle nelle condizioni di farlo. Solo in questo modo riusciremo a raggiungere gli sfidanti obiettivi che siamo chiamati a raggiungere” ha attaccato Occhi.
“Manca un quadro conoscitivo perché dal 2017 è cambiato il mondo, così come una critica costruttiva al continuo innalzamento degli obiettivi europei. C’era da aspettarselo da una Regione che, nel Patto per il lavoro e per il clima, prevede il raggiungimento del 100% di energie rinnovabili al 2035. Vogliamo sempre fare i più bravi della classe ma rischiamo di steccare” ha concluso il leghista.
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