
(AGENPARL) – mar 06 dicembre 2022 COMUNICATO STAMPA
6 dicembre 2022
NOTA DI MONITORAGGIO PROGRAMMA GOL
DATI AL 30 NOVEMBRE 2022
Al 30 novembre 2022 i beneficiari del programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) presi in carico dai Centri per l’impiego sono 620 mila. È stato quindi raddoppiato il tasso di conseguimento del target PNRR condiviso con la Commissione europea per il 2022 (300 mila) e raggiunto con un mese di anticipo il più ambizioso obiettivo fissato a livello nazionale (600 mila).
Si tratta di individui che hanno presentato una Dichiarazione di immediata disponibilità (DID) al lavoro e alle misure di politica attiva, si sono recati presso i Centri per l’impiego, hanno ricevuto un assessment quali-quantitativo e un orientamento di base, sottoscrivendo poi il patto di servizio personalizzato, con l’individuazione di uno tra i quattro percorsi previsti in GOL.
Il target comunitario è stato raggiunto da tutte le Regioni, ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano e del Molise, che tuttavia sono in condizione di giungere all’obiettivo entro la chiusura dell’anno (e che comunque rappresentano poco più dell’1% del programma). Quanto al target nazionale, è stato conseguito a novembre da sette Regioni: Friuli-Venezia Giulia e Sardegna, che lo hanno anche abbondantemente superato, oltre a Umbria, Puglia, Lombardia, Marche e Campania. Ma al momento in cui si scrive sono già altre quattro le Regioni che hanno raggiunto questo target – Piemonte, Emilia-Romagna, Basilicata e Calabria – portando a oltre la metà il numero di Regioni che con un mese di anticipo ha conseguito gli ambiziosi obiettivi nazionali.
Relativamente alle caratteristiche dei beneficiari, la componente femminile rappresenta il 56,3% dei presi in carico. Quella giovanile e? pari al 26,4% e quella più adulta (55+) al 18,3%. Gli stranieri sono circa il 14%. Infine, al momento dell’ingresso nel Programma circa il 43,6% dei beneficiari risultata disoccupato da 6 mesi e oltre e il 35,6% da 12 mesi e oltre.
Per quanto riguarda la distribuzione dei presi in carico per tipologia di percorso previsto nel patto di servizio personalizzato, la meta? dei beneficiari e? inserita nel percorso 1, relativo al reinserimento lavorativo delle persone più vicine al mercato del lavoro. Il resto si distribuisce sostanzialmente tra i percorsi 2 e 3, cioè di aggiornamento o di riqualificazione (rispettivamente 26% e 19,6%), mentre e? pari al 3,7% la quota di coloro che necessitano di percorsi complessi di lavoro ed inclusione.
La platea del programma e? rappresentata prioritariamente da persone in cerca di occupazione soggette alla cosiddetta condizionalità: il 54,5% dei presi in carico sono disoccupati che hanno fatto domanda di Naspi o DisCol, il 21,5% sono beneficiari di Reddito di Cittadinanza e di questi il 3,8% sono anche beneficiari di Naspi o DisCol. Il restante 20,2% rientra in altre categorie di disoccupati non soggetti a condizionalità.
La distribuzione dei target prioritari per regione presenta, come era lecito aspettarsi, una quota di percettori di RdC più elevata nelle Regioni del Mezzogiorno, con incidenza che in Sicilia supera il 50%.
Se si analizzano i percorsi cui sono stati indirizzate le diverse tipologie di beneficiari, emerge chiaramente come i percettori di Reddito di Cittadinanza privi di Naspi risultano maggiormente lontani dal mercato del lavoro e quindi indirizzati ai percorsi di reskilling e di lavoro e inclusione (percorsi 3 e 4) con quote decisamente significative – quasi i due terzi – e più elevate di quanto rilevato per tutti gli altri target del programma. Di converso, meno del 13% di tali beneficiari risultano indirizzati al percorso 1, riservato ai più facilmente occupabili. Nel caso dei percettori di Naspi o DisCol, invece, la quota di indirizzati al primo percorso supera il 73% dei soggetti, mentre coloro collocati nei percorsi di ricollocazione o di lavoro e inclusione sono solo il 3%.
“La prima sfida del programma GOL – dichiara il commissario ANPAL, Raffaele Tangorra – è stata raggiunta. Non solo sono stati conseguiti in anticipo di tre mesi gli obiettivi concordati con la Commissione europea nel PNRR, ma ben prima del previsto il sistema dei servizi per il lavoro è stato già in grado di raggiungere i più ambiziosi obiettivi nazionali. Oltre 600 mila lavoratrici e lavoratori hanno trovato nei Centri per l’impiego un sistema nuovo di presa in carico, uniforme su base nazionale, che permette di orientare meglio la loro ricerca di lavoro e l’accrescimento delle competenze: non era affatto scontato. Il percorso che abbiamo davanti è ancora più difficile. I semi ci sono, ma deve ancora germogliare la piena cooperazione tra il sistema pubblico e quello privato, così come l’integrazione tra le politiche attive del lavoro e quelle della formazione, per avvicinare sempre di più la domanda e l’offerta di lavoro. Per restare nella metafora calcistica, il primo GOL è stato segnato, ma la partita è ancora tutta da giocare”.
[Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro]