
(AGENPARL) – mar 06 dicembre 2022 DISABILITÀ: CECCARDI (LEGA), UE PREVEDA LA LINGUA DEI SEGNI NELLE RIUNIONI UFFICIALI. È MESSAGGIO DI CIVILTÀ
Bruxelles, 6 dic – “Ho depositato un’interrogazione alla Commissione Europea, in cui pongo una domanda solo in apparenza semplice, ma in realtà sostanziale: perché le riunioni ufficiali e pubbliche delle istituzioni europee non vengono tradotte simultaneamente nella lingua dei segni? Dovrebbe essere ormai assodato, date le politiche inclusive e partecipative da sempre sbandierate dall’Europa, che tutti abbiano diritto quantomeno a poter seguire i lavori. Invece, purtroppo, è ancora necessario dover riportare l’attenzione su valori di civiltà che sembrano ancora lontani dall’Istituzione europea”.
Così l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, spiega l’interrogazione prioritaria con la quale chiede alla Commissione Europea l’istituzione della lingua dei segni in tutte le riunioni ufficiali. Ceccardi ha deciso di proseguire questa battaglia grazie al lavoro su queste tematiche portato avanti da Michela Monaco, stagista presso il suo ufficio, costretta su una sedia a rotelle. Per Michela l’europarlamentare si era già fortemente impegnata per riuscire a garantirle un periodo di tirocinio al Parlamento Europeo a Bruxelles, una prima battaglia vinta circa un mese fa.
“L’International Sign, IS, è un sistema di comunicazione internazionale che permette alle persone sorde o ipoudenti di relazionarsi pur essendo di diverse nazionalità. La lingua dei segni ha una propria grammatica e sintassi e si espleta mediante l’uso fisico di gesti che traducono vocaboli. La IS è definita una ‘lingua franca’, in uso agli utenti di diversi Paesi. All’interno dell’Unione Europea, sono ben 750.000 le persone sorde che la utilizzano. Pur essendo difficile predisporre una lingua dei segni europea, mi chiedo perché non si provveda oggi a sottotitolare automaticamente le commissioni live in streaming, anche mediante l’ausilio di apparecchiature d’avanguardia che traducono le parole orali in vocaboli scritti – ha aggiunto Ceccardi – garantendo così, con azioni concrete e non solo a parole, il diritto di ogni cittadino europeo a reali uguaglianza e inclusività. Il 3 Dicembre è stata la giornata internazionale delle persone con disabilità e nonostante gli annunci e le dichiarazioni di intenti, su questo fronte si può e si deve fare ancora moltissimo. Recentemente ho assunto come stagista una ragazza con disabilità ed è impressionante rendersi conto di quante difficoltà le persone con disabilità debbano affrontare ogni giorno. Per comprenderle a pieno bisognerebbe ascoltare di più chi vive queste situazioni sulla propria pelle ogni giorno. Per questo abbiamo chiesto un incontro alla presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, per renderla edotta di quanti ostacoli debbano affrontare i lavoratori disabili persino all’interno delle istituzioni europee. Confido che la Commissione prenda in esame la mia interrogazione e si provveda, quanto prima, a istituire un servizio fondamentale per la comprensione, l’informazione e il pari accesso di tutti i cittadini ai lavori delle istituzioni Ue”.