
(AGENPARL) – lun 05 dicembre 2022 Buongiorno,
Casavo e Confedilizia hanno di recente ospitato la policy breakfast dal titolo “Rilanciare il settore immobiliare residenziale in Italia. Le proposte di Casavo e Confedilizia per gli operatori professionali del mercato immobiliare” alla presenza di referenti parlamentari di Camera e Senato.
Casavo ha presentato la propria proposta con l’obiettivo di favorire la ristrutturazione edilizia del patrimonio immobiliare esistente, consentendo l’ingresso di operatori professionali nel mercato residenziale italiano, prevedendo l’abbassamento dell’imposta di registro, attualmente fissata al 9%, al 2% per cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato. La diminuzione dell’imposta è vincolata alla rivendita dello stesso immobile entro i successivi cinque anni e alla messa in atto di interventi di ristrutturazione edilizia per un importo che corrisponda ad almeno il 10% del costo di acquisto dell’immobile.
Di seguito e in allegato il comunicato stampa con i dettagli.
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni e richieste di approfondimento.
Grazie e buon lavoro,
Sara Di Betta
Via Carducci, 17 – 20123 Milano – Italy
Casavo insieme a Confedilizia
per supportare l’introduzione di un’imposta di registro agevolata
a fronte di lavori di riqualificazione e ristrutturazione edilizia
– La proposta di Casavo prevede l’introduzione di un’imposta di registro al 2%, attualmente fissata al 9%, per operatori professionali del mercato immobiliare, per il trasferimento di fabbricati o porzioni di fabbricato abitativi, subordinata ad una spesa di almeno il 10% del costo dell’acquisto dell’immobile in interventi di riqualificazione e ristrutturazione edilizia
– Casavo e Confedilizia, alla presenza di rappresentanti del Parlamento, hanno organizzato una policy breakfast per presentare le proprie proposte in vista dell’esame in Parlamento della Legge di Bilancio 2023
L’incontro, che ha visto la partecipazione di esponenti della maggior parte dei partiti che formano l’arco parlamentare, è stata l’occasione per presentare la proposta di Casavo in vista dell’avvio dell’esame in Parlamento del Ddl Bilancio 2023, e per confrontarsi sulle proposte degli operatori professionali per rilanciare il settore immobiliare italiano.
Casavo ha presentato la propria proposta che si pone l’obiettivo di favorire la ristrutturazione edilizia del patrimonio immobiliare esistente, consentendo l’ingresso di operatori professionali nel mercato residenziale italiano, prevedendo l’abbassamento dell’imposta di registro, attualmente fissata al 9%, al 2% per cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato. La diminuzione dell’imposta è vincolata alla rivendita dello stesso immobile entro i successivi cinque anni e alla messa in atto di interventi di ristrutturazione edilizia per un importo che corrisponda ad almeno il 10% del costo di acquisto dell’immobile.
La proposta, in linea con altri Paesi europei come Francia, in cui l’imposta è agevolata, Spagna (e nello specifico Madrid) al 2% e Portogallo in cui è prevista una totale esenzione, rappresenterebbe un importante incentivo per gli operatori professionali ad attuare interventi di manutenzione, restauro e risanamento del patrimonio immobiliare italiano, immettendo sul mercato immobili già pronti per essere abitati in quanto rispondono appieno alle esigenze e richieste di chi cerca casa oggi.
“Questo momento di incontro con i rappresentanti del Parlamento è stato sicuramente molto proficuo e ci ha permesso di esporre in modo chiaro le difficoltà che ogni operatore professionale attivo nel settore residenziale che decide di investire in Italia incontra nello sviluppo del proprio business. I nostri interlocutori istituzionali hanno condiviso la necessità di attuare misure che valorizzino il mercato immobiliare italiano, in ottica di riqualificazione e rigenerazione urbana e, cosa ancor più rilevante, hanno compreso come, facilitando l’ingresso a operatori professionali, si professionalizzi tutta la filiera”,” ha commentato Victor Ranieri, General Manager Italia di Casavo “Inoltre, la condivisione della nostra proposta da parte di un attore riconosciuto e autorevole come Confedilizia rappresenta per noi una conferma della necessità di implementare proposte come la nostra, nell’ottica di miglioramento del mercato immobiliare residenziale italiano”.