
(AGENPARL) – lun 05 dicembre 2022 Direttore responsabile: Francesco Antonio Arcuti
ANNO 43 – NR. 256 domenica 5 dicembre 2022
(agenzia umbria notizie)
san 151
formazione in sanità: al via nuova edizione del corso per
infermiere di famiglia o di comunità
(aun) – perugia, 5 dic. 022 – L’infermiere di famiglia o
di comunità è una figura che avrà un ruolo sempre più
importante nell’ambito dei servizi sanitari e la Regione
Umbria, proprio con l’obiettivo di migliorare e
aggiornare le competenze di queste professionalità, ha
messo a punto un ampio progetto di formazione.
Stamani presso la Scuola di Amministrazione Pubblica di
Villa Umbra, è stata inaugurata la nuova edizione del
corso “Infermiere di Famiglia o di Comunità”, che aveva
riscontrato molto successo nelle scorse due edizioni, con
45 infermieri che hanno conseguito la qualifica.
Il corso, della durata di 80 ore articolate in 12
giornate, fornisce ai partecipanti competenze
specialistiche necessarie a svolgere la loro funzione
nell’ambito della sanità pubblica, della promozione ed
educazione alla salute nella comunità, della gestione
della comunicazione e delle relazioni, della
telemedicina, dell’interculturalità, della farmacia dei
servizi.
L’Infermiere di Famiglia o di Comunità è una figura
essenziale per i servizi sanitari, introdotta con Decreto
legge n. 34 dello scorso 19 maggio 2020, che ha tra gli
obiettivi principali, quelli di garantire la continuità
assistenziale migliorando e facilitando l’accesso alle
cure primarie al fine di promuovere e proteggere la
salute dell’individuo e della popolazione di riferimento
e di costruire e rafforzare un rapporto di fiducia fra
cittadini e istituzioni.
L’infermiere di famiglia in sostanza, funge da mediatore
tra famiglie e i medici di medicina generale, gestendo i
bisogni a prevalenza infermieristici, aiutando persone e
famiglie ad autogestire la malattia e la disabilità
cronica, promuovendo l’attivazione di risorse del
territorio e della comunità.
La centralità di tale figura è testimoniata dal fatto che
viene citata nei documenti strategici che stanno
disegnando la sanità dei prossimi anni, come il Piano
Nazionale della Prevenzione 2020-2025, in cui
l’infermiere di comunità viene individuato tra i
professionisti che avranno un ruolo educativo e proattivo
nel contesto familiare o di comunità, fornendo consigli
sugli stili di vita sani ed educando contro i fattori di
rischio anche sociali.
Anche nei progetti del PNRR Missione 6 che puntano alla
costruzione e all’implementazione di una rete
territoriale capillare formata da case di comunità,
ospedali di comunità e centrali operative territoriali,
viene attribuito un ruolo di primo piano all’infermiere
di famiglia o di comunità, all’interno degli ambiti di
sviluppo del sistema assistenziale territoriale e di
prossimità.
red/ig