
(AGENPARL) – ven 02 dicembre 2022 “Non incanta nessuno la ritirata degli ormai solo ‘reggenti’ vertici politici della Regione Lazio che sbandierano un impegno a scongiurare l’aumento delle tariffe di metro e bus previsto dal prossimo anno. La boutade da trita campagna elettorale non può nascondere servizi inadeguati. I pendolari sono sul piede di guerra: guasti, sporcizia, mancati controlli, ritardi, sono il pane quotidiano nella Roma democratica del Pd al Campidoglio e alla Pisana, dove i problemi si risolvono con i divieti, senza adeguare i servizi a quelli di una metropoli nella quale ogni giorno si tenta di costringere i cittadini a lasciare a casa l’auto privata”. Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori e il responsabile provinciale della Lega Tony Bruognolo, commentando l’aumento dei prezzi dei biglietti dei mezzi pubblici previsto nel 2023. “Un’altra cospicua eredità della giunta dell’ex presidente Zingaretti, che ha firmato un contratto di servizio dal 2018 al 2031 con Trenitalia che prevede aumenti dei biglietti sia nella Capitale che nel resto della Regione. La Lega chiede di verificare questi accordi che non portano alcuna ricaduta positiva sul servizio all’utenza: non si chiamano accordi quelli che non prevedono vantaggio e miglioramento dell’attività, o che falliscono miseramente gli obiettivi, ma anzi, al danno aggiungono la beffa dell’arroganza del potere”, concludono Santori e Bruognolo.
Roma, 2 dicembre 2022
On. Fabrizio Santori
capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina
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