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La vera transizione ecologica e digitale per l’Italia non è più rinviabile. Dopo il fallimento della Cop 27, incontro nazionale a Roma della Rete Italia #EcoDigital: “Giovani & EcoDigital. Sfide e Best practice” per guidare l’area progressista che manca nel Paese.
Pecoraro Scanio e De Petris: “Senza il coinvolgimento dei giovani la transizione ecologica e digitale è destinata a fallire. È urgentissimo accelerare la transizione ma il Governo marcia in direzione opposta”.
Conte: “L’emergenza del Paese non sono le armi ma il contrasto al cambiamento climatico. I giovani sono una costituente importante che può e deve contribuire al cambio di paradigma”.
(ROMA, 2 dicembre 2022) Un’area progressista, civica, ecologista con protagonisti giovani innovatori e competenti per mettere in moto la giustatransizione EcoDigital. Accelerazione del passaggio alle rinnovabili e investimenti nell’innovazione tecnologica: sono questigli elementi fondamentali su cui l’Italia deve puntare per attuare una vera svolta economica e sociale equa e inclusiva. Contro il caro energia, le crisi climatica e contro la povertà energetica.
Sono questi i propositi della ReteItalia #EcoDigital che, insieme a Fondazione UniVerde,TeleAmbiente,Fondazione Homo Ex Machina, in collaborazione con Radio Radicale e Coordinamento 2050,hanno rilanciato ieri pomeriggio a Roma il nuovo incontro nazionale “Giovani & EcoDigital. Sfide e Best practice” che si è svolto presso l’Aula Consiliare diPalazzo Valentini.L’evento è stato trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale.
Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde – Promotore Rete Italia #EcoDigital): “Senza il coinvolgimento dei giovani la transizione ecologica è destinata a fallire. Le nuove generazioni chiedono di essere protagoniste della rivoluzione EcoDigital e la Rete nasce proprio con questo intento. Hanno entusiasmo e pretendono un futuro vivibile contro il cambiamento climatico in atto. L’Italia deve puntare sulle rinnovabili senza barriere ideologiche e burocrazia in eccesso che frena la vera transizione EcoDigital”.
Loredana De Petris[](promotrice Rete Italia #EcoDigital e Coordinamento 2050): “Siamo di fronte a una situazione gravissima che provoca tragedie come quella di Ischia con intensità crescente. C’è uno stallo internazionale dimostrato dal fallimento della Cop 27. È urgentissimo accelerare la transizione ecologica e invece ci troviamo con un Governo che marcia decisamente in direzione opposta. Forse la nostra unica speranza sono i giovani, che hanno dimostrato e stanno dimostrando una sensibilità e una percezione della gravità della situazione molto superiori alle generazioni precedenti”.
Pecoraro Scanio ha presentato a Giuseppe Conte le tre proposte della Rete Italia #EcoDigital: erogazione di pannelli solari ai cittadini in luogo dei bonus energia; estendere la misura del Superbonus alla transizione digitale; promuovere la formazione ecodigital.
Giuseppe Conte (Presidente del MoVimento 5 Stelle): “L’emergenza del Paese non sono le armi ma il contrasto al cambiamento climatico. C’è un’emergenza energetica e la risposta è nelle rinnovabili. Stiamo andando incontro al disastro e dobbiamo agire con responsabilità intergenerazionale. La transizione ecologica è un processo partecipativo, la sfida è quella di ripensare un diverso modello di sviluppo. Non ci possiamo più permettere di agire con indifferenza. I giovani sono una costituente importante che può e deve contribuire al cambio di paradigma”.
Gaetano Manfredi (Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana di Napoli), in collegamento video, ha ricordato che “parlare di transizione ecologica significa mettere a sistema le tecnologie abilitanti come strumento per favorire la riduzione dell’impatto ambientale, il miglioramento della vivibilità e l’economia circolare”. Alcuni progetti abilitati alla sperimentazione nella città di Napoli sono il MaaS – Mobility as a Service, al fine di favorire una maggiore accessibilità, multimodalità e sostenibilità degli spostamenti, e i semafori intelligenti per decongestionare il traffico.
Livio De Santoli (Prorettore alla Sostenibilità presso la Sapienza di Roma) ha sottolineato che mettersi al servizio della Natura, cambiare atteggiamento, cambiare visione è, prima di tutto, un fatto culturale: “La fonte fossile ha modificato il comportamento dell’uomo che non è più accettabile e deve essere modificato”.
