
(AGENPARL) – gio 01 dicembre 2022 Gentili colleghi,
questa mattina la sala consiliare della Provincia di Bergamo ha ospitato l’incontro tra istituzioni, operatori accreditati al mercato del lavoro, parti sociali e altri stakeholder organizzato da Regione Lombardia per promuovere un sistema territoriale integrato in tema di occupazione e lavoro per cittadini e aziende.
L’incontro “Lavoro in Lombardia. Valorizzazione del sistema lavoro e rilancio dei Centri per l’impiego” ha visto l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli incontrare la realtà delle politiche del lavoro a Bergamo e dialogare con il territorio.
Si tratta della tappa bergamasca di un tour che l’assessore sta tenendo in tutte le Province lombarde.
La mattinata è stata aperta dai saluti istituzionali del Presidente della Provincia Pasquale Gandolfi.
Successivamente sono intervenuti: Melania Rizzoli, assessore alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia; Paolo Mora, direttore generale Direzione Generale Formazione e Lavoro di Regione Lombardia; Elisabetta Donati, dirigente Mercato del Lavoro della Provincia di Bergamo; Maurizio Betelli, direttore di Azienda Bergamasca Formazione; rappresentanti di Università degli Studi di Bergamo, Camera di Commercio, Associazioni imprenditoriali, Ordine Consulenti del Lavoro, Assolavoro, AEF Associazione Enti Formazione della Lombardia, Segretari generali di CGIL, CISL e UIL. I lavoro sono stati conclusi da Don Cristiano Re, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro – Diocesi di Bergamo.
“Ringrazio la Regione e tutti coloro che si sono adoperati, e si adoperano ogni giorno, affinché il lavoro in Lombardia e in provincia di Bergamo sia effettivamente un lavoro dignitoso, capace di valorizzare la persona e rispettoso di quelli che sono i valori fondanti della nostra Repubblica – ha esordito il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi -. Al di là dei numeri e delle percentuali, la sfida innescata da GOL, e non la semplice sfida di GOL, potrà essere vinta solo grazie alla capacità dei territori di interpretare correttamente i bisogni dei cittadini. Occorre continuare a lavorare in sinergia tra pubblico e privato al fine di favorire un maggiore e ulteriore radicamento sul territorio di tutti i servizi per il lavoro e la formazione, accrescendone sempre di più i livelli di prossimità. La Provincia in questo è tornata protagonista.Solo attraverso la riflessione, il dialogo e, in seguito, azioni concrete, si possono gestire i cambiamenti e garantire il benessere del nostro tessuto economico, sociale e ambientale, ridando la possibilità di guardare con fiducia al futuro a tutti i nostri cittadini”.
“Nonostante la crisi pandemica, che in questo territorio più che in altri è stata particolarmente sofferta, il modello Lombardo ha funzionato grazie alla capacità del vostro territorio, così generoso in termini di lavoro e produttività, al coordinamento della Regione e all’impegno dei vostri servizi e centri per l’impiego. Oggi sono qui proprio per diffondere l’ottimismo di una ripresa che nei numeri c’è – ha affermato l’assessore regionale Melania Rizzoli –. La Lombardia è prima in assoluto per quanto riguarda la formazione e il lavoro”.
“Con il potenziamento dei centri per l’impiego siamo a un punto di svolta per ridare centralità alle Province. La Regione ha da subito riconosciuto alle Province il ruolo di anello di congiunzione con il territorio, e si è fatta portatrice di importanti azioni in tema di lavoro – ha continuato l’assessore Rizzoli -. Le stesse politiche di lavoro sui vari territori generano diversi risultati. La Provincia di Bergamo è una preziosa alleata per dinamicità e risultati raggiunti; siete un esempio assoluto di eccellenza a livello regionale nella gestione nel programma Gol, ovvero Garanzia di occupabilità dei lavoratori, e siete una Provincia tra le più attive e attente nel cogliere le opportunità messe a disposizione”.
Regione Lombardia ha delegato alle Province e alla Città metropolitana di Milano l’esercizio delle funzioni gestionali in tema di lavoro e di centri per l’impiego relative a procedimenti amministrativi di rilievo. Il potenziamento della rete dei centri per l’impiego della Provincia, approvato nel novembre 2020 da Regione Lombardia e tuttora in fase di realizzazione, si concretizza nell’ingente azione di adeguamento delle sedi fisiche, sia dal punto di vista strumentale che infrastrutturale, sia per l’aumento e riqualificazione del personale assunto.
“Ringrazio l’Assessore Rizzoli per questa occasione di scambio che ci permette di fare il punto sull’attuazione del piano di potenziamento delle politiche del lavoro nel nostro territorio. I Centri per l’impiego sono stati riorganizzati con l’arrivo di un contingente di 107 unità di categoria C e D assunte a tempo indeterminato” – ha detto Elisabetta Donati, dirigente Mercato del Lavoro della Provincia di Bergamo -. “Prossimamente la Provincia bandirà un nuovo concorso per 34 categorie C e 2 tecnici informatici. Ad oggi, complessivamente nel servizio lavorano 146 dipendenti che seguono continui aggiornamenti di formazione mirata. Questa rinnovata centralità ci motiva a pensare e mettere in campo nuove azioni”.
Bergamo è stata la prima Provincia italiana a far partire il programma GOL, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, che è diretto ad accompagnare la trasformazione del mercato del lavoro con adeguati strumenti che facilitino le transizioni occupazionali, a migliorare l’occupabilità dei lavoratori, a innalzare il livello delle tutele attraverso la formazione: “Siamo stati i primi anche a raggiungere il milestone con tre mesi di anticipo – ha continuato Elisabetta Donati -. Rispetto ai profili rientranti nel percorso di reinserimento lavorativo il 28% degli utenti è stato inserito nel mondo lavorativo dopo le attività di orientamento di base e specialistico. La centralità del soggetto pubblico quale punto di accesso privilegiato alle politiche attive emerge chiaramente dal dato relativo alle oltre 1000 doti attivate in Provincia di Bergamo grazie alla collaborazione con gli operatori accreditati, un dato che rappresenta un primato a livello regionale.
Da qualche mese, abbiamo costituito la cabina di regia Formazione e Lavoro e stiamo rafforzando diverse partnership con soggetti privati in modo da creare una rete che possa semplificare e migliorare la realizzazione degli obiettivi fissati”.
“L’eccellenza del lavoro non dovrebbe essere solo legata a quanto si produce, ma al “valore del lavoro” dato dal “valore della vita del lavoratore”. Dobbiamo restituire il lavoro alla vita, e la vita al lavoro; riuscire a fare nascere la percezione, la voglia che quel lavoro ha a che fare con il senso di ciò che siamo, che ci realizza e contribuisce alla pienezza della nostra vita. Anche questo per noi
è eccellenza del lavoro e non solo il Pil o il buon andamento della produttività aziendale” – ha spiegato Don Cristiano Re -. Siamo cresciuti in un mondo dove le persone cercavano il lavoro, oggi è il lavoro a cercare le persone. Assieme a tutto questo che stiamo dicendo, questa mattina mettiamo anche l’attenzione e la necessità di rendere attrattivo il lavoro attraverso la cura dei lavoratori, attraverso processi non declinabili in categorie formali, ma umani (curando le relazioni, la democrazia nel lavoro per un’effettiva compartecipazione…). Una declinazione del benessere non solo legato alle competenze, ma all’interiorità delle persone. E poi, passare dalla cura della persona alla cura della comunità, intesa come bene comune, nella logica dell’alleanza, nella costruzione di un patto che arricchisce tutti.
Bisogna avere il coraggio di essere dei sognatori, sognatori in grande. Dobbiamo essere persone, uomini e donne, di speranza. Assieme a tutto quello che possono fare le istituzioni, le imprese, i territori, c’è la nostra responsabilità di cambiare nel piccolo le cose, di rendere il Lavoro in valore.”