
(AGENPARL) – gio 01 dicembre 2022 SANITA’. OSPEDALE S.ANNA E S.MARIA, DELMONTE E CATELLANI (LEGA): “POICHE’ MANCA PERSONALE UTILIZZATI PRESIDI PER L’INCONTINENZA SU PAZIENTI CHE NON NE AVEVANO BISOGNO: REGIONE FACCIA CHIAREZZA”
BOLOGNA, 1 DIC – “Per quali motivazioni sono stati utilizzati ausili/presidi per l’incontinenza fecale e urinaria su pazienti e degenti che non presentavano problematiche legate al controllo sfinterico e urinario?” Pertanto: “La Regione spieghi in che modo intenda intervenire a tutela della salute, della sicurezza, dell’incolumità, della dignità dei pazienti ai quali sono stati messi “pannoloni” evidentemente per tamponare la carenza di personale all’interno degli ospedali Santa Maria Nova di Reggio Emilia e Sant’Anna di Castelnovo Monti”
Lo chiedono in un’interrogazione i consiglieri regionali della Lega, Gabriele Delmonte e Maura Catellani, che riferiscono di aver ricevuto segnalazioni inerenti i reparti di Medicina dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e presso il reparto di Medicina dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti (RE) e concernenti espisodi “di inappropriatezza di utilizzo di ausili assorbenti per l’incontinenza sui pazienti privi di tale necessità, trattandosi di pazienti in grado di deambulare ed in possesso del controllo volontario delle funzioni fecali e urinarie: tale prassi inappropriata e lesiva della dignità del malato, risponderebbe a decisioni di natura meramente organizzativa in quanto la carenza di personale non consentirebbe ai pazienti di essere accompagnati in sicurezza ai servizi per l’espletamento delle funzioni corporali”.
“L’uso di questi ausili – attaccano i leghisti – non può e non deve sostituirsi all’attuazione di interventi di altro tipo per mantenere il controllo volontario degli sfinteri e della funzione urinaria: secondo i dati forniti dalla letteratura più recente, l’uso del pannolone assorbente provoca una sorta di dipendenza e in circa il 70% dei casi causa una riduzione nella motivazione del controllo degli sfinteri con altre tecniche. E’ importante quindi, accompagnare il soggetto ai servizi a intervalli di tempo regolari”. Da qui l’atto ispettivo presentato da Delmonte e Catellani.
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