
(AGENPARL) – gio 01 dicembre 2022 01/12/2022
PRESENTATO LO SPETTACOLO BENEFICO “ADIÓS MAMÁ CARLOTA. IL MUSICAL DEI DUE MONDI DA MIRAMAR AL MESSICO” DI EDDA VIDIZ, CON MUSICHE ORIGINALI DI PIERO ZANON E REGIA DI JULIAN SGHERLA IN SCENA IL 7 DICEMBRE AL TEATRO “ORAZIO BOBBIO”. I PROVENTI VERRANNO DEVOLUTI ALL’OSPEDALE INFANTILE “BURLO GAROFOLO” DI TRIESTE
Mercoledì 7 dicembre presso il Teatro “Orazio Bobbio,” le Tredici Casade APS-FITA-UILT con la coorganizzazione e il contributo del Comune di Trieste, la collaborazione del Teatro “il Rossetti” e del Teatro “Orazio Bobbio” e il sostegno delle “Fondazioni Casali” porteranno in scena il musical “Adios Mama Carlotta” di Edda Vidiz con musiche originali di Piero Zanon e regia di Julian Sgherla.
Il ricavato dello spettacolo, dedotte tutte le spese, sarà devoluto in beneficenza all’I.R.C.C.S. materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste.
Lo spettacolo è stato presentato oggi (giovedì 1 dicembre) nella Sala Giunta del Municipio di Trieste nel corso di una conferenza stampa introdotta dal Vicesindaco, Serena Tonel alla presenza della Presidente del Teatro Stabile La Contrada di Trieste, Livia Amabilino, del Direttore organizzativo Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Stefano Curti, del Presidente dell’Associazione XIII Casade, Filippo Vidiz, del regista, Julian Sgherla e dell’autrice di libretto e liriche, Edda Vidiz. Erano presenti anche il Cast, i coristi, i musicisti, gli autori delle musiche e rappresentanti di Trieste Ottocento A.P.S. e FITA-UILT.
“Siamo orgogliosi di presentare questo evento di carattere storico – ha dichiarato il Vicesindaco, Serena Tonel sottolineando il grande lavoro di ricerca svolto -:ringrazio gli autori perché ripercorrere i momenti principali della storia di una città che vanta un trascorso importante credo indichi l’identità di Trieste e ricordarlo va a beneficio non solo dei cittadini, ma rappresenta anche un’attrattiva per i turisti. Questi eventi costituiscono un veicolo per descrivere la ricchezza e illustrare quanto Trieste ha saputo creare nel corso dei secoli: un patrimonio inestimabile che abbiamo il dovere, la responsabilità e l’orgoglio di coltivare. Un particolare ringraziamento va alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che ha sostenuto l’iniziativa. Faccio un appello ai triestini contando sulla loro consueta generosità sia per assistere a uno spettacolo così imponente, ma anche per offrire un gesto di solidarietà nei confronti del Burlo Garofalo, istituto che è nel cuore di tutti i concittadini così come Massimiliano e Carlotta”.
Il presidente delle Tredici Casade APS-FITA-UILT Filippo Vidiz, ringraziando l’Amministrazione comunale per la coorganizzazione e il sostegno, il Teatro Rossetti per la collaborazione e il Teatro Bobbio per l’ospitalità, ha ricordato come l’associazione sia attiva da più di trent’anni e si è detto felice di poter proseguire nel solco della tradizione, proponendo anche nuove attività.
“Stiamo cercando di proporre modalità nuove – ha affermato – per parlare della storia di Trieste, aspetto per noi fondamentale e farla conoscere alla cittadinanza e soprattutto ai più giovani, ampliando il bacino d’utenza”.
Il regista, Julian Sgherla, ha ringraziato tutte le persone che stanno lavorando da tempo a questo progetto, che vedrà in scena 35 coristi, 7 ballerini, 6 attori e 6 musicisti. “Stiamo convergendo – ha detto – verso un risultato finale che spero possa risultare piacevole, emozionante e possa restituire da un lato tutto il lavoro storico compiuto dall’autrice e dall’altro non sia un evento didascalico e non un semplice racconto, ma uno spettacolo che, nell’affrontare alcuni momenti storici importanti nella vita di Massimiliano e Carlotta e quindi del nostro territorio, possa arrivare ai cuori di chi verrà a vederlo”.
L’autrice, Edda Vidiz, ha quindi illustrato la trama del musical “che – ha spiegato – per noi triestini costituisce un evento storico, in quanto ricollega, dopo quasi 160 anni dalla partenza di Massimiliano e Carlotta per il Messico, la città di Trieste al Messico, portando alla ribalta una delle più travolgenti vicende del “Segundo Imperio Mexicano” legata alla tragica storia di Carlotta del Belgio, Arciduchessa d’Austria e Imperatrice del Messico attraverso un percorso di dieci mesi da lei vissuti a Miramar al suo rientro in Europa”.
“All’evento – ha rivelato Vidiz – parteciperà, in rappresentanza della Console Generale del Messico, l’Ing. Graziano Bertogli, Console Onorario del Messico nel Friuli Venezia Giulia”.
Lo spettacolo – ha aggiunto – è arricchito da canzoni messicane e statunitensi, cantate in inglese e in spagnolo, inedite in Europa e coeve al Segundo Imperio Mexicano, epoca in cui si svolsero i fatti narrati in scena ai quali furono dedicate centinaia di edizioni”.
Le musiche saranno eseguite dal vivo dal quintetto d’archi “Amici Gioventù Musicale” diretto dal M° Piero Zanon; al piano, il Maestro concertatore Corrado Gulin.
Il cast è composto da Myriam Cosotti (Carlotta), Julian Sgherla (Bolkens), Alessandro Colombo (Massimiliano), Ennio Ficiur (Napoleone III), Serena Arnò (Amalia).
Saranno in scena anche i coristi delle formazioni “Nuovo AuriCorale VivaVoce” e “MiniCoro VivaVoce”, diretti dal M° Monica Cesar. I Balli di corte saranno eseguiti dalla “Trieste Ottocento A.P.S.” e i Movimenti scenici saranno infine a cura della coreografa Maria Bruna Raimondi.
“Per me – ha concluso l’autrice di libretto e liriche – è sempre una gioia parlare di storia triestina”.
Per quanto riguarda la trama, al rientro in Europa, Carlotta fu segregata per dieci mesi nel Winter Garden del Castello di Miramar sotto stretta custodia dei gendarmi austriaci. Un mistero impenetrabile, che il trascorrere del tempo non ha ancora mai chiarito e che, oggi, riapre una singolare inchiesta sulle varie ipotesi che, all’epoca, divisero l’opinione pubblica colorando di giallo la sua tormentata vicenda umana.
L’Imperatrice del Messico era impazzita per il crollo del suo sogno imperiale dopo le vessazioni subite dai reggenti europei e tenuta misteriosamente in cura da medici alienisti belgi e austriaci? Oppure l’imperatore Francesco Giuseppe la teneva prigioniera per punirla dall’aver spinto il fratello Massimiliano all’inaudita impresa messicana? O, peggio ancora, per voler impadronirsi del patrimonio della cognata?
Attraverso l’analisi di Carlotta con il suo medico di corte, lungo l’alternarsi di momenti di calma a quelli d’angoscia, intervallati da flashback ricchi di musica, danza e folclore internazionale, sarà la voce degli spettatori a dare il responso.
Sono previste riduzioni per gli abbonati de Il Rossetti e La Contrada e gli under 18.
Per informazioni:
[www.13casade.com](http://www.13casade.com/)
http://www.eddavidiz.com
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