
(AGENPARL) – gio 01 dicembre 2022 Roma, 1 dicembre 2022
FORUM TERZIARIO DONNA CONFCOMMERCIO:
“DONNE IMPRESE FUTURO. UN PATTO FRA GENERI E GENERAZIONI”
Oggi a Roma per il 7° Forum Nazionale di Terziario Donna: “DONNE IMPRESE FUTURO. Un patto fra generi e generazioni”, le imprenditrici di Confcommercio fanno il punto su PNRR e manovra economica, gender gap e demografia, politiche attive ed educazione finanziaria, stereotipi e formazione, cultura di impresa e finanziamenti, violenza economica e sostenibilità, certificazione di qualità di genere e competitività aziendale. Anna Lapini, Presidente Terziario Donna Confcommercio, aprendo il Forum ha dichiarato: “ E’ interesse di tutti, favorire la piena partecipazione delle donne al mondo del lavoro e rimuovere gli ostacoli che incontrano nella loro vita sociale, professionale e familiare per contribuire ad una compiuta ed inclusiva crescita economica del nostro Paese. Le imprenditrici del terziario intendono coinvolgere tutti, uomini, e donne; anziani, adulti e giovani, le istituzioni e la politica; le forze produttive ed i lavoratori; il mondo della scuola e della cultura; il terzo settore e le reti territoriali in un patto fra generi e generazioni per eliminare il gender gap di formazione, accesso al credito, conciliazione tra lavoro e vita privata, e tanto altro ancora che non consente alle donne di competere, sul mercato e nella vita, ad armi pari”.
La fotografia delle imprese femminili e le richieste
Sono quasi 1,4 milioni le imprese femminili in Italia, il 22,1% del totale. Di queste, i due terzi (66,8%) operano nel terziario, un quarto sono società di capitale e sono cresciute dell’1,6% negli ultimi 5 anni. Nel 2021 hanno subito un calo di iscrizioni del 12,1%, a fronte del -21% nell’anno precedente. Cosa richiedono le donne imprenditrici? Per 6 imprenditrici su 10 del terziario è fondamentale favorire la conciliazione tra lavoro e vita privata, (tema per il quale è peraltro massimo lo stacco con gli imprenditori uomini, ben 15 punti): lo indicano come priorità il 64% delle donne intervistate – percentuale che sale al 70% fra le laureate). Un tema sensibile tanto quanto i temi del sostegno alla genitorialità e alle pari opportunità di carriera e di salario. Ma le donne imprenditrici guardano avanti, e richiedono per le future generazioni percorsi scolastici e formativi nelle materie STEM (discipline tecnico-scientifiche): è una richiesta del 48,5% delle imprenditrici, superiore di più di 10 punti rispetto a quanto rilevato per gli imprenditori ( 38,1%).
7 su 10 intendono investire su loro stesse in formazione, soprattutto nei temi del digitale e nelle competenze manageriali e di gestione di impresa: il 14,7% punta ad accrescere le conoscenze in materie di credito e finanza e il 14,1% su temi e competenze green e sostenibilità. Nove imprese femminili su dieci ritengono importante adottare misure green per ragioni di sostenibilità ambientale e il 47% prevede di fare investimenti orientati a ridurre gli impatti dell’impresa sull’ambiente per il triennio 2022-2024. Tuttavia la maggiore propensione ad intraprendere un percorso green si scontra con l’insufficienza di risorse finanziarie, difficoltà che “blocca” la transizione ecologica di un’impresa femminile su tre, ma “solo” un’impresa maschile su 5. Sono infatti gli aspetti finanziari quelli che preoccupano maggiormente le imprese: Il 39% delle imprese femminili dichiara di avere problemi con l’accesso al credito contro il 35% di quelle maschili. Le problematiche aumentano per le imprese femminili di più recente formazione, il 44%, e per le imprese giovanili che toccano quota 43%.
Quadro di sintesi sulle imprese femminili in Italia
Fonte: Indagine sulle imprese femminili realizzata da Terziario Donna Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne” per il Progetto Impresa è Donna 2022
Il fondo Impresa Femminile
La legge di bilancio 2021 ha stanziato 40 milioni di euro e istituito il Fondo impresa femminile. Il PNRR Missione 5: Inclusione e coesione- Investimento 1.2 Creazione di imprese femminili ha stanziato 400 milioni di euro. In totale sono stati stanziati: € 440 milioni complessivi. Di questi 193,8 milioni sono stati destinati agli incentivi del Fondo imprese femminili, che ha aperto il bando per la presentazione delle domande a giugno 2022: 13.079 le domande presentate, che hanno esaurito le risorse disponibili.
Su 13.079 domande presentate al Fondo Imprese Femminili
4.984: domande per la linea “nuove imprese” (Capo II del decreto 30 sett. 2021)
8.095: domande per la linea “sviluppo” da parte di imprese con almeno 12 mesi di attività (capo III del decreto 30 sett. 2021)
Nord: 43% Centro: 27% Sud: 31%
Il maggior numero di domande è stato presentato da imprese localizzate nelle regioni Lombardia (15%) e Lazio (13%) seguite dalla Campania (circa 10%).
Fonte: elaborazioni Confcommercio su dati Invitalia