
(AGENPARL) – mer 30 novembre 2022 COMUNICATO STAMPA
Sensi abbandoni le polemiche scomposte. Dia risposte o si dimetta.
La nota del dottor Sensi, direttore generale della asl, che mi accusa di avere scarsa conoscenza della bozza di atto aziendale della asl, e mi consiglia cosa fare prima di parlare con la stampa, è quanto meno scomposta, azzardata e presuntuosa. Una affermazione tale detta da colui che solo nelle ultime 24 ore ha cambiato tre-quattro versioni di atto aziendale, non meriterebbe risposta. È dovuto semplicemente correre ai ripari per un atto che la stessa Regione gli ha consigliato – evidentemente – di riformulare e di riscrivere. Dovrebbe dimettersi, altro che polemizzare.
Mi chiedo quale serietà e quale confronto chiede chi presenta un atto alle amministrazioni comunali a poche ore dal confronto in sede di distretto sanitario e dalla trasmissione della versione definitiva dell’atto aziendale in regione. Una presa in giro perfino della democrazia e una mancanza di rispetto istituzionale. Se quello posto alla nostra attenzione era davvero, nella prima bozza, un poltronificio fatto per non scontentare nessuno, e non un atto di organizzazione sanitaria degno di questo nome, le ultime versioni fanno invece scelte discrezionali che avremmo voluto discutere con i tempi giusti.
Però Sensi più che polemizzare ci deve dire, per esempio, perché l’anestesia di Alghero non sarà struttura complessa, posto che deve essere attrattiva per i rianimatori che vorremmo in numero sufficiente ad Alghero, anche per attivare la terapia intensiva e diminuire le liste d’attesa, mentre altri reparti diventano strutture complesse. Non vorremmo che a prevalere siano appartenenze varie e non le risposte da dare in termini di salute. Ci dica quale equilibrio c’è – anche in termini di bacino d’utenza – fra Alghero e Ozieri. E perché Alghero non avrà la neurologia. Potremmo fare altri esempi.
Sensi pensi a dare risposte vere, appropriate, tecniche, e lasci da parte le polemiche politiche: non è il suo mestiere. Non faccia il politico anche perché non è capace e si espone a boomerang clamorosi.
Mario Bruno