(AGENPARL) – mar 29 novembre 2022 UCRAINA, MARROCCO (FI): “NESSUNA PACE DURATURA SE PREVARRA’ LEGGE DEL PIU’ FORTE”
“Questi mesi di aggressione e di efferate brutalità contro la popolazione civile non hanno fatto altro che aumentare la rabbia e il risentimento verso gli invasori. A tutto ciò i vertici russi non sanno rispondere se non con ulteriore violenza, sfruttando la loro capacità di colpire l’intero territorio ucraino. Se gli ucraini non vogliono tornare russi allora, questa l’aberrante logica che sembra muovere i vertici del Cremlino, occorre colpirli con una grande operazione punitiva, quasi terroristica, che non si ferma di fronte a nulla e nessuno. Come con l’Unione europea e l’Alleanza atlantica siamo stati compatti in questi mesi, così dobbiamo continuare ad esserlo ora, di fronte a questa nuova fase del conflitto. Ma ciò non significa rinunciare a perseguire la via diplomatica per una cessazione delle ostilità e cercare una pace duratura. Per questo, anche il governo di centrodestra deve, assieme all’Unione europea e ai partner internazionali, continuare a esplorare tutte le strade volte a creare le condizioni affinché le due parti, con la supervisione della comunità internazionale, a cominciare dalle Nazioni Unite, possano sedersi a un tavolo delle trattative”.
Lo ha detto Patrizia Marrocco, deputata di Forza Italia, intervenendo nell’Aula di Montecitorio, durante la discussione sulle mozioni sul conflitto Russia-Ucraina.
“Ma è bene ribadirlo, non vi potrà esser una pace duratura se l’aggressore seguirà la legge del più forte. la Russia rimane l’aggressore, l’Ucraina ha diritto di difendersi e noi vogliamo continuare ad aiutarla. Ciò significa continuare nel supporto umanitario, nell’accoglienza dei profughi e nel fare tutto il possibile per aiutare le autorità ucraine a ripristinare la distribuzione di energia elettrica e acqua in questo inverno difficile. Ma ciò significa anche garantire anche un eventuale invio di armi, soprattutto ora dove c’è bisogno di un sistema di difesa antimissili, che consentano all’Ucraina di resistere agli attacchi sistemici su obiettivi strategici civili. Non inviare mezzi di difesa non significa essere equidistanti tra le parti, ma di fatto sarebbe avvantaggiare l’esercito invasore che le armi le possiede. Noi sosteremmo il coraggioso popolo ucraino, stando al loro fianco, per la democrazia è la difesa dei valori di libertà.” ha concluso.
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