
(AGENPARL) – Roma, 29 nov 2022 – Come spiega una fonte del Viminale: “La quota prevista dal prossimo ‘decreto flussi’, nella necessaria considerazione delle esigenze e delle dinamiche del mercato del lavoro, dovrà tenere conto anche della condizione occupazionale dei percettori del reddito di cittadinanza – italiani o stranieri – ed in particolare della loro possibilità di essere reimpiegati. Il tutto avverrà in attuazione di quanto già previsto dall’articolo 22, comma 2, del testo unico immigrazione che impone al datore di lavoro, che intende instaurare un rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato con uno straniero residente all’estero, di documentare la indisponibilità di un lavoratore presente sul territorio nazionale”.