(AGENPARL) – Roma, 29 nov 2022 – Abbiamo dovuto definire la manovra finanziaria in pochissimo tempo e ciononostante non abbiamo rinunciato a delineare – attraverso le prime misure – una traiettoria nitida e scelte che danno una chiara indicazione su quelle che saranno le priorità della nostra azione.
La crescita economica – a partire certamente dalla messa in sicurezza del tessuto produttivo, in particolare in riferimento alla principale delle emergenze che abbiamo di fronte, ovvero il caro energia –, l’attenzione verso chi produce e il rafforzamento del ceto medio, ma anche il sostegno alle fasce sociali più deboli, alla famiglia, alla difesa del potere d’acquisto dei cittadini e ai redditi più bassi.
Molti provvedimenti messi in campo confermano gli impegni che ci eravamo assunti:
✅ 30 miliardi, liberati con la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, sono andati interamente sul caro bollette per sostenere famiglie e imprese.
✅ Incremento del 50% dell’assegno unico per i figli nel primo anno di vita del bambino e nei primi tre anni per le famiglie che hanno 3 o più figli.
✅ Riduzione al 5% dell’IVA per i prodotti della prima infanzia.
✅ 500 milioni per combattere il caro carrello per famiglie più deboli.
✅ Rese strutturali le misure in sostegno alle persone con disabilità.
✅ Indicizzazione delle pensioni in aiuto degli importi più bassi, partendo da una rivalutazione del 120% alle pensioni minime.
✅ Taglio del cuneo fiscale del 2% per i redditi fino a 35.000, aggiungendo un ulteriore 1% di taglio per i redditi fino a 20.000.
✅ Innalzamento della tassa piatta per le partite iva con fatturato fino a 85.000.
✅ Primo step del “Più assumi, meno paghi”.
✅ Detassazione dei premi produttività per lavoratori dipendenti.
Interventi che incarnano una visione sociale, con una grossa attenzione al tessuto economico della Nazione. Molti provvedimenti e risorse sono stati dedicati proprio alle realtà produttive, per ribadire un principio troppe volte messo in discussione in passato e su cui invece questo Governo ha le idee ben chiare: non esiste welfare e non c’è Stato sociale se non c’è a monte chi genera ricchezza.